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Adulatori, cicisbei

O dei danni della vita a Corte. di Tito Touchy

Articolo postato venerdì 15 giugno 2007
da Erminia Passannanti

La nuova sub-categoria letteraria del Terzo Millennio è il ruffiano: leggi altrimenti “l’adulatore”, che scrive giudizi per ingraziarsi il poeta, l’audience, l’editore, e guadagnarci qualche bruscolo di suo. Costui non appartiene all’accademia, ed è persona cresciuta all’ombra delle opere altrui, scopiazzandone lo stile e i contenuti. In altre parole una creatura del sottobosco letterario.

Questo attuale sub-critico ha ruolo antico, e antico è anche il suo nome: lo si denominava “cicisbeo”. Ruffiano, compariello, mezzano, cavalier servente. Ovvero, sfruttatore, parassita, incensatore, leccapiedi.

Cosa ci si guadagna, come poeti, a commissionarsi una critica presso costui?

Tutto e niente.

Tutto: ‘ché si ha, nella di lui o nella di lei persona, un damerino da cui ricevere pubblica corte.

Niente: ‘ché a farsi da di lui o da di lei incensare, negli ambienti che contano, ci si perde la faccia.

Cosa ci guadagna il cicisbeo?

Tutto e niente.

Tutto: ‘ché egli/ella acquisisce, tramite il suo soggetto, qualche grado di fama.

Niente: ‘ché quella fama è del tutto precaria, immeritata, passeggera, priva di stima.

E il poeta, che ha da essere, ieri oggi e sempre?

Il poeta ha da essere un vero dissidente.

Solo l’autentico ribelle ci guadagna, alla lunga distanza. Il rivoltoso, l’empio miscredente resiste alle lusinghe del presente e lascia ai posteri l’ardua sentenza.

Poeta: “Ma come faccio a fare il poeta insorto,… se non mi danno - come si deve - addosso!?!

Semplice:

1. Diffida della Corte;

2. Abbi maggior fiducia di coloro che ti vanno contro.

Risvolti polemici

Obiettore: "Tito Touchy, sei terribile!"

Tito Touchy: "Grazie, lo so!"

15 commenti a questo articolo

Adulatori, cicisbei
2007-06-16 15:56:38|di Tito Touchy

Ciao, Luigi, sono Tito. Grazie per il tuo intervento sul mio post.

In effetti, se tu ci trovi connessioni a personaggi della tua stretta cerchia di amici conoscenti, puoi sempre fare tesoro della satira e approfittarne per portare tu tesso dei pubblici esempi. Sarebbe un onore per me che questo post sollecitasse ulteriori post sull’argomento, ed eventualmente una scrittura pulp del tipo di quella a cui tu pensi.

Io personalmente questa tendenza ovvero la presenza di leccapiedi e cicisbei la trovo talmente diffusa in Italia che c’è poco da fare nomi, essendo l’andazzo corrente.
Non nego che ciò accada anche in altre nazioni là dove il mercato e la preoccupazione del mercato eccede le preoccupazioni della qualità dei vari generi, tra cui dovrebbe spiccare quello della critica onesta, competente, e soprattutto disinteressata.

Il ’do ut des’ , travestito da mecenatismo (soprattutto quello che si adduca intento gratuito), non ha mai aiutato la cultura, ma solo dato man forte alla sub-cultura in cerca di potere.

Non vale la pena fare nomi, credimi, perché questo scatenerebbe guerre settarie di poco conto, per l’interesse della onestà intellettuale: basta passarsi la mano sulla coscienza. Se poi ci si sta bene in queste dinamiche, almeno lo si sappia, o lo si ammetta apertamente.

Sarebbe interessante conoscere questi nomi. Grazie della mail al mio indirizzo privato, ma ho pensato fosse meglio risponderti in pubblico.


Adulatori, cicisbei
2007-06-16 15:27:14|di fanaticapoeticaanchequelladiAristotelemanonsolo

"Ah, se potessero ablar, ma non ablano...sono MUTI!!":)))


Adulatori, cicisbei
2007-06-16 15:13:17|di luigi

(beh, erminia, continuo a pensare che ci sia un momento per gustarsi il sontuoso carro allegorico e un momento per il carro coi buoi - hai presente i buoi in carne e ossa che sudano di brutto e imprecherebbero se solo potessero? ma non importa, ci siamo capiti, buon w.e.)


