Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Barbara Matilde Aloisio nasce a Chiavenna il 28 marzo 1980 e attualmente risiede a Milano. Si laurea a Brera in Pittura, successivamente prende una specializzazione in Arte Contemporanea. Ha frequentato la scuola internazionale di teatro diretta da Kuniaki Ida, e seguito stage teatrali diretti da Mamadou Diume, ex attore di Peter Brook. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche come "Rakam", "Psycologies", "Gioia". Ha collaborato con l’ artista Giuseppe Maraniello. Ha pubblicato la sua raccolta di poesie, edita da Labos, in Tutta la forza della Poesia.
Punto a giorno
Persa in una geometria metereologica
dai tratti sfuggenti
mi sorprendo acrobata
sfidando il corpo in una chiusura a trecentosessanta gradi.
Il piede ben si compiace di accarezzare l’involucro cranico.
Contenendolo nel plantare
costruisco sedimenti dai vertici concentrici
dando forma ad un pesce a dorso di drago
che si altalena sul tratto di cervicale.
Sottolineando una attesa che non arriva
Pongo i piedi ben ad incastro.
*
Punto stuoia
Al rosso scorrere sotto i passi
alle calze appese vuote
dondolano, aspettando
piedi giunchi,
dello spazio che si mischia al rogo
di giorni soffici nel loro scorrere
filamentoso.
Amare il catasto, dei giorni
di disfatto amore.
*
Punto festone
Di un cielo in decantazione
iperbole minuziosamente sezionata
alla reticenza del silenzio
Vuotare il tappo
e lasciare scorrere
attraverso un corpo
privo di sensi
la schiuma delle impurità.
Tagliare i fili ancestrali
mentre una medusa prende a risalire lentamente
verso un cielo
che metta le ali.
*
Sottopunto
Baricentro-osso-
contorto fuori-asse
che sale da colonna vertebrale
paesaggio sonoro
di crosta dissestata
Smottamento- tettoniche a zolle-
rompendo il centro di universo
il nucleo.
*
Punto indietro
Vuoto di clown
– doccia fredda –
a tunica dismessa
di ragno che zampettante
inciampa
e rovescia capolino
nella trama interrotta
di merletto.
*
Attaccatura di bottone
Se impugno lo sterno
sfodero le costole
che incastro a penna tra i capelli
e metto le ali
posso volare
scandendo il ritmo
del mio telaio
con le vibrazioni di un canto di
gioia.
*
Punto intaglio
Code di cavallo in ammoniaca
candeggiano anni passati
a chi ha ereditato passioni
alle nostre incombenze
coprimaterassi abbandonati
trasudano di assenza
fiori - campagna selvatica- trova morte
a potature rigide e manifeste.
*
Maglieria
Incidi te su me
perchè’ possa viaggiare
afferrando ciò che pende
e subito dopo a tentoni
uscire singulto della digestione.
*
Punto antico
Onorare il padre a la madre
con un fiore di loto.
Si scambino i respiri
da pancia fino salire
contorno labbra:
sigillino con un bacio.
*
Dritto preso sotto
Riaccordare il corpo
a memoria
dal vagito a suono interrotto respiro
ondulatorie scoprono canali insondati
rivelandosi a inflessioni del tatto,
scopre occhio, biglia legata a elastico interno
traccia mappa geografica alle
impronte digitali
mani che formicolii aprono
donando timbri a corde vocali.
*
Inflessioni
Vertebre cervicali spostate
al naso che si collega al padiglione auricolare
per unica condotta rintocca fino alla pressione sanguigna
danza di dita parlanti
in involucro che si accorda per donare il respiro.
*
Intonazioni
Io non ho resistito alla paura dei bargigli
e scapole alate
che baricentro in avanti
permettevano correre il vuoto.
Così ti consegno tela di sogni rubati al cielo
stampando labbra al tuo ombelico.
Premendo coda di sterno
invoco presenze vegliare
testimone una foglia eretta
(triangolo perfetto)
gola al centro:
esala sonorità indigene.
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