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E’ Natale: il Corsera fa poesia!

satisfiction.me @ P.A.Z. (Poetry Autonome Zone)

Articolo postato venerdì 30 dicembre 2011
da Lello Voce

E’ proprio vero che le strade che menano all’Inferno sono lastricate di buone intenzioni. Sicuramente erano buone le intenzioni del Corsera nel lanciare una nuova collana di libri di poesia che si possono acquistare in edicola, insieme al quotidiano.
E’ Natale e a Natale siamo tutti più buoni, tanto buoni da arrivare alla follia di pubblicare dei versi.
Noi tutti piccoli, insignificanti poeti e lettori di poesia di questo impoeticissimo mondo multinazionale, siam grati del filantropico pensiero.
Niente da dire, peraltro, sulla scelta dei primi titoli, a cura di Nicola Crocetti, tutto nella norma: si va dagli ottimi Pessoa e Kavafis, o Szymborska, ai pessimi e noiosi (ma proprio perciò amatissimi) Neruda e Merini.
Niente da dire neanche sull’idea del libro di poesia gadget: va bene così, oggi l’editoria è anche questo. Magari a me non piace, magari preferirei che i quotidiani facessero i quotidiani (e non gli editori) e che gli editori facessero gli editori (e non i quotidiani, pubblicando cose che durano poco più dell’edizione giornaliera del Corsera). Ma tant’è, non mette neanche conto parlarne.
Quello che mi ha impressionato è altro: è l’apparato comunicativo e para-critico-pubblicitario messo su per lanciare l’iniziativa di Via Solferino.
A dire il loro profondissimo amore per la poesia sono stati chiamati in tanti sul sito web del quotidiano e qui la faccenda si fa intricata, perché costoro, probabilmente preoccupati di svolger bene il loro compito (quello di intellettuali chiamati lì a convincere qualcuno, il lettore medio e mediocremente alfabetizzato, che leggere poesia è cosa buona e giusta, compito, com’è noto, improbo e proibitivo), inanellano una tale serie di spropositi e luoghi comuni al proposito da restarne impressionati.

Continua qui...
[ma se hai voglia commenta qua sotto ;-) ]

11 commenti a questo articolo

E’ Natale: il Corsera fa poesia!
2012-01-20 02:33:52|di Christian

Questa, Lello, la mia risposta definitiva:-)
http://christiansinicco.wordpress.c...


E’ Natale: il Corsera fa poesia!
2012-01-14 13:21:11|di Alessandro Ghignoli

il poeta cerca i soldi per pagarsi l’affitto


E’ Natale: il Corsera fa poesia!
2012-01-05 08:57:41|di Christian Sinicco

"Amanti, a voi, appagati l’uno dell’altro,io chiedo di noi. Vi afferrate. Ne avete la prova? [...] Ma chi per questo oserebbe affermare di essere?"

si potrebbe Enrico "essere" più leggeri, non ciechi, e meno scemi?


E’ Natale: il Corsera fa poesia!
2012-01-04 18:16:05|di enrico de lea

Diciamo pure che "il poeta non cerca seguaci, cerca amanti".


E’ Natale: il Corsera fa poesia!
2012-01-03 12:00:13|di Christian Sinicco

Caro Lello, tu hai creato grazie al blog un osservatorio, e quindi grazie alla mia modesta esperienza, starò al punto, ma non si può parlare delle frasi di Galaverni, senza dire che più o meno frasi simili andarono in onda qualche anno fa su un canale sky, dove invitarono Cortelessa, cioè che il mestiere del critico non è più quello di giudicare, e mi scuserà Cortellessa se non riesco a trovare il link di quel post andato anche su Nazione Indiana. Non si può non osservare che operazioni simili non siano già state preparato su Poesia, il cui editore è Crocetti, no? E che questa sul Corriere, non sia poi tanto diversa, parlo della publicizzazione... il cui curatore è? Che alcune dei critici a volte ritornano, forse Piccini?

Vedi, io sono d’accordo con te, ma la partita è più ampia: come non si fa a ricordare che frasi simili, sempre qualche anno fa, mentre credo fosse curatore di Scheiwiller, furono pronunciate da Berardinelli ad una tavola rotonda a Venezia... qualcosa che forse suonava come un non ci sono più poeti in Italia. Il passo è breve, da queste posizioni, al completo disimpegno della critica, che invece di studiare sistematicamente le opere e gli innumerevoli autori, seguono solo chi fa loro comodo, o si trovano in cortocircuito nel proprio apparato, e i segni della malattia non li abbiamo notati oggi, ma qualche anno fa. E di sicuro, molti, hanno guardato da un’altra parte, non hanno voluto commentare, prendere posizione, fare massa critica.

A parte il punto sopracitato della pubblicità, che è irrilevante, come la grandezza dell’operazione; a parte la qualità dei curatori dei libri, che è ineccepibile; i segmenti di comunicazione critica riflettono alcuni modus operandi che abbiamo già osservato. Io faccio banalmente degli 1 + 1, o mi limito ad osservare che le forme A = A, anche se questa volta A è moltiplicata per 100.

Se ben osservi siamo passati da una fase in cui volevano tutti giudicare - vedi tutte quelle operazioni antologiche che meditavano di essere la verità sulla poesia italiana, dal 1999, anche per via dell’ottica generazionale - a una fase in cui più nessuno vuole o si prende la responsabilità di giudicare.

Tutto ciò si è evidenziato bene impegnando la critica a comunicare un risultato, che può essere in questo caso la riflessione a margine di un’operazione editoriale.

