Calicanthùse
Spettacolo di teatro-poesia che porta il nome antico e musicale del primo fiore dinverno. Da un’idea di Marthia Carrozzo, nasce questo viaggio sul filo tagliente e fragilissimo della Storia. Partendo da una ri-scrittura di Jean Genet, che, nel poco lontano 1982, ci raccontava le macerie ed i morti, allalba del massacro di Sabra e Chatila, ripercorriamo il non-senso della guerra, rivissuto, stavolta, nelle ragioni dellamore. Una storia "altra", un incanto per versi e per voci reso tangibile attraverso i fiati, il respiro gonfio e partecipe che svela l’inettitudine di cui, a volte, sa essere capace l’umano. Un viaggio d’abbraccio vissuto sulla pelle da Marthia, Margherita Macrì e, per l’occasione, da Nabil Salameh, voce dei Radiodervish, accompagnato dalle note di Rocco Nigro alla fisarmonica, in un mantice che richiama ed accoglie, che chiede la condivisione e nella condivisione si fa corpo.
Testi: Marthia Carrozzo e Margherita Macrì, Concept: Marthia Carrozzo;
Con: Marthia Carrozzo, Margherita Macrì, Nabil Salameh;
Musiche: Rocco Nigro
Calicanthùse è un progetto in fieri: è stato portato in scena l11 dicembre 2008 in forma di primo studio dal titolo "Immemori Distrazioni" per "U(ma)niversi", rassegna ddi posia a cura di Enzo Mansueto, con le sole voci di Marthia Carrozzo e Margherita Macrì (Le Porte dellOccidente Progetto di residenza artistica dei Radiodervish nel Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari); Divenuto poi "Calicanthùse", lo spettacolo ha visto le scene il 3 giugno 2009 Teatrino della Biblioteca Provinciale N. Bernardini di Lecce , ed il 14 ottobre 2009 per la rassegna Donne che Dovresti conoscere Convento dei Francescani Neri di Specchia (Le). Ed il 6 febbraio 2010 - Teatro "Domenico Modugno" di Aradeo (Le) per il Puglia Showtime del Teatro Pubblico Pugliese.
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