Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.

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E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...

oppure quella di... e se fosse di?...di...o...

120 commenti a questo articolo

E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-08-12 19:15:53|di lorenzo pontiggia

LA BUONA TERRA di PEARL S. BUCK
(1892-1973)

Scrittrice che recupera il valore della donna in una società maschilista!
Romanzo scorrevole che racconta l’odissea d’una famiglia, dove l’ultimo può diventare il primo!

- Dai tempi in cui era bambino sulle ginocchia della madre, mai alcuno aveva visto il suo corpo... Oggi tuttavia qualcuno gli avrebbe posato sopra gli occhi, e Wang Lung voleva a tutti i costi essere pulito... l’acqua che usò costava fatica, ma era per la sua donna, che non conosceva! Gridò al padre: ...< ...dopo il bagno, userò l’acqua per il campo, in modo che non vada perduta>-

- ...
< Aspetto la donna, Grande Signora.>
<...sei venuto per O-lan. La schiava. Mi ricordo che la promettemmo come sposa a un contadino. Sei tu quel contadino?>
< Sono io > rispose Wang Lung.-

O-lan mancava di bellezza, ma si dimostrava capace, intelligente, un tuttofare da far girare la giostra al meglio.

Allo spuntar dell’alba, sentendosi felice pensò: .
- O-lan, ebbe l’ordine che al mattino al padre gli fosse portata una ciotola d’acqua calda senza foglioline di tè, per non sentirlo brontolare che si spendeva...
La porta si aprì ed ella entro con il suo passo silenzioso, reggendo fra le mani una ciotola d’acqua fumante, che egli accolse seduto sul letto. Sull’acqua della ciotola galleggiavano alcune foglioline di tè.
Sorpreso egli guardò la donna, che, spaventata, disse subito: < Al vecchio non ne ho servito... ho fatto come tu avevi ordinato...ma a te...>.
-

- < Li odio tutti, gli uomini – tutti ad eccezione di voi. Anche mio padre, ho odiato, perché mi ha venduta. Degli uomini non ho udito che male; perciò non posso che odiarli>.-

- 
< State tranquillo, padre, state tranquillo. La terra non sarà venduta.>
Guardandosi in viso sorrisero...-

Il libro valorizza l’impegno della donna in famiglia...
Consigliabile a tutti...
Lorenzo Pontiggia


E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-08-11 15:58:18|di lorenzo pontiggia

IL LUPO DELLA STEPPA di HERMANN HESSE

Nel libro c’è lo scrittore che non trova la pace umana, la conoscenza di se stesso da continuare a rimescolare le stesse carte del quotidiano, nella dicotomia dell’amare e odiare nel disprezzo di se stesso non trovando pace se non pensando al suicidio...-

- ...chi concentra la vita nel pensiero può fare molta strada, è vero, ma ha scambiato la terra con l’acqua e a un certo momento affogherà.-

- Non so come mai, ma io, lupo della steppa senza patria e solitario odiatore del mondo piccolo-borghese, io abito sempre in vere case borghesi...-
- Quello che noi cerchiamo di raggiungere nella nostra pazzia è forse stato sempre un fantasma?-
- Ma raggiunta la libertà Arrigo s’accorse d’un tratto che la sua libertà era morte, che egli era solo, che il mondo lo lasciava paurosamente in pace...-
- Perciò il borghese ha sostituito al potere la maggioranza, alla violenza la legge, alla responsabilità la votazione.-
- Due terzi dei miei concittadini leggono questa razza di giornali, leggono mattino e sera queste parole, vengono lavorati ogni giorno, esortati, aizzati, resi cattivi e malcontenti, e la fine di tutto ciò sarà di nuovo la guerra... più orrenda di quella passata!-

- … l’umano sciame, in cupidigia e noia,
un lezzo afoso e fracido vapora
e , spirando il suo ardore e la sua foia,
sé stesso inghiotte e rece e ridivora,
e cova guerre ed arti, e d’illusioni...-

- Poiché una madre mi ha partorito, sono colpevole, sono condannato a vivere, obbligato ad appartenere a uno Stato, a fare il soldato,a uccidere, a pagare le tasse non solo per gli armamenti.-

- Comprendevo tutto, capivo Pablo, capivo Mozart, udivo dentro di me la sua risata paurosa, sapevo d’aver in tasca le centomila figure del gioco della vita...-

- « Tutti sanno per esperienza che è facile innamorarsi, mentre amare veramente è bello ma difficile. Come tutti i veri valori, l’amore non si può acquistare. Il piacere si può acquistare, l’amore no. »-

Romanzo di non facile lettura sulla scia di Nietzsche, Schopenhauer, da leggere con maturità...non per tutti...
La politica è quella borghese che gli sta stretta... e ci son troppo pochi momenti lirici...

