Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.

pubblicato martedì 19 novembre 2013
Blare Out presenta: Andata e Ritorno Festival Invernale di Musica digitale e Poesia orale Galleria A plus A Centro Espositivo Sloveno (...)
pubblicato domenica 14 luglio 2013
Siamo a maggio. È primavera, la stagione del risveglio. Un perfetto scrittore progressista del XXI secolo lancia le sue sfide. La prima è che la (...)
pubblicato domenica 14 luglio 2013
Io Boris l’ho conosciuto di sfuggita, giusto il tempo di un caffè, ad una Lucca Comics & Games di qualche anno fa. Non che non lo conoscessi (...)
 
Home page > e-Zine > Corrado Costa, il patafisico

Corrado Costa, il patafisico

(è uscita da poco per la collana "Fuori Formato" dell’Editore Le Lettere un’antologia multimediale del poeta emiliano)

Articolo postato lunedì 7 aprile 2008
da Luigi Nacci

Tutto Corrado Costa, il patafisico che sapeva andare dritto alle parole

Sono trascorsi ormai diciassette anni dalla scomparsa di Corrado Costa, giusto il tempo di una generazione, intervallo sospeso e silenzioso che ci fa arrestare, oggi, di fronte al peso di un’assenza e all’immobilità di un vuoto, imponendoci nello stesso frangente un felice paradosso.
Perché a parlarci ancora è la voce di un poeta che volle e seppe eleggere proprio l’assenza come materia principiante del modo di intendere e fondare il suo personale immaginario. Complementarmente diviso tra il mestiere dell’avvocato e le facinorose leggerezze della patafisica, Corrado Costa rappresentò, fin dagli esordi dei primi anni Sessanta, uno spazio anomalo nel panorama letterario italiano, occupando con ludico e (in apparenza) disimpegnato distacco zone di confine, luoghi laterali, ai margini di certe spinte avanguardiste "istituzionali" con le quali riuscì tuttavia a dibattere e combattere riservandosi sempre una tanto eccentrica quanto disincantata autonomia. Disincanto votato non certo a disperanti rassegnazioni, ma anzi teso al riso, al divertimento giocoso, pur governato dalla convinzione che ancora una volta siano le parole a creare il mondo, e non il contrario. Uscito in questi giorni per Fuoriformato, The Complete Films regala, finalmente, una selezione poderosa e ragionata della produzione costiana, antologia di cui si sentiva la mancanza (ancora: l’assenza?) e che completa un percorso di riscoperta già abbozzato nel 1995 dal volume, a cura di Aldo Tagliaferri, Cose che sono parole che restano, ormai perlopiù introvabile. Offerta esaustiva e corale che comprende considerevoli parti di un corpo originariamente distribuito in disparatissime reti di pubblicazioni, in alcuni casi "visibili" (come Pseudobaudelaire, licenziato da Scheiwiller nel 1964, e ristampato pochi anni fa da Zona, o Inferno Provvisorio, che vide la luce presso Feltrinelli nel 1971), in altri - e in modo più diffuso - "invisibili", e qui ci riferiamo alle innumerevoli riviste, nate e cresciute insieme ad altri pionieri dell’"editoria autoprodotta" - Adriano Spatola e Giulia Niccolai fra tutti - che diedero vita a esperienze ormai storiche come "Tam Tam", "Baobab" e "Cervo volante".
Coralità, questa di The Complete Films, che si fa forte anche di molti contributi - critici, analitici, o affettivamente memorialistici - firmati da quanti con Costa ebbero l’avventura di condividere intensi momenti di poesia e di vita come Alfredo Giuliani, Giuseppe Caliceti, Beppe Sebaste, Patrizia Vicinelli, o i già menzionati Spatola/Niccolai. Senza dimenticare che la stralunante grandezza del poeta emiliano trovava linfa vitale soprattutto nella dimensione orale e performativa, all’edizione cartacea si affianca un prezioso supporto multimediale, curato da Daniela Rossi con la regia di Riccardo Dagli Alberi, in cui ritroviamo registrazioni audio e video di alcuni tra i momenti più felici - ed esilaranti - degli interventi live di Costa, che scopriamo con ammirato stupore interpretare insieme a Nanni Balestrini scampoli della Signorina Richmond al Teatro Due di Parma nel 1986, e che rivediamo distribuire versi sognanti accompagnati dalle voci complici di Dina Buccino, Antonio Fava, Jaqueline Polyphonix, o dal violino di un Giuseppe Caliceti appena ventiquattrenne. Documento senza precedenti di un’avanguardia parallela, lontana e allo stesso tempo prossima a certi vortici sperimentali ormai storicizzati, The Complete Films ci raggiunge oggi con inaspettata allegria, riuscendo a risollevarci dal cupo sospetto di aver perso qualcosa per strada, così, strada facendo.

Corrado Costa, The Complete Films
a cura di Eugenio Gazzola
con un’antologia multimediale di Daniela Rossi
Le Lettere
pp. 350, euro 35

(Ade Zeno, "Liberazione", 6 aprile 2008)


**


un altro post su Costa: qui.

3 commenti a questo articolo

Corrado Costa, il patafisico
2008-04-11 22:26:02|di Mimmo Cangiano

Grazie Luigi, una meravigliosa notizia


poveretta
2008-04-08 10:29:40|

Non so dove lasciarvi questo messaggio: andate a vedere su Liberinversi http://www.liberinversi.splinder.co..., che razza di poesie pacchiane ha pubblicato Silvia Caratti. A me sembra ormai priva di interesse. Ha raggione chi ha commentato che pare Cristina D’Avena.


Corrado Costa, il patafisico
2008-04-08 09:08:26|di matteo fantuzzi

fate un monumento a le lettere.
(però che prezzo...)


UniversoPoesia

Commenta questo articolo


moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Un messaggio, un commento?
  • (Per creare dei paragrafi indipendenti, lasciare fra loro delle righe vuote.)

Chi sei? (opzionale)