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CHIARA DAINO / POESIE

Articolo postato sabato 10 febbraio 2007
da Adriano Padua

Lei Tormenta

Passa - oltre e come tormenta
i tronchi
monta la notte con me - a lato
nel chiaro consuma velut luna
sola mente lei al sole mi vuole
appiccare

Riscossa da lei - cruda mia polpa
perfetta ignara le gusta: misfatto

Respira color carne la sento
corpo schietto al mio stretto
io non posso: è punta verso,
di lei, rifLettori
[fuori portata!]

Un corpo si beve ma Lei
non trova mai - gratifica
capitale per lei non sono
un bene
la penna è Lei: Tormenta

Chi miro nello specchio:
acerbo è il vecchio è un
uomo - con solo un bisogno!
E mento se ridico «lo so» lei
non smette: scappa in fieri è
lei senza cui, pazzo rimani e
commiseri

°°°°°°

luc’è

Stella è
(solo se cade)

astro è
(verso d’istanti)

reduce celeste
(è corpo)

Stella è
sola e cade

*

Ècate

°°°°°°

chiusa

Da lì,
come me. Non conosco – ma (i) gusti.

aNemica:
ferro non è – più caldo – da
battere
con me:

chiusa?

*
non c’è grotta di grazia
a riparo

CHIARA DAINO

66 commenti a questo articolo

CHIARA DAINO / POESIE
2007-02-13 18:01:44|di Gabriele Pepe

A questo punto non so neanche io a che "schiera" appartengo... :o))

Scherzi a parte io sostenevo solo un minimo e semplice concetto e cioè che non sempre, per me, la leggibilità di un testo poetico è indice di qualità o, se vuoi leggerla all’opposto, non sempre l’oscurità di un testo ne inficia le qualità.

pepe


CHIARA DAINO / POESIE
2007-02-13 16:52:47|di Adriano Padua

Mi spiego meglio, forse è il caso. Lorenzo io vorrei capire cosa può portarti a pensare quello che scrivi. Io, nel momento in cui dico a Voce che ho letto altri testi della Daino (che lui non ha letto) e che questi, a mio avviso, sono meno "freddi" e più vicini alla sua idea di poesia, gli sto solo dando un’informazione, non sto prendendo nessuna posizione teorica. Per questo trovo assurdo e inutile che tu debba poi sviluppare un discorso del genere, non ha molto senso secondo me. Ecco cosa volevo dire.


CHIARA DAINO / POESIE
2007-02-13 15:55:07|di Adriano Padua

lorenzo, ecco, questo è uno dei casi in cui risponderti e protrarre la discussione è un esercizio abbastanza inutile, stupido e anche masochista, tipo darsi martellate nei testicoli. voglio solo farti notare questo.


CHIARA DAINO / POESIE
2007-02-13 15:44:52|di Lello Voce

Insomma, Carlucci, se capisco bene la tua proposta ’olistica’ come ci spieghiamo che lo stesso poeta (Pascoli) abbia scritto una poesia orrenda (La cavallina storna) e una meravigliosa (X Agosto) era poco olistico anche lui come la Daino, Padua, ecc.?

Ma pensa tu....

lv


CHIARA DAINO / POESIE
2007-02-13 15:00:57|di Chiara Daino

Lorenzo
- E SUONINO I TAMBURI! - non sono d’accordo! - e dato che non riesco a farmi codificare da te in altro modo, userò il tuo esempio: Monna Lisa.

Io non ti ho invitato a guardare il seno se non ti garba il sorriso - ho semplicemente sostenuto che seno e sorriso abbiano caratteristiche differenti che, sommate e giustapposte, rendono la figura intera.
Quindi: puoi amare il particolare o l’insieme di una Monna-Scritta, ma se non è di tuo gusto, puoi tranquillamente evitare di amarla senza per questo squarciarne la tela.

[Il commento perde in efficacia senza Graziani che canta in sottofondo:

La cultura mi sorride
tra le ombre e le tende di velluto
e io sto torturando
la tela col rasoio e con le unghie
con le unghie

Il custode si lamenta
probabilmente vuole un’altra botta in testa ora

Monna Lisa Monna Lisa Lisa
Monna Lisa Monna Lisa Lisa
Monna Lisa Monna Lisa Lisa Monna Lisa]

Quanto al valore aggiunto o detratto dei commenti, sarò costretta a deludere pubblicamente gli elettori che già mi volevano Presidente del Libero Stato Lunatico: senza il sostegno e l’approvazione di Carlucci, in Italia, non si beve neanche una media!

*

I bambini dell’asilo stanno facendo casino friulì friulà....


note (sommarie) su nominalismo e olismo in poesia e critica
2007-02-13 14:40:51|di lorenzo carlucci

partecipando a questo post ho incontrato almeno due "posizioni" (perlomeno a livello di retorica) riguardo alla poesia e alla sua analisi.

