Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Quando la tua pazzia
Quando la tua pazzia
non desiderata
Quando la tua pazzia
non voluta
viene strangolata
nelle sbarre della fossa
tu
da impotente caprone
ti trasformi in un uomo
e l’unico mezzo per farlo
l’unico mezzo
per stupire i camici bianchi
che ti vogliono curare a fondo
è quello di rinchiuderti
in una pazzia voluta
e quando vuoi essere pazzo
nessun camice bianco
riuscirà a trarti
fuori dalla fossa.
Tu
vuoi essere pazzo
e sarai un beato felice pazzo
per tutto il resto della tua vita.
Pazzo.
(Scritta nell’unica luce di notte – cesso – alle ore 3 del 10 settembre 1968 nell’ospedale psichiatrico di…)
Anonima-
*
L’Altro
L’avevo intravisto una volta
in lontananza poi il buio totale.
Provai a pensare che era solo un abbaglio.
La caduta è stata rovinosa.
Poi è tornato.
Rideva dietro le finestre.
Ho chiamato l’infermiera.
Non mi ha voluto credere.
Sono ritornato di nuovo solo.
(di Piero)
*
L’Altro
Volevo imbracciare vendetta
l’altro era molto forte.
Volevo imbracciare preghiera
l’altro era santo.
Volevo imbracciare sogni
l’altro li viveva.
Volevo imbracciare speranza
l’altro ruppe un vetro
e mi tagliai tutte le mani.
(di Piero)
*
Bianche le scarpe.
Bianchi i vestiti.
Bianchi i muri.
Bianchi i letti.
Bianche le mani.
Bianche le idee.
(di Carmine)
*
Il cesto dove si butta via la roba è colorato di rosso. Quanto è scherzoso! Le persone che lo vedono restano ammaliate. Viva il cesto rosso del manicomio!
(anonima)
*
E’ solo per la tua vita di domani
(il plotone d’esecuzione)
E’ solo la tua volontà di vivere
(il dolciastro suicidio)
E’ solo per sopportare le madri
(i buchi che stringiamo sul braccio)
(di Ivano)
*
Era sempre l’alba.
Il vomito. La paura.
Chiamavo i pochi randagi.
Invocavo con gemiti ripetuti
l’ombra lunga dei pali.
Non avevo siringa
Non avevo bocca da mordere.
Ti do un appuntamento al prossimo morto Enrico.
(dopo una “rota”)
(di Franco)
*
O ribellato alla illusione
O trascinato animale.
O scoppio di sangue
che il braccio strangoli.
O razione d’affetto giornaliera
o specchio drogato
frantumati, frantumati!
Lasciami un coccio d’attesa
e almeno un’altra siringa.
(di Roberto)
*
Registra uomo di legge:
culo liscio come statua di pietra;
cazzo di buone proporzioni;
ano sfondato;
ano venduto ai mercanti del piacere;
ano donato ad amanti occasionali;
ano donato ad ubriachi che ti vomitano
sulla schiena vino e amore;
ano donato a drogati duri
che vengono in silenzio e piangono venendo.
Registra uomo di legge
(di Roberto)
Dal fondo
La poesia dei marginali
(a cura di Carlo Bordini e Antonio Veneziani)
Con introduzione di Emanuele Trevi
Ristampa dell’edizione originale di Savelli del 1978
Recensione di Marco Giovenale sul Manifesto del 4 Aprile, pg 13
Dal fondo
2008-05-04 22:04:47|di Marco
grazie a Maria.
la recensione si trova ora qui:
http://slowforward.wordpress.com/2008/04/11/recensione-a-dal-fondo-la-poesia-dei-marginali/
http://slowforward.wordpress.com