Articolo postato giovedì 24 marzo 2011
Anche se ultimamente il mio interesse sta decisamente calando, ho sempre seguito il Festival, sì quello di Sanremo, e per almeno due motivi.
Il primo è quello già perfettamente spiegato da Serena Facci e Paolo Soddu nell’Introduzione all’ottimo libro Il Festival di Sanremo. Parole e suoni raccontano la nazione (appena edito a Roma dalla Carocci): “Lungi dall’essere specchio della società e del costume, Sanremo ha assunto precocemente e ha conservato le caratteristiche di un più modesto, ma anche (...)
Articolo postato giovedì 17 marzo 2011
LA DIGNITÀ DELLE DONNE È LA DIGNITÀ DELLA NAZIONE
LA DIGNITÀ DELLA NAZIONE È LA DIGNITÀ DELLE DONNE
Questo messaggio ci è arrivato ieri da Rosaria Lo Russo e lo giriamo a tutte le poete e i poeti di Absoluteville, come augurio per la Giornata internazionale delle donne.
Con poEtiche lo scorso ottobre abbiamo avviato un lavoro di ricognizione e di confronto sulla poesia delle donne in Italia, inserendoci in un momento collettivo e individuale di risveglio, dopo anni di sotterranea (...)
Articolo postato domenica 6 marzo 2011
Da quando, nell’ormai lontano marzo del 2001, introdussi in Italia il Poetry Slam, a proposito di Slam ne ho viste di cotte e di crude.
Dal mitomane che alla Fiera del Libro di Torino – con tanto di invito ufficiale degli incliti organizzatori – andava sostenendo di averlo inventato lui il Poetry Slam e di averlo lanciato in Italia, a certi impagabili signori di una certa ineffabile ‘Agenzia letteraria’ che prima facevano copia/incolla dei miei testi sull’argomento (in copyleft) e poi li (...)
Articolo postato sabato 5 marzo 2011
Negli Anni della nostalgia, come in quasi tutti i suoi romanzi, Kenzaburo Oe, ritorna nell’isola di Shikoku, nel villaggio in mezzo alla foresta dove, nel 1935, è nato. Qui Kei, il protagonista, sperimenta l’«eterno tempo del sogno» in cui tutto ritorna. La nonna – e poi la madre – ha trasmesso al piccolo Kei le leggende degli antenati, fondate sul mito della rigenerazione degli uomini. Ciò che le unisce è un brevissimo racconto:
All’età di quattro anni, già mi intristivo al pensiero di aver (...)
Articolo postato giovedì 3 marzo 2011
Un lampo attira l’attenzione. Qualcuno sta lavorando sui binari della stazione. E’ notte piena. Pochissimi treni e viaggiatori. Mi avvicino per capire. Due operai. Un maestro saldatore marocchino con un assistente napoletano saldano i binari del treno. Un altoforno in miniatura fonde il metallo necessario ad unire le due travi in acciaio. Siamo a Pisa e loro vengono da lontano. Prenderanno un treno anche per tornare a casa...
Poi mi viene in mente che tutte le ferrovie del mondo (...)