La prima è questa (cfr. qui, Pepe): - se non ti piace questa poesia (o questo insieme di poesie) è perché non ti piace questo tipo di poesia. A questa posizione io oppongo un nominalismo radicale: non esiste il "barocco", ma un insieme di artisti barocchi. E’ una posizione antica (cfr. Ockham, il venerabilis inceptor (titolo che ho sempre trovato bellissimo)) e moderna (cfr. N. Goodman): non esiste una "realtà" corrispondente al concetto di "uomo" ma soltanto l’insieme degli uomini. Rispondere a una critica su un testo o un autore ricorrendo alla sua sussunzione in un tipo, è per me del tutto pretestuoso. Per me significa dare un peso ontologico a una categoria per giustificarla in modo surrettizio. L’oggetto del mio giudizio estetico sono testi o insiemi (finiti) di testi.

L’altra posizione è questa (cfr. qui, Daino, Padua): - se non ti piace questa parte, guarda quest’altra. - a me non piace questo aspetto del tuo lavoro. - questo verso è riuscito e questo no. A questa posizione io opporrei un olismo: un testo, una raccolta, un libro, un’opera, sono organismi. Il loro valore non è dato dalla somma del valore delle parti ma dalla natura della relazione tra le parti e delle parti con il tutto. Poesia e arte non sono un’insalata bonduelle in cui spizzicare il mais e scartare i pomodori. Sono organismi, o immagini di organismi, immagini di organismi possibili e immagini dell’organismo del loro autore. E negli organismi si può osservare questo (con gli occhi nudi, senza tirare in ballo i frattali): una stessa legge governa le piccole parti e le grandi parti. Una stessa forma è ripetuta nel pino, dall’ago al tronco alla corteccia. E’ questa forma - quasi delle stigmate - che fa bello il pino, l’uomo, il testo letterario. Se faccio a pezzi la venere di milo le sue parti restano belle perché fin quando in esse è rintracciabile la forma che tiene il tutto e oltre diventano brutte. Se faccio a pezzi la gioconda di leonardo e quella di basquiat e le rimescolo insieme ottengo una schifezza.

Saluti,
Lorenzo Carlucci

p.s. Aggiungo un’altra nota, relativa al commento dell’anonimo che si stupiva del numero elevato di commenti a testi senza valore: secondo me l’anonimo come moltissimi altri hanno un concetto traviato dai meccanismi dell’audience mass-mediatico. Credono ciecamente che "esposizione" implichi "valore aggiunto". E si uniformano a questa logica alimentandola orrendamente. Coloro che non si pronunciano su testi che disprezzano, coloro che non si proununciano su testi che apprezzano.
Coloro che si esprimono a metà, per esibire una qualità del proprio comportamento e non un contenuto del proprio giudizio. Tutti, a me pare, traviati da "Amici" e da Maurizio Costanzo, e loro schiavi.


CHIARA DAINO / POESIE
2007-02-13 13:25:36|di Chiara Daino

@Luigi

in rete qualche mio video è sparso...Personalmente, tuttavia, preferisco il carisma del corpo-a-corpo dal vivo, immediato e diretto

@Lorenzo

Per come si sta sviluppando l’ambiente teatrale l’uniche cose tirate sono piste e caschi (di banane!) mentre io avrei davvero bisogno di pomodori giacché la nicotina mi abbassa i livelli di vitamina C nel sangue;-). Inoltre, tu sai, sarai sempre nella mia memoria emozionale come la prima critica negativa in tema di palco!

Lorenzo,
non sono le polemiche o le liti a farmi paura - nella vita. La violenza, la superficialità, l’abuso... Sono le Grandi Paure, ma discutere/confrontarsi (a meno che tu non voglia finirla a "coltelli") non mi genera alcun timore.

Se ti sei sentito "liquidato", ti prego di non processarmi le intenzioni: non volevo.
Avendo poco tempo ho preferito rispondere esclusivamente al "mio" (evitando il discorso Damiani), ma rimango disponibile a qualsiasi dialogo.

Un saluto, Chiara

P.s. E se non erro: fan 40;-)


CHIARA DAINO / POESIE
2007-02-13 00:55:28|di lorenzo

’a na’, bonanotte

enzo


CHIARA DAINO / POESIE
2007-02-12 22:51:43|di Luigi

ah lore’ ma che te succede,te metti a pedinamme su intennet?:) non vedo cosa dovrebbe torcersi su di me,mah (pare ’na minaccia bibblica)... e poi chi mi obbliga a lasciare commenti in un modo piuttosto che in un altro? perché ce l’hai tanto con le domande inerenti le politiche e le scelte culturali? se fossi anche tu, come io sono, di formazione petroniana (con tutte le abiure e le distanze del caso che non sto qui a illustrare), saresti fiero di essere un operatore culturale!------------------------------


CHIARA DAINO / POESIE
2007-02-12 21:20:58|di lorenzo

con il tuo 34, e con il mio 35. si vede che c’è gente più generosa di quanto tu non creda, o anonimo. verità in bocca d’anonimo... falsità.

lorenzo


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