Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Queste sono due poesie d’un poeta armeno - Vahakn Garents - di cui non so granché e che ho lette e tradotte nel 2003 negli Stati Uniti da un’antologia americana di poesia armena.
I
Va’ via da te stesso, va’,
Rimuovi te stesso da te stesso
E vai, costruisci la tua casa di silenzio
Da l’ arcobaleno,
Da la musica dei ruscelli,
il luccichio dei tramonti,
le piume dei gabbiani,
le parole dei viaggiatori,
le lumache del mare,
le reti dei pescatori,
I nitriti dei cavalli,
le scintille dei falò.
Va’ via da te stesso, vai,
Rimuovi te stesso da te stesso
E va’, intessi la tua casa di silenzio
D’alte nubi,
Erba di velluto,
I fuscelli sulla riva del fiume,
I raggi argento della luna,
Le alghe sulla spiaggia,
Canzoni di pastori,
Il pigolìo del pollame,
Nebbie di pioggia,
Il crepitare delle spighe.
Copri le mura della tua casa
di bottiglie di vino vuote
e delle pietre finemente tagliate,
delle delicate pietre della memoria;
Dell’ombre dei rami
che si allungano al tramonto;
Delle parole che sfuggirono
dalla tua bocca mentre tenevi banco in un gruppo d’amici,
Va’ via da te stesso, vai,
Rimuovi te stesso da te stesso,
Così che dalla tua casa di silenzio
tu possa sentire e conoscere questo ricco rumore ch’è fuori.
II
Vi ringrazio per i miei sogni,
Pietre rotte dal sole
le une sull’altre piegate,
Strade polverose,
Nella polvere agnelli smarriti -
Vi sono grato per i miei sogni.
Vi ringrazio per i miei sogni,
Voi, campi di pietre,
fiumi silenziosi stretti da pietre,
Mura di pietra
Tramutate in leggenda e memoria -
Vi sono grato per i miei sogni.
Vi ringrazio per i miei sogni,
Nebbie bianche
Sulle colline,
Vecchi stanchi
seduti lunghi i muri -
Vi sono grato per i miei sogni.
Vi ringrazio per i miei sogni,
Gli uccelli che volavano via da me
in notti d’autunno,
Le mute, svanite canzoni
di soldati martiri sacrificati -
Vi sono grato per i miei sogni.
Vi ringrazio per i miei sogni,
I miei fiori annaffiati
In un giardino irreale,
Le donne che amo
Sulle ginocchia degli altri -
Vi sono grato per i miei sogni.
Due poesie di Vahakn Garents
2007-04-06 11:08:56|di lorenzo carlucci
può darsi... come può darsi che il commento precedente l’abbia scritto un quadrupede. pare un’abbaiata.
lorenzo