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A.Padua / poesie

Articolo postato venerdì 29 giugno 2007
da Adriano Padua

il buio sembra un dio che non si può vedere
si posa sulle cose rese ora scure
acuminato entra tra parole dure
che tu non mi puoi dire e le nasconde in seno
sinuoso insinuandosi dagli occhi ai corpi
a stringere la strada in un abbraccio macabro

è sangue che la notte deve vomitare
silenzio penetrato dentro questa pietra
rovescio d’una luce che ci porta tetra
la parte quotidiana della nostra morte

***

è senza senso il rito che ora accade
nei sogni va ogni uomo a farsi fottere
astri e streghe percorrono le strade
del cielo ribaltato senza smettere
e sembrano squarciarlo come spade
ucciderlo tracciandone le rotte

c’è un mare di silenzio nel dividersi
tra dire le parole per tradirle
e fremere nel corpo che mi porto
appresso non del tutto ancora morto
a stento contenendo l’odio per le
sembianze sue che dicono divine

***

Da ROMANZO

30.
sapevano più viva l’inquietudine
l’assenza era veleno
disceso nello stomaco

nell’aria
non erano cessati
i segni d’un disastro passeggero
rompevano le onde
del rumore

morivano lenti
nel prendere una forma provvisoria
i deboli frammenti
della storia

storditi
insieme nella mente
sentivano crescente
rinascere più salda verità

*

33.
il buio era acqua
tornatogli addosso
spezzava le righe di luce
chirurgico e preciso nel ripetere
senza alcun canto
la sua filastrocca di nulla

il tempo fabbricava
ragnatele
consumandoci

*

34.
voltandosi mai
camminavano
a ragione diritti
tra le scosse
come fossero da sempre
andati via

tutt’intorno era guerra
mutazione di cose
morìa

*

35.
ogni fine ha un principio
decifrabile nel corpo
degli oggetti

nel momento opportuno
qualcuno perdona per noi
i nostri nemici

il mondo
lo abbiamo comunque
macchiato

*

36.
Scrivere non è
tornare indietro

non è mettere il cuore
in pace
non è
il ristabilirsi
di un ordine

lungo i bordi
delle lettere
è un danzare
del silenzio
che si fa
docile
dolce

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11 commenti a questo articolo

A.Padua / poesie
2010-02-08 10:22:42|di ERIKA

Chi sa delle poesie in sarde- Sardegna - ?...
- ciao - LA SCRIVA - PURE .
GRAZIE . ERIKA.


RICHIESTA DI POSIA SARDA

A.Padua / poesie
2007-07-04 01:26:22|di Christian Sinicco

colpa del programma, oltre gli sposi promessi avresti potuto inserire la funzione opposta dei discorsi veltroniani o berluscotipici, ché tra poco si sposano pure loro:-)


A.Padua / poesie
2007-07-03 17:22:07|di Adriano Padua

vittima di una inconsapevole svolta intimista, non mi resta che prenderne atto. :-)

lorenzo, se per te quegli altri testi sono semplicemente di qualità inferiore, anche di questo non posso fare altro che prenderne atto, come sopra.

era anche una formalità, si, luigi.

vi saluto e per continuare a citare mastro lindo ferretti: esco (scorteccio le parole / aride schegge secche adatte al fuoco / è l’instabilità che ci fa saldi ormai / negli sgretolamenti quotidiani)

A.P.


A.Padua / poesie
2007-07-03 12:56:03|di vocativo

"o una formalità, non ricordo più bene..."

La prima strofa del primo componimento un po’ s’accartoccia su se stessa, Adriano, con un ritmo "distratto". Quella successiva e il secondo componimento invece hanno una trama fonica notevole e così pure il ritmo ha più sicurezza. Anzi, a dirla tutta, il secondo componimento mostra Frasca in filigrana.
Di Romanzo ne abbiamo più volte parlato. Tuttavia, Adriano, quanto dice Christian sull’intimismo non è sbagliato. A me ha dato fin dal primo momento l’impressione di un canzoniere privato, magari a più voci e più "io", ma pur sempre "privato".


A.Padua / poesie
2007-07-02 16:52:16|di lorenzo

caro adriano, che dici: " io credo che la buona poesia si possa fare indipendentemente dalla "ricetta" usata per prepararla, è una questione di qualità". io sottoscrivo assolutamente non vedo cosa ti abbia fatto pensare altrimenti. proprio della qualita’ parlavo.

ciao,
lorenzo


A.Padua / poesie
2007-07-02 12:18:44|di Christian Sinicco

Un’ultima cosa: il fatto che tu utilizzi un procedimento tecnologico (o qualsiasi altro più o meno intenzionale) non condiziona il rapporto tra l’opera e l’ipotetico fruitore, che rimane sempre aperto e passibile di molte interpretazioni. Quindi io ho avuto questa impressione - perché l’opera la guarderò prima senza conoscere il procedimento -, ma è possibile che altri scoprano altre sue peculiarità. Ovviamente come sai mi interessa tirare i fili anche dal procedimento.


A.Padua / poesie
2007-07-02 12:10:49|di Christian Sinicco

Adriano, poiché sappiamo fare tutti taglia incolla oramai, che tu lo faccia dai promessi sposi, utilizzando un software, poco mi interessa. Mi interessa sapere perché hai operato certe scelte e non altre, quale le tue intenzioni, le tue linee guida durante il processo. Leggendo Romanzo, ho avuto l’impressione di qualcosa di intimista, e non capisco come mai sta parola debba sempre risultare spregevole e essere di insulto, quando chi conosce la definizione sa di cosa sto parlando:

def. de mauro:

arte, tendenza artistica che mira a descrivere gli stati d’animo e i sentimenti più intimi rappresentando situazioni e ambienti colti nella loro quotidianità


A.Padua / poesie
2007-07-01 21:14:31|di Adriano Padua

ciao

dunque a lorenzo: io sperimento, come sai sono un relativista e lo dimostro anche nella produzine, non ho un’idea della poesia selettiva come la tua, io credo che la buona poesia si possa fare indipendentemente dalla "ricetta" usata per prepararla, è una questione di qualità come diceva ferretti prima di convertirsi. io ad esempio leggo con soddisfazione frasca, giovenale o buffoni, autori tra loro diversissimi. comunque i tuoi apprezzamenti per parte della mia produzione me li tengo cari perchè non sono di cortesia, ed è merce rara.

grazie criptochiara (nel senso di criptica ma anche di criptonite)

christian i testi di romanzo sono eseguiti con un processo specifico di "tagli" dai promessi sposi. l’esito è condizionato dal materiale di partenza e dal software. il risultato a volte in alcuni testi può apparire tendente all’intimismo ma se leggi tutta la silloge io credo che il soggetto risulti moltiplicato e disperso e che dunque parlare di romanzo come di un lavoro "intimista" sia parecchio esagerare.

grazie a tutti per la lettura e un caro saluto


A.Padua / poesie
2007-07-01 13:23:30|di Christian Sinicco

Perché Adriano, in Romanzo, rivolgi la scrittura a un te stesso, intimo? E’ un cambio di rotta, rispetto al tuo vedere la società e trasporre in scrittura? Quali intenzioni, dunque, oltre il procedimento utilizzato?


A.Padua / poesie
2007-07-01 05:54:58|di Chiara Daino

Breve incursione [tranquilli, riscivolo - via]per elogiare il Dott. Padua.

Lui sa - e il romanzo continua...

CHE GIOIA LA POESIA ;)

Chiara

P.s. NON HO SCRITTO IN LINGUA OSCURA - NON POTETE PROPRIO CAPIRE [Adriano a p’arte]


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