Riparto da Cortelessa, per un altro spunto, dato che leggendo La fisica del senso, mi sono accorto della grande poesia e visione anche critica presente nelle prefazioni e negli apparati che precedono la selezione antologica, unita allo scollamento tra le parti dell’antologia come se le premesse di quella critica non interagissero poi con i poeti selezionati. A mio giudizio questo accade con tantissimi altri critici per la mancanza dell’osservatorio, i cui risultati sono peraltro scarsissimi.

Di certo seguendo le dinamiche tra alcuni critici - penso che se proprio ricercassimo esempi sul caso ci ritroveremmo sommersi - ciò che hai appena osservato, e che ho rimarcato, è evidente.

Quindi ci ritroviamo a parlare di una critica senza poesia, poiché non "sistema" le opere, perché osserva più se stessa e i propri apparati comunicativi, che dice bene di uno, due o tre poeti italiani che sarebbero i più grandi in assoluto sulla terra e che non merita leggerne altri, che si presta a operazioni commerciali (che è lecito) senza saper fare il proprio lavoro. Unisci questo all’ulteriore riflesso dovuto anche allo sfascio dell’università, che ha distrutto la carriera di tanti giovani critici, e hai compreso parte delle dinamiche dell’ambientino.

Su Magris: mi pare che il risultato sia un po’ confuso.


E’ Natale: il Corsera fa poesia!
2012-01-03 08:28:32|

Christian

io sono amico di Luigi e tuo, Nove non lo sento da anni, e ciò vale anche per quando fu pubblicata la benedetta Maria che tanto ti sta a Quore (come sai a me sta a Quore un’altra Maria).
Non è mio uso nascondermi e come vedi ti sto rispondendo, ma stiamo al punto please, questo è un post sul Corsera, non su Nove.
Tu fanne uno su Nove e io intervengo, promesso. Ma qua si parla d’altro... Su Gasmann vele quello che ho scritto.
Ognuno è libero di pensarla come crede..
Un abbraccio


E’ Natale: il Corsera fa poesia!
2012-01-02 22:54:04|di Christian

Lello, l’impostazione è la stessa, non è la pubblicità in tv che mi fa pensare - il pezzo di Gassman non è certo geniale, ma nemmeno indecente... la poesia cerca amanti: non credo sia la sua finalità, ma di sicuro ne abbiamo amata molta, non credi? A me di Nove, come sai, non interessa; so bene che siete amici, quindi non credo che tu abbia trascurato la polemica, ma credo che o sbagli a non essertene occupato o hai letto tutto e ti stai nascondendo e in ogni caso è un atteggiamento sbagliato. Certo è che se i problemi sono gli stessi, cioè l’italietta è questa, non ci si può nascondere e non ci si dovrebbe nascondere.


E’ Natale: il Corsera fa poesia!
2012-01-02 20:02:41|di Lello Voce

Caro Christian,

io ho semplicemente letto tutto l’apparato messo su e sono rimasto basito dalla serie di deliri messi in campo. Tutto qua... Sul marketing, ecc, dico nel pezzo ciò che penso.
Per quanto riguarda Magris, quando ho scritto il suo pezzo non era ancora su...
Per Nove: Maria è un libro di poesia assai strano, certamenteimbarazzante per la tematica, ma Nove ha scritto di peggio e di meglio. Io ne ho scritto solo nei commenti su NI, se ricordo bene, ma corregimi se sbaglio. Ma non ricordo che ci fosse stato un dispiegamento di mezzi tanto grande e ridicolo. Piccini delira usualmente, ma altre cose che cito sono davvero impagabili, come Picca, ecc...
Il Corsera pubblichi pure tutto quanto è già stato pubblicato, non è questo il problema, ma perchè infiocchettarlo di stupidaggini?
Tutto qua, altro che Re Lear, questa è Italietta, credimi...


E’ Natale: il Corsera fa poesia!
2012-01-02 18:46:04|di Christian Sinicco

Per correttezza metto anche il link Lello: http://www.corriere.it/cultura/even... e anche all’articolo preparato da Magris http://www.corriere.it/cultura/even... che non hai commentato, e che si è prestato all’operazione.

La prima cosa che ti dico è che sono stupido dal fatto che prendi posizione contro dei critici - non mi pare che l’intento sia di andare contro l’operazione, dato che sicuramente i curatori sono delle persone espertissime, come ad esempio Paolo Collo, che cura Pessoa. Mi pare che l’intento non sia esattamente contro l’operazione distribuzione libri di poesia, semmai nei confronti di una critica che si banalizza per il commercio, marketing...? Non è certo la prima volta che prendi una posizione così netta, ma di certo altre volte non l’hai fatto, come ad esempio per la pubblicizzazione di Maria di Nove, dove (lì c’erano Piccini e Cortellessa) la creazione dell’ "orizzonte culturale" era premessa per il lancio di un libro. Non occorre che ti ricordo questi fatti, ma ti ricordo che non hai preso posizione (non nei confronti del libro di Nove - per me mediocre, quasi imbarazzante -, che può piacere o non piacere, ma nei confronti dell’operazione stessa e delle parole usate).

Con molta sincerità, che sai mi contraddistingue, ti dico che il problema c’era e c’è, nei termini di una critica che non sa più cosa è bello o come si giudica, che quindi deve inventarsi una serie di elucubrazioni - tra cui gli arzigogoli magrissiani, proprio geometrici, come pare vorrebbe Flaubert,...

"The bow is bent and drawn, make from the shaft" disse Kent a Lear... e mi inchino al re!


E’ Natale: il Corsera fa poesia!
2011-12-30 21:37:07|di Fiorella D’Errico

Oops, scusate i refusi :(


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