Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.

pubblicato martedì 19 novembre 2013
Blare Out presenta: Andata e Ritorno Festival Invernale di Musica digitale e Poesia orale Galleria A plus A Centro Espositivo Sloveno (...)
pubblicato domenica 14 luglio 2013
Siamo a maggio. È primavera, la stagione del risveglio. Un perfetto scrittore progressista del XXI secolo lancia le sue sfide. La prima è che la (...)
pubblicato domenica 14 luglio 2013
Io Boris l’ho conosciuto di sfuggita, giusto il tempo di un caffè, ad una Lucca Comics & Games di qualche anno fa. Non che non lo conoscessi (...)
 
Home page > e-Zine > Denise Duhamel - Quanto mi costerà questa poesia?

Denise Duhamel - Quanto mi costerà questa poesia?

[trad. Marco Simonelli]

Articolo postato martedì 15 aprile 2008
da Marco Simonelli


QUANTO MI COSTERÀ QUESTA POESIA?


Di solito non stresso i miei lettori con queste cose,
con i soldi che spendo in carta e graffette, penne,
cartucce per la stampante – lasciamo perdere il computer
che è una storia a parte.
Il mio zio preferito stava guardando un talk-show—credo parlassero di computer—
quando dallo schermo un giornalista disse, “Oggi uno scrittore
non può farne a meno”. Mio zio mi telefonò prima che finisse la trasmissione
e si offrì di comprarmene uno. Mi ero tinta i capelli di rosso
per la prima volta pochi giorni prima che morisse. Alcuni lettori penseranno
che stia sviluppando un’altra poesia, ma visto che dobbiamo
tirare la cinghia, la dirò qui:
Di come tutta la notte lo chiamai e lui non mi rispose. Di come mia sorella lo trovò
il mattino dopo. La tensione riguardo al testamento.
Di come mia madre venne a prendermi alla stazione per il funerale,
di come mi piangeva sulla spalla—suo fratello maggiore
che le aveva portato una minigonna hawaiana dal Sud Pacifico dopo la guerra,
che l’aveva accompagnata all’altare dal momento che loro padre
era già morto—prima che se ne accorgesse e mi dicesse:
“Ma che cavolo ti sei fatta ai capelli?” Non so perché ma mia madre
odiava le rosse, diceva sempre che avrebbe affogato i suoi figli
se fossero nati peldicarota o con riflessi ramati.
Quand’ero piccola mio zio viveva nell’appartamento sotto al nostro.
Era prima che morisse sua moglie, lei era giovane
e non ebbero il tempo di avere dei bambini. Mi raccontò la sua disperazione
era come guardare morire un uccellino...
Per questa poesia pago in svariati modi.
Adesso, mentre sto scrivendo, potrei essere al lavoro a guadagnar qualcosa
oppure, almeno, guardare sul giornale le offerte di lavoro. Potrei scrivere
una sceneggiatura, un romanzo che forse, e sottolineo forse, alla fine pareggerebbe i conti.
Certo “potei fare anche di peggio”, come canta la ragazzina un po’ troietta
di Grease, anche se davvero non sta bene chiamarla troietta.
Com’è che si dice al giorno d’oggi? Provocante sessualmente?
M’è sempre piaciuto il personaggio di Rizzo—quando scopre
alla fine del film che non è rimasta incinta
e da strillando la bella notizia ai suoi amici
dal sedile più alto della ruota panoramica.
Vorrei che l’ingresso ai parchi
di divertimento costasse un po’ di meno. E poi, ovviamente, mangiare mi piace molto.
Infatti stamattina mi sono fatta una bella tazza di cereali. Sulla scatola c’è scritto
che ce ne sono sedici porzioni, ma io e mio marito ne mangiamo appena dieci
e quindi il costo di ogni porzione è di circa quaranta centesimi, senza contare il latte
e la banana in pezzi e il succo di frutta. Ma senza questo carburante
avrei comunque scritto una poesia così? Sarebbe stata più corta
e forse anche più triste, perchè dalla fama mi sarebbe venuto il mal di testa
e non avrei dato il meglio di me stessa.
E poi c’è l’affitto. Non potrei scrivere questa poesia se fossi fuori
non saprei dove mettere la spina del computer e nemmeno il multipresa
salvavita. Ho bisogno di star comoda—una maglietta e pantaloni di una tuta,
che prima che tutti si buttassero sul fitness costavano di meno.
Sto invecchiando e ogni giorno di più mi servono gli occhiali.
Non sono assicurata, quindi non vi dico quanto mi vengono a costare.
Ho bisogno d’un paio di calzini pesanti e d’un letto per dormire.
Per i poeti i sogni sono molto importanti. Ho bisogno di svago, vie di fuga e film Hollywoodiani.
Se vi ricordate, infatti, ho fatto riferimento al film Grease, poco fa,
ai versi 32-38 di questo stesso testo.
Non è facile,
ora che a New York il cinema costa otto dollari e settanta.
Quando entri poi senti l’odore burroso del popcorn
anche se tutti sanno che non è il burro che ci mettono.
Si tratta d’una specie di grasso giallastro. I poeti cardiopatici
ne stanno alla larga. Ma io e mio marito sentiamo quell’odore
e tiriamo subito fuori i portafogli. Ci mettono talmente tanto sale
che quindi si ha bisogno di bere, e sappiamo bene
su che cifra ci aggiriamo. Diciamo addio ad altri dodici dollari,
ma siamo appena all’inizio—
bisogna contare buste, francobolli, dishetti e una confezione di bianchetto.


