Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
“...ti prego eventualmente di NON parlare di me solo come poeta e specialmente NON usare quella formula limitante di POETA PERFORMATIVO...” mi avverte Alessandro Raveggi quando gli comunico via email che ho intenzione di scrivere a proposito del suo ultimo “progetto editoriale” (ho quasi paura a definirlo “libro con cd”, sarà mica limitante?) che porta il titolo Disney contro le Metafisiche (Zona, Arezzo, 2008). Ok, mi dico, rispetterò la volontà di Raveggi (anche perché le sue maiuscole mi intimidiscono assai), lungi da me l’idea di tratteggiare la figura di quell’ibrido artistico-multimediale che oggi, in Italia, viene definito “poeta performativo”, eviterò di accennare anche solo di sfuggita alle sue doti interpretative che spiccano fra le sonorità ipnotiche delle dieci tracce audio che ha sviluppato insieme a Despairs! (trio elettronico composto dallo stesso Raveggi insieme a Lorenzo Orlandini e Francesco Ammannati).
Se potessi definire Alessandro Raveggi un “poeta performativo” direi che la rendition orale dei suoi testi veicola un surplus di rabbia compressa, quasi un’invettiva soffocata e tuttavia non rassegnata ad estinguersi, un moto acido e risentito di un congegno ad orologeria potenziato dal dramma collettivo di sapersi privati di un minimo futuro; parlerei del suo Apocalypso come concetto est/etico e filosofico, da intendersi come ballo di gruppo a piedi nudi sui cocci appuntiti di un mondo prossimo all’implosione, al collasso per accumulo di dati, al crash del sistema. Ma Raveggi non vuole e io non lo farò.
Dirò allora che Raveggi, semmai, appartiene ad una nuova stirpe ben rintracciabile e definibile all’interno del panorama della giovane cultura italiana, quella dell’ “intellettuale performativo”, agitatore culturale che scrive con l’azione, che non si limita a produrre versi bensì interpreta la scrittura attraverso una pluralità di mezzi espressivi disparati: prosa, racconto, romanzo, critica, saggistica; azione artistica, sonora, gestuale; pr, comunicatore, relatore; addetto stampa, promoter, impaginatore, correttore di bozze, aggregatore telematico e blogger. Competenze e abilità ormai indispensabili per quanti oggi desiderano scrivere nell’epoca della desolazione precaria: lo scrittore non si limita a scrivere bensì espande la sua estetica attraverso una gamma caleidoscopica di attività collaterali.
Entrando nel merito del testo: Disney contro le Metafisiche è un booklet antologico, in cui Raveggi organizza una scelta da tre testi degli anni 2004-2006 (Imbiss, Apocalypso e Vs.) accorpandone estratti all’interno del supporto audio, remixando quindi la sedimentazione testuale in una scrittura per voce ed elettronica, in un re-working a posteriori. Si tratta di un’epica onirica, “del sogno/ [...] di averci un sogno”: un esodo di “anfibi a vita,/ subacquei bifidi” in cui Raveggi si colloca, non come cantore, piuttosto come osservatore travolto da un frenetico fuggi fuggi generale (“Sfollaggio Globale”) che si traduce nella scrittura attraverso un percorso elencativo di toponimi (Firenze, Las Vegas, Foresta Nera, Cadiz), celebrità popopolari o referenziali (Morrison, Adorno, Antonello Satta Centanin, Stockhausen) in una sorta di spot per un “planning dell’Apocalisse”. Nella scrittura di Raveggi (sia in poesia che in prosa) il movimento di fuga che caratterizza il suo incedere spastico convoglia, in una sorta di frana o slavina dell’immaginario, materiali linguistici differenti; dalle frasi fatte ai titoli dei film, dagli slogan alle formule filosofiche, una frana continua di suoni e sensi incadescenti, potremmo dire lavici, sono la reazione espressiva ad una calamità umana inevitabile, la “lasagna culturale” del nostro tempo, da cui è facile essere fagocitati. Una lasagna che Raveggi combatte con gli stessi ingredienti, nel forno (crematorio?) del linguaggio parlato (“pasticcio di lingue”) venendo “a contatto con il bruciaticcio/ dell’umanità”.
Alessandro Raveggi è nato a Firenze nel giugno del 1980. Scrive in prosa, poesia e per il teatro. Ha pubblicato due raccolte e vari testi teatrali. Ha diretto la rivista letteraria Re: e la compagnia Teatro dell’Esausto. Suoi racconti sono apparsi anche su Nazione Indiana e Terra Nullius, nelle antologie "Sotto la lente. Antologia di scrittori fiorentini" (Perrone editore, 2008) e "Il sapore del fumo" (Effequ, 2005). È stato segnalato in importanti premi tra i quali il Premio Riccione per il Teatro. Ha partecipato come narratore all’edizione bolognese di Ricercare nel 2007. È dottore di ricerca in Estetica letteraria presso l’Università degli Studi di Bologna e si è occupato come curatore, attore e regista di teatro contemporaneo, curando per due anni l’importante festival ZOOM festival per MiBac/Regione Toscana/Teatro Studio di Scandicci. Un’anticipazione del suo romanzo "Nella Vasca dei Terribili Piranha" uscirà nell’antologia di nuovi narratori di Las Vegas Edizioni "Rien Ne Va Plus". Assieme a Enrico Piscitelli sta per aprire una collana di narrativa innovativa per Zona editore.
DESPAIRS! è un progetto di poesia elettronica ideato da Francesco Ammannati, Lorenzo Orlandini, Alessandro Raveggi e Giovanni Spadaccini. Nato nel 2006, si è esibito in vari festival nazionali e internazionali. Selezionati per Rock Contest 2008 si esibiranno al MEI-Meeting etichette Indipendenti di Faenza e a Romapoesia 2008 - www.despairs.org - http://www.audiocoop.it
6 commenti a questo articolo
Alessandro Raveggi: Performativo ma non solo
2008-12-21 19:12:29|di Alessandro Raveggi
Grazie Rosi, grazie Alessandro e soprattutto grazie a Marco, Luigi e Lello e gli altri di Absolute. Spero che troverete anche le altre tracce e i testi interessanti.
Alessandro Raveggi: Performativo ma non solo
2008-12-21 15:43:36|di Alessandro Ansuini
ho ascolato il brano finalmente mi è piaciuto molto. bell’impasto.
Alessandro Raveggi: Performativo ma non solo
2008-12-20 22:00:20|di Rosaria Lo Russo
la lucidità critica di questo post di Marco è notevole! sottoscrivo tutto quel che dice. Dunque complimenti a Alessandro e Marco, coetanei di genio in Firenze, città, grazie a loro, ancora viva culturalmente.
Alessandro Raveggi: Performativo ma non solo
2008-12-20 20:58:11|di Alessandro Ansuini
Marco, chiedo venia. venivo da un altro articolo sempre qui su absoulte scritto da luigi. perdonami marco :)
Alessandro Raveggi: Performativo ma non solo
2008-12-20 20:57:22|di Alessandro Ansuini
mmm, che curiosità che mi hai messo luigi. mi sembra una progetto davvero interessante
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Alessandro Raveggi: Performativo ma non solo
2008-12-22 16:56:29|di srmzgts
Simonelli il solito geniaccio. Raveggi il solito vate.