Adulatori, cicisbei
2007-06-16 14:25:30|di ermi

ma non s’è capito che tito è inaffidabile, luigi? non segue nessuna commissione.

la satira di questo suo genere per giunta non credo implichi la denuncia di persone necessariamente note.

è non di rado un parlare in grandi linee, e non in modo irrefutabile, su tendenze più che su soggetti, su tipologie più che su identità individuabili.

non vale sempre la pena sollecitare lo scandalo di quartiere con nomi e denuncie e vendette trasversali, malcostume che già imperversa in questo ambiente, dove ognuno crede di avere l’ultima parola in fatto di discredito e calunnia dell’opera altrui, oppure di campagne pubblicitarie di personaggi gruppi riviste e circoli per la corsa alla fama, fama che non verrà a questi costi, ma accontentarsi di una opinione esterna, anche contro, anche scanzonata, come quella di un tito.

non denuncia, come tu solleciti, ma critica al tipo di convivenza delle sfere coinvolte, un additare glia spetti assurdi e grotteschi, uno irridere peculiari dinamiche ed antinomie che emergono da questi circoli e da queste attività.

perché vuoi dei nomi? devi chiedertelo con onestà…

cmq, tito lo puoi contattare tu stesso.

ti dò la sua e-mail tito@touchy.net


Adulatori, cicisbei
2007-06-16 12:18:13|di luigi



erminia, perché non chiedi a tito touchy un altro pezzo, stavolta pulp, in cui fa un po’ di nomi e cognomi? sennò si potrebbe pensare che anche tito abbia timore di esporsi... :-)


Adulatori, cicisbei
2007-06-16 09:28:29|

Passando per di quà.
Ne conosco parecchi di questi personaggi di corte.
Ripasserò.


Adulatori, cicisbei
2007-06-15 18:18:09|di fanaticapoeticaanchequelladiAristotelemanonsolo

E’ talmente un cosiddetto "minore" che in certi testi di letteratura non è neanche menzionato...ma la sua,purtroppo,a quanto pare, fu più damnatio memoriae che altro...


Adulatori, cicisbei
2007-06-15 18:15:18|di fanaticapoeticaanchequelladiAristotelemanonsolo

Il mio libro era ’u Privitera-Pretagostini...avrei riportato qui il tutto,ma ripeto l’ho prestato alla mia collega Daniela e, ai tempi, circa un anno fa, doveva darli entrambi i corsi...ma è un unico manualone...e quanto vi era scritto era più intrigante, con tutto il rispetto per Wikipedia...

Per il resto,"a ciascuno il suo" nick.


Adulatori, cicisbei
2007-06-15 17:11:12|di ebbhè! la giusta punizione!

Da Wikipedia

Sotade (greco: Σωτάδης) fu un poeta greco antico del III secolo a.C.

Nato a Maronea, in Tracia, Sotade fu il maggior rappresentante degli autori di poemi satirici, chiamati Kinaidoi, composti in dialetto ionico ed in metro sotadico (tetrametro brachicatalettico a maiore).

Sotade visse ad Alessandria d’Egitto durante il regno di Tolomeo II Filadelfo (285 a.C.-246 a.C.). Proprio per un attacco contro il faraone, in occasione del matrimonio con la sorella Arsinoe II, Sotade fu imprigionato e condannato a morte. Riuscito a fuggire si rifugiò nell’isola di Cauno, dove fu catturato, chiuso in una cassa di piombo e gettato in mare.

Delle sue opere rimangono pochi frammenti, mentre sono da considerare apocrife alcune sentenze attribuitegli da Stobeo.

Secondo la tradizione Sotade fu l’inventore del palindromo.


Adulatori, cicisbei
2007-06-15 15:39:12|di fanaticapoeticaanchequelladiAristotelemanonsolo

....il nome mi è tornato in mente:è Sotade di Maronea il poeta in questione!!!


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