Pontiggia Lorenzo
il Poeta marylory


E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-08-09 16:34:39|di lorenzo pontiggia

LA VAGABONDA di Colette
Romanzo -aggiungo bellissimo...-
(Traduzione di Carola Prosperi)

- Chi busserà alla porta del mio camerino... Lui che mi solleva quando affondo, e mi scuote, come un cane salvatore che, ogni volta, mi trafigge la pelle con i denti... Aspetterò che anche il resto del viso si sciolga in lacrime di fango.-

- Scrivere vuol dire lunga meditazione davanti al foglio bianco... mordicchiando la parola imperfetta... Versare rabbiosamente sul foglio tentatore tutta la sincerità in sé... gioco pericoloso e ingannevole...-

- E anche questa bizzarria, di sentirmi isolata, come: Brunilde disingannata, non teme più Sigfrido-

- Una lieve nebbia rosa filtra il sole, un sole appannato che si lascia baciare e dai prati sale un incenso tremolante e argentato che olezza di fungo.-

- No, no, di vero non c’è che la danza, la luce, la libertà, la musica... Di vero non c’è che ritmare il proprio pensiero e tradurlo in bei gesti.... Nei giorni di gaiezza, di allegria fisica, esclamo: “Per sempre”, sentendomi così candida, amputata di ciò che faceva di me una donna come le altre...-

- Quando so che non mi vede, l’osservo... la presenza di questo giovanotto in casa mia è assurda
come quella di un pianoforte in cucina... Egli non è qui, è lontano mille miglia! Ad ogni istante, voglio alzarmi e dirgli: “Perché siete qui? Andatevene!”
- Hamond: < Non amerete più nessuno?>
Mio Dio, forse è vero. E sarebbe più triste di ogni altra cosa... Quand’ero piccola, mi dicevano: “Lo sforzo porta con sé la ricompensa” ed io aspettavo davvero...-

- Non c’è quasi più spazio, quasi più aria tra i nostri due visi, e respiro bruscamente, come se stessi per annegare... Mi difendo, poiché egli mi assalta nel peggiore e migliori dei modi, mordendo un poco, baciando molto, con quell’aria affannata che mi fa alquanto paura... < Povero caro...non essere cattivo, non essere triste! Sì ti amo, ti amo, oh, ti amo... ma non voglio dirtelo....>
Tu lo sai : ché nelle tue mani si rifugiano le mie, accartocciate come due foglie sotto il gelo! Tu mi manchi, mio amato calore, mi manchi come il sole.
Mio amante diletto, ho bisogno che il tuo disordine risponda a quello di questa primavera che ha schiantato la terra e si strugge per la sua stessa fretta!...
Max, per tè, io Vagabonda, sarò sempre la più bella!-

Alla fine del romanzo: stupendo, scorrevole, consigliabile a tutti e che: la Verità non fa male è il male che fa male...

Lorenzo Pontiggia
il Poeta marylory


E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-08-07 12:09:20|di lorenzo pontiggia

IL PUROSANGUE di D.H. LAWRENCE

- Ben presto, tacitamente, il suo matrimonio divenne senza sesso...-

- Lu, si era invaghito di St. Mawr. Era adorabile colore rosso d’oro, e un invisibile fuoco oscuro sembrava emanasse da lui...-
- Ed era stupita di sentire il calore della sua vitalità penetrare in lei... gli occhi la fissavano con diabolica espressione di domanda. Esso drizzava le orecchie come pugnali sulle pure linee... in tutto il suo corpo rosso... splendido demonio che le toccava di adorare... imponeva un destino al suo cuore... né poteva comprendere.-
- ...tirava indietro le orecchie, mostrava i denti e sporgeva i grandi occhi pieni di demoniaco caos.-

- Ma io non voglio dell’intimità, mamma. Sono così stanca di tutte le intimità. Amo St. Mawr perché non è intimo... Da dove gli viene tanta vita? Questo è il mistero.-
- E sai, mamma, gli uomini smettono di pensare veramente quando è morto in loro l’ultimo avanzo dell’’animale selvaggio.-
- Sai figlia, sono giunta alla conclusione che quasi nessuno al mondo vive veramente.-

