Articolo postato domenica 18 settembre 2011
Ce boucher dont la viande a longtemps été la plus recherchée de la ville d’A., ressemble désormais à un vieux moujik, un peu sale, triste et tristement il regarde son étal presque vide ; plus un client n’entre dans cette boutique qui périclite depuis une dizaine d’années mais le commis, à peine moins âgé que son patron, courts cheveux blancs et blouse encore plus blanche, se tient tout le jour dans la rue où jovial, il salue chaque passant, connu ou non de lui ; parfois son bonjour s’étire jusqu’à une (...)
Articolo postato martedì 30 agosto 2011
Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!
Carlo Pisacane
Macché giovane e bello: basso, grasso
pieno di boria tra il furbo e lo scemo
quando racconta che ha molto vissuto
Giovanni Giudici
L’ardimento dell’azione.
La viltà dell’attesa?
Qualche anno fa è uscito un bel libro di un teologo, Piergiuseppe Bernardi: Il coraggio dell’attesa. Per anni è stato questo il mio motto (aspettare pazienti è (...)
Articolo postato venerdì 29 luglio 2011
La perdición...
La perdición, un pulóver claro
con la letra insignia de una Universidad:
pero,
la perdición no es universal.
Es un saber que sólo concierne a seres
delicada, abyectamente particulares.
Yo soy aquel que ayer nomás decía.
Pero ahora es el silencio:
el silencio, el dijo de preso.
Contra una soledad poblada en exceso
las sirenas se convierten en piedras
y los hombres
los hombres en inicua arena.
Igual el canto vibra en un barranco de promesas.
Las naves otra vez
y (...)
Articolo postato giovedì 21 luglio 2011
C’è un aspetto particolarmente interessante nel dialogo che, a proposito di poesia, si è sviluppato tra Bordini e Mariani su queste medesime colonne, alcuni giorni fa.
Esso è costituito dall’idea che la poesia sia tanto uno spietato percorso di conoscenza interiore, che sa bene, però, quanto ognuno di noi sia un’intera città (Spatola) e che l’individuo non è che il luogo di ‘tutti i rapporti’, come sostiene Mariani, quanto un’apertura ad una dimensione pubblica: più che una ‘casa’, una ’piazza’, come (...)
Articolo postato domenica 12 giugno 2011
Editoriale n.0
Una rivista. Che prende il nome dal grande poema di Teofilo Folengo. E dal suo protagonista, Baldo, giovanotto alquanto ribelle e scapestrato che, pur discendendo da nobili lombi, non è quel che si dice un eroe cavalleresco. Nella sua bizzarria coltiva qualche ideale di giustizia (non chiarissimo), grande bisogno di libertà, appetenza di dignità umana. Nella stramba vicenda che è il poema, dotato di un fianco realistico come di un fianco visionario, le cose risultano instabili, (...)