Articolo postato mercoledì 1 novembre 2006
a Roma, venerdì
3 novembre 2006,
ore 21:00
presso
AGAVE LIBRERIA BISTROT
Via San Martino ai Monti, 7a
Recital per voci sole
DUALE
Testi, messa in scena ed esecuzione
di Sara Davidovics e Lorenzo Durante
Videoproiezioni di Silvia Tarquini
Introduce
Massimiliano Manganelli
Programma
Prima lettura, Discazzo amoroso coatto, di Lorenzo Durante
Seconda lettura, Elettrica / Nove testi da Corrente, di Sara Davidovics
Terza lettura, Pentiti, Lea! / Art’è Mida, di Lorenzo Durante
Quarta lettura, Meccano / Olografie, di Sara Davidovics
Quinta lettura, Ninja Ninphae Gestorum, di Lorenzo Durante & Guido Nerli
[ ogni lettura è della durata di otto minuti ]
* Nell’occasione verrà inoltre presentato il volume Corrente, di Sara Davidovics (Ed. Zona, 2006: cfr. pdf allegato)
Sara Davidovics. Poetessa e performer è nata nel 1981 a Roma dove vive. E’ presente con testi e interventi di critica su svariate riviste e raccolte. Tra i lavori di performance e video: Colpo di dadi, 2005; Divisibile, 2005; Charlotte, 2006; Etilica, 2006 e Linoleum, 2006. E’ intervenuta con letture da testi propri a trasmissioni televisive e radiofoniche. Con Lorenzo Durante ha da poco costituito un duo vocale di lettura, DUALE. Corrente (Zona, 2006), con introduzione di Tommaso Ottonieri, è la sua prima opera pubblicata.
Lorenzo Durante (1959) è nato a Genova e ha studiato a Bologna. Nel 1980 costituisce - con Gabriele Frasca, Marcello Frixione e Tommaso Ottonieri - il gruppo Kryptopterus Bichirris, in seguito conosciuto come K.B. Nel 2004 ha formato - con Tommaso Lisa e Federico Scaramuccia, il consort neo-metrico de I PerVersi. Nel 2006 ha costituito - con Sara Davidovics - l’ensemble di lettura DUALE. Ha pubblicato testi poetici in una trentina di riviste, antologie e monografie a partire dal 1982.
Silvia Tarquini vive a Roma, dove lavora presso il settore editoriale del Centro Sperimentale di Cinematografia. Si occupa, come critico, di cinema e arti visive, collaborando con «Bianco & Nero», «Arte e Critica», «Luxflux Proto-type Arte Contemporanea», «Il Caffè Letterario». Lavora con il video collaborando con la compagnia teatrale Il Pudore Bene in Vista, all’interno di un percorso di ricerca in cui performance e arti visive convergono in unità poetica.
Massimiliano Manganelli è nato a Tripoli, in Libia, nel 1966; vive a Roma, dove lavora come insegnante e traduttore. Come critico letterario si occupa prevalentemente di letteratura contemporanea. Ha pubblicato saggi su Ungaretti, Sanguineti, Volponi, Lucini, Porta; con il Gruppo Laboratorio ha curato le raccolte di saggi Luigi Malerba (1994) e Paolo Volponi: scrittura come contraddizione (1995). È stato inoltre uno degli otto curatori dell’antologia di poesia Parola plurale (2005).
> DUALE _ letture di S.Davidovics e L.Durante
2006-11-03 05:48:22|
maneggio sfitto
a mente
questo freddo
ritrova posto tre le notarili carte di questo pugno
di sangue pompato chiamato cuore
poche le sviste che i ghiacci ferali emploient
per i cocktail domenicali
riguardano il nostro contorno vetro ricompattato nei pezzetti di vita salina tosta per il satellite assalito per vedere l’impronta vuota del primo feticismo del creato l’alone del primo uomo nudo
vi ho salvato mama’ lo specchio curvo salterino nel midi’ del pomeriggio strazio per il succedere di due sole cose: il grande applauso di fAMIGLIA e e l’inesistente vento dentro un file compresso
parliamo d’altri, di campi irradiati d’odio e foto tirate come luci tra ffunamboli e terra di sotto in equilibrio
caduto sopra al genere che volle ad ogni cosa lo sfondo adattare alla figura
tutte le campane suonano il violino dell’estasi sospesa ed ogni carne la si marchia col fuoco dell’adirata spesa fatta
conveniente market del poi del postumo del post post
sara’ questo continium che mette angoscia nella minestra
questo revolversi del tempo contro ogni passione verso l’altro il suo male stare perche’ si fa’ allora ancora lievitare il ventre delle bipide scrofe? ad ogni possesso un figlio si stacca dal viso e l’immagine torna veliero a ben vedere le lingue asciutte s’ergono di sotto al mare centinaia preso all’amo di chi non paga soldi per non capire
e si dilungano cosi’ gli scostanti attimi pronti per il facinoroso senso che le cose non avevano prima
che di sensi il tattile vedere s’incarico’ di darlo per tutti
anche a super ego dio che di una pietra a fatto un colla taurino
per non gettersi nel nulla sottostante fatto ad acqua rigida fatta di sola pasta cava a mo’ di cupola
rivolta senza lo schianto di una pecora mattino tirata a lucido.
sapro’ ricogliermi il gelo ovunque al passaggio di bimbi spazzatura
cosa manca dunque al principio senno’ il casto scuotersi della fine?