- Meravigliosa bellezza e fascino delle selvaggie cose naturali! L’orrore della vita innaturale dell’uomo e della sua ammonticchiata civiltà!
I pesci volanti irruppero dal mare in nuvole di argentea e trasparente velocità.-

- Come un gioiello tra le pietre, una perla data ai porci, forse. Ma quei porci non erano sciocchi.-
- E mi darò alle presenze invisibili. Servirò le presenze invisibili... Come le antiche vestali...-

- I fiumi di fuoco che all’improvviso irruppero dal cielo ed esplosero vicino come se tutta la terra fosse scoppiata la spaventarono fino all’intimo, con certezza cinica, essa apprese ” che non vera un Dio misericordioso nei cieli”.-

- Io non odio gli uomini perché sono uomini, come fanno le monache.
Mi ripugnano perché non sono abbastanza uomini... Mai più vita in comune...-

Lawrence presenta le contradditorie peripezie romanzate senza cadere nel banale...
Bellissime le descrittive istantanee su St. Mawr e i dialoghi tra mistress Witt e Lu...
Lettura consigliabile...

Lorenzo Pontiggia


E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-08-03 11:29:18|di lorenzo pontiggia

LAMPO

Il sole, luce di pensiero, notte di vita, ombraviva...
Sogna il piacere mentre vivi lontana dal tedioso abisso...

L’amata verità lampo in una notte stellata...
Gloriarsi nell’oceanica corteccia inimicato con sé!

Alma libera stanca dell’usuale candeliere...
Farfugliare nell’ordine del combaciarsi in eclissi...

Sorseggiare il tè a go go. Luce sole di pensiero...
Essere se stessi, metà di uno, fine senza fine,

arrivo, avvento, storia di domani...
AMORE


E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-07-22 16:08:33|di lorenzo pontiggia

LUCE D’AGOSTO di William Faulkner

- Arrivo dall’Alabama, terra di schiavi...
In mano una galletta dimezzata con paura o allarme, e l’immemoriale terra implacabile entro di sé.-

- Quello con le uniformi e le bandiere, e quello senza uniformi e senza bandiere; né l’uno e né l’altro era servito a nulla....
Raccontare, una pura esigenza, imperiosa e insaziabile necessità degli amanti di esprimersi...
E dentro quasi si vedeva la mente sconvolta, sbattere senza tregua di qua di là, affannata, terrorizzata cercando le parole che la voce, la lingua fossero in grado di pronunciare; e in quella raffica nera l’uomo parve alzarsi ad aleggiare per sempre in memoria.-

- Muore il giorno in un splendore di rame e il mondo sta sospeso in una verde aria di trapasso,
come luce di una chiesa dalle vetrate a colori: “Forse hanno avuto ragione di mettere l’amore nei libri”.
Con tranquillità pensando che certo il paradiso doveva aver un po’ di colore e la forma di quel villaggio, quella collina, quella casa in cui il credente può dire: sono a casa mia.-

Un libro maccheronico, Elio Vittorini, schiavo della traduzione...
Romanzo da snellire e reimpostare...
Poco consigliabile...

Pontiggia Lorenzo
il Poeta marylory


E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-07-21 19:33:10|

L’AMANTE DELL’ORSA MAGGIORE di SERGIUSZ PIASECKI

Un romanzo sul contrabbando al confine polacco/russo, 1925/29
Lo scritto è nudo e crudo con un pizzico di poesia, d’incantare il lettore d’andare all’ultima pagina...

Nella fiabesca caleidoscopica natura del vivere e morire i contrabbandieri vivevano da RE, su foglie d’oro, svuotando bottiglie di vodka, attorniati da musicanti e ragazze da riconoscere l’amore e l’odio...