[Denise Duhamel, How much is this poem going to cost me? From The Star-Spangled Banner]

9 commenti a questo articolo

Denise Duhamel - Quanto mi costerà questa poesia?
2008-04-22 01:09:49|di Caterina Trombetti

Caro Marco, mi è piaciuta molto la poesia di Denise. Spero di leggerne ancora altre tradotte da te. Un abbraccione, Caterina


Denise Duhamel - Quanto mi costerà questa poesia?
2008-04-18 12:09:52|di Chiara Daino

Anche Dio fa dei progressi nell’ apprendimento: lo si nota dai miglioramenti nella creazione della donna nei confronti dell’uomo.
[Zsa Zsa Gabor]

Grazie che sia Marco/Norma: e benvenuto e bentradotto [anche se leggo più *riso amaro* nel sottotesto]!

Appesi all’ombrello

Chiara/Mary


Denise Duhamel - Quanto mi costerà questa poesia?
2008-04-17 17:24:03|di Nina Maroccolo

Caro Marco, credo che la tua Denise sia magica! Non paragonabile a nessuna, attualmente, per questa sua forza di sdrammatizzare eventi e contro-eventi in cui possiamo trovare e ri-vivere parti di noi femmine scrittrici.
Denise ha un sensibile, gioviale sarcasmo che le impedisce di slittare al più ovvio cinismo. Mi piace questo suo gusto salubre e meno arroventato verso la vita: anche se si tratta di un’esistenza decisamente complessa, impoverita di "cose", ma ricca quanto una bella porzione (centellinata) di cereali mattutini. Dunque, c’è il disagio, un senso di avvilimento che è tangibile, ma l’ironia la salva.
Grazie a Dio! Una poetessa che riuscirà a non farsi fuori, a meno che non si mangi popcorn imburrati di "grasso giallasto", che tanto fa male ai "poeti cardiopatici".
Marco, complimenti!!!
Qualcosa sulla traduzione te la possono dire amici più competenti (ciao Rosaria!!!).
Per me il tutto è perfetto così.


Denise Duhamel - Quanto mi costerà questa poesia?
2008-04-17 11:46:12|di Francesca

Bravo Marco! d’accordo con la maglietta e la tuta, per scrivere in casa, possibilmente sdruciti, ottimi anche (consiglio) per andare a fare la spesa alla bottega sotto casa, quando non si ha voglia di molte chiacchiere. In alternativa - pigiama con pecorelle per tutti!


Denise Duhamel - Quanto mi costerà questa poesia?
2008-04-16 20:30:26|di marco simonelli

@ rosaria: Grazie! Lei è Personaggio Tragicomico assai.

@Alfonso: il Simonelli è una stenodattilografa pessima che manco sa ballare il chachacha. Refuso o lapsus? Boh!


Denise Duhamel - Quanto mi costerà questa poesia?
2008-04-16 19:51:17|di alfonso petrosino

"perchè dalla fama mi sarebbe venuto il mal di testa"

o dalla fame?

Grazie della lettura: mi ha molto divertito.


Denise Duhamel - Quanto mi costerà questa poesia?
2008-04-16 14:32:43|di rosaria lo russo

caro marco, complimenti per aver scoperto una tipa che incarna alla perfezione l’anti-personaggio della Poetessa. per secoli la Poetessa è stata un Personaggio Tragico: adesso si potrebbe cominciare a riderci un po’ su!
baci, rosaria


Denise Duhamel - Quanto mi costerà questa poesia?
2008-04-15 22:32:51|di Marco Simonelli

Denkiù!

Spero vi piaccia Denise, in futuro vorrei poter postare altre cose sue. E’ un personaggio spettacolare, io la definirei una "poetessa in carriera": indaga da cima a fondo la poesia e i suoi luoghi con uno sguardo molto femminile e femminista.

Enjoy!


Denise Duhamel - Quanto mi costerà questa poesia?
2008-04-15 21:52:26|di luigi nacci

Benvenuto in redazione, Marco!


Commenta questo articolo


moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Un messaggio, un commento?
  • (Per creare dei paragrafi indipendenti, lasciare fra loro delle righe vuote.)

Chi sei? (opzionale)