Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
non mi convince
la tua innocenza grigia
senza orizzonti
né sfumature dubbiose
la tua quiete ipocrita
finge indiscriminata accoglienza
offre illusioni di paziente attesa
sotto una vaga pioggia democratica
…
(una vela sfreccia nella tempesta)
e ancora a chiederti se l’andare
contro sia la misura dell’umano
o la sua dismisura
l’hybris che incanaglisce
precipita nella disperazione
dell’impossibile
e se restare sulla riva
ferma sotto l’ombrello
o dietro la finestra ad aspettare
il sereno che prima o dopo torna
osservando i bagliori nel mattino
che un sole livido non può battezzare
riveli la compiuta appartenenza
a quest’ambigua specie
…
quello che freme
trema nella corrente
trascina pulviscolo vitale
oscuramente preme
fra rami di corallo e chele
o si distende nel color di notte
per rotte millenarie
sprofonda in madreperla florescente
o rotola fluttua si contorce
esplode in frammenti d’entusiasmo
resta sepolto sotto la lieve
cresta della risalente marea
…
per cielo vuoto d’angeli
le tenere parole
della compensazione
della contraffazione
fiorivano
fiorame di mare
e c’era chi protestava
l’arditezza
chi la banalità
della filastrocca cantabile
al largo le sirene oscure
sospiravano il rosso
Marina Giovannelli vive a Udine. Insegnante di Lettere, si occupa in particolare di scrittura delle donne e dei giovani.
In poesia ha pubblicato (An)estesie (1998), Del silenzio(1999), Voci dal campo di Drepano (2001), Una condizione ablativa (2003, menzione speciale al Premio "Trieste città di frontiera"), Cantata per la donna al telaio (2004).
Ha pubblicato anche numerosi racconti, romanzi e saggi, ultimi dei quali sono: Tre lune (storia di Arianna) (2001), Le virtù estreme. Donne, uomini, bambini e soldati nelle epigrafi delle Prealpi Carniche (2001), Morte di carta (Mobydick, 2003), Iacoba ancilla (2005). È presente in diverse antologie e collabora a riviste culturali quali "Leggere Donna", "Almanacco del Ramo d’oro", oltre che al settimanale "Il Nuovo".
Si ringrazia Mobydick editore e Marina Giovannelli per la gentile concessione dei testi da Alga alla riva (Introduzione di Nelvia Di Monte Collana "LENUVOLE", pp. 56, Euro 9,00 - ISBN 978.88.8178.348.7).
Alga alla riva di Marina Giovannelli
2007-02-24 21:43:54|di Christian
Sabato, 24 Febbraio 2007 - Il gazzettino
POESIA
Alga alla riva di Marina Giovannelli, ovvero l’acqua e gli scogli della vita
diLudovica Cantarutti
Allargare l’accoglienza all’esterno di sé. Questa è una delle caratteristiche salienti della nuova poesia di Marina Giovannelli. Poesia che avvolge e coinvolge affinché anche la curiosità della vita possa essere condivisa. Ma non si tratta di una curiosità mera e semplice, adatta alla superficialità dei nostri giorni, bensì dell’intimo svolgersi che, lievitando, si dispone verso l’altro e ne contamina la fisionomia. In altre parole il poeta non lamenta più se stesso, ma ritrova se stesso nell’interlocutore. È il tempo del poeta maturo che nel dire il proprio diventa universale.
Sarebbe quasi inutile tracciare un profilo biografico di Marina Giovannelli, una delle intellettuali più coerenti e ricche di talento e umanità del nostro territorio. Tuttavia, resta sempre il piacere di ricordare le sue precedenti opere poetiche ,da(An)estesie del 1998 aCantata per una donna al telaio del 2004, passando per una mezza dozzina di raccolte poetiche e quasi altrettante di racconti, romanzi e saggi, confermando ripetutamente la sua ricchezza creativa e la sua preparazione.
Perciò l’uscita del suo ultimo volume di versi, con la casa editrice Mobydick, intitolatoAlga alla riva, può ben considerarsi prima di tutto una festa per i suoi lettori, che hanno modo stavolta di condividere l’elemento dell’uomo per eccellenza, l’acqua. Si parte così dall’acqua del mare, come grembo materno od origine e come l’onda con il suo eterno divenire diventa l’antico saggio che mette in guardia dai pericoli e suggerisce scelte. Ma talvolta questo mare è anche polvere, sabbia di un deserto dove una volta albergava l’acqua a ristorare l’umanità, oppure è il mare che c’è dentro di noi, quel settantacinque per cento di acqua di cui l’uomo è fatto e per il quale diventa imprescindibile legame con l’universo. E quanto opera il mare che c’è dentro di noi?
C’è una rotondità di suono e di scrittura nei versi di Marina Giovannelli che richiama alla consolazione, pur se «nello strazio dei marosi» «l’andare contro» trascina «per rotte millenarie».
Sono oltre trenta le poesie diAlga alla riva dedicata a chi, stando vicino all’autrice per scelta di vita, condivide lo scoglio o la spiaggia e una introduzione di Nelvia Di Monte capace di dare una panoramica completa dell’autrice udinese sotto il profilo critico.
Poi, la poesia fa il resto, che è la maggior parte di un registro «per riversare in porto / reti e peschiere».