- Alzati; presto! Vieni a mangiare! Il sole fa già sudare l’erba!-
- Tanto meglio! Se tutti fossero troppo intelligenti diventerebbero matti.-
- L’autunno: l’oro pende dagli alberi, formicola nell’aria, striscia sotto i piedi. Intorno c’è un mare d’oro...-
- Andavo pensieroso fissando le sette meravigliose stelle dell’Orsa e dando loro, non so perché , nomi di donne.-
- E non dimenticare l’undicesimo comandamento: “Non desiderare inutilmente le donne”.-

- ...il vento aumentò cosicché sembrava che fossimo in un immenso mare di neve che rotolasse le sue bianche onde sopra di noi.-

- O madre mia, la vita è un girotondo
perché, dimmi perché m’hai messo al mondo...-

- La notte si alzava dietro al bosco e si fermava sopra la terra, enorme e scura... e poi, invisibile, nascosta nelle tenebre sghignazzò a lungo vittoriosamente.-
- ... un desiderio di spazio, di foreste, di libertà, di strade difficili e pericolose, dove brilla il “sole zingaro”, e regnano le stelle dell’Orsa Maggiore.

- Com’è strano l’animo umano! Si stanca della pace e della sicurezza, ma quando le abbandona comincia a sentirne nostalgia...-

- La notte cadde sulla foresta in un velo di lutto..., amavo la notte, la fedele mia amante...
A sinistra echeggiò un colpo di carabina...
A nord-ovest splendeva meravigliosa l’Orsa Maggiore.-

- L’autore: -...io mi sento ardere quando scrivo. Ma con la scienza che acquisterò, farò il possibile per fabbricarmi delle redini con cui frenare il mio slancio superfluo...-

Tutti teatranti, dovunque, si finge, si recita la parte di una farsa o commedia in casa o fuori, ma sempre nel teatro della vita...

Il libro affascina il lettore per la vita errabonda dei contrabbandieri e per il loro sopravvivere...

Lorenzo Pontiggia
il Poeta marylory


E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-07-19 09:51:55|di lorenzo pontiggia

IL GRANDE GATSBY di F. SCOTT FITZGERALD

Una faccia dell’America gaudente prima del crollo in borsa nel 1929.
Storia d’Amore: l’uomo che AMA, ha una marcia in più per conquistare il suo gioiello...
Se hai voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti son nati con la camicia...

- Evitare i giudizi è fonte di speranza infinita. La condotta può fondarsi sulla roccia salda o sulle paludi malfide...-
- ...arrivavo da una regione di ampie praterie e alberi incoraggianti, col sole esplosioni di foglie...-
- ...con l’espandersi di lei la stanza si fece sempre più piccola, finché parve che la donna girasse su un perno rumoroso e scricchiolante nell’aria piena di fumo.-
- La luna era salita più in alto, e nello stretto fluttuava un triangolo di scaglie d’argento, lievemente tremolanti sotto lo sgocciolio rigido e metallico dei banjo sul prato.-
- Le frasi stesse erano così lise... d’evocare un fantoccio che perdeva segatura da ogni poro mentre inseguiva una tigre nel Bois de Boulogne.-
- All’ora grigia del tè c’erano sempre sale pulsanti senza posa di questa lieve, dolce febbre, mentre visi freschi venivano trascinati qua e là per la stanza come petali di rosa, sospinti dai suoni melanconici.-

- ...Tom e Daisy: sfracellavano cose e persone e poi si ritiravano nel loro denaro...
Gatsby credeva nella luce verde... è sfuggita non importa: domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia...
Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.-

Un libro veloce, un buon esercizio alla lettura, consigliabile...

Lorenzo Pontiggia
il Poeta marylory


E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-07-15 20:18:40|di lorenzo pontiggia

“UNA VECCHIA AMICIZIA TRONCATA” - GOGOL

- Del resto, nonostante qualche diversità, tanto Ivan Ivanovic quanto Ivan Nikiforovic sono due bravissime persone.-

In paese si diceva di loro: - Un esempio, due amici come si deve, persone rispettose che si vogliono bene, e dove va l’uno tira dietro l’altro...-

Ma un giorno capita che uno chiede all’altro il fucile che non usava, gli propone uno scambio, aumenta l’offerta, e l’amico lo chiama paperone.
Succede di tutto, da ridere...

La morale è piacevole, insegna ad usar il Buonsenso...

Il racconto è allegato al libro “Taras Bul’ba” ed è una lettura consigliabile.

Lorenzo Pontiggia


E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-07-08 07:41:46|

ESIODO: TEOGONIA

La Nascita degli Dei Esiodo (VIII-VII a. C.).

Nei poemi omerici si riporta il mondo divino, rispecchiando la cultura e la gerarchia del mondo umano che ancor oggi vive...

Esiodo, è il primo scrittore greco sulla cui vita si hanno notizie certe ed è fonte autorevole per quanto riguarda l’origine degli dei. Nell’Olimpo greco vivevano dei, semidei ed eroi. Il Padre riconosciuto, era Zeus (Giove).

Esiodo nell’essere pastore per sventura, alle pendici del monte Elicona, alla cui vetta risiede l’Olimpo, usando la Riflente (Riflessione-mente), dà il là alla Teogonia, alla creazione degli Dei e alle nove Muse, tramandandoci la nascita di Mnemosine, Dea della memoria, figlia di Cielo e Terra e Zeus che giacque per nove notti = nove Muse!

Le Muse, dee delle Arti e delle Scienze, figlie della Memoria, sono voce dell’istruzione e dell’autorità, e allietano il vivere:

Clio - Colei che dà celebrità!-

Euterpe – Dea della musica!-

Talia - Dea della Commedia e della Satira!-

Melpomene - Cantante e regina della Tragedia!-

Tersicore - Colei che ammalia con la danza al suono della lira!-

Erato – Dea dei desideri, Mimica, Poesia Mèlica = erotismo lirico nel canto!-

Polinnia – Canto corale di inni lirici!-

Urania – Dea della volta celeste, Astronomia e Matematica!-

Calliope – Dea dalla bella voce, Comunicazione, Verità, Etica e Poesia Epica!

Esiodo persiste sulla loro presenza essenziale per la cultura orale, per insegnare canti e raccontare miti...
Il poeta non pensa d’essere autore creativo, ma esecutore di ciò che riceve in Riflente (Riflessione-mente)!

L’Arte delle Muse è prestazioni di buon livello o performance con sane ambizioni, e desiderio al progresso Sociale (Poesia) come nella Teogonia, storia o mytos.
In Esiodo la funzione del poeta non è soltanto culturale, ma politica!

La più illustre Musa è Calliope, dea della comunicazione, possiede una bella voce e vive a stretto contatto con le autorità politiche, sa presentare leggi, sentenze, discorsi significativi autorevoli, e perorare cause Etiche con saggezza di Verità d’essere ricordate...

La Poesia è il filo della Storia in Riflente con le Muse che fan dolce il vivere...

La bellezza dell’ambiente, il canto delle fronde, la frescura del dolce torrente Ippocrene donano al Poeta l’estro del comporre, guidato dalle Esperidi (Muse) in meravigliose soavi melodie, e danze spazianti nella bruma in voci d’oro per celebrare l’elegia di Zeus e Era...
Dal connubio nasce Atena, patrona di artisti e artigiani (I cittadini dell’Attica chiamarono la loro Città, ATENE).
Artemide, Dea della caccia, dei boschi, della fertilità per l’aiuto alla madre al parto di Apollo...
Apollo dio delle arti, medicina, musica e profezia...
Poseidone, dio della terra e del mare (Nettuno).
Temi o Themis, generò le stagioni (chiamate Ore)... e madre di Prometeo.
Afrodite (Venere), dea dell’amore, della bellezza, sessualità, lussuria e dei giardini.
Aurora, Gaia, Oceano, Sole, Luna ecc. sempre immortali...

Nell’Olimpo c’è la bella dimora di Grazia e Desiderio, durante le feste cantano
i nomous e i saggi ethea degli immortali, e tutt’attorno risuona la terra ricca in inni di vita al padre Zeus regnante in cielo, signore del tuono fiammeggiante che vinse il padre Chronos e divise ogni cosa fra gli immortali...

Calliope vive tra i re nutriti da Zeus, e la gente guarda alla giustizia (themistas) che venga amministrata in presenza della Dea...
Gli aedi, cantori con cetra, sono amati dalle Muse perché san far scorrere miele dalle bocche portando reverenza, AMORE, da far scordar dolori e lutti...

A Esiodo, mentre pasceva gli armenti sotto il divino Elicona, si presentarono le Esperidi con uno scettro d’alloro fiorito, perché cantasse di esse, dei beati e dei viventi...

Siam figlie dell’Amore
danziam cantiam
al melo d’oro…

Il sornione, l’arrotolato
con le cento facce
a guardia sta...

Arrivano gli Argonauti,
nello scompiglio,
il serpe se ne va…

Le Grazie
in girotondo
salvano la mela…

Esiodo da buon pastore alle insigni azioni del Padre Zeus fa declamar le Muse, esse divinamente cantano le gesta, d’accalorare la cima dell’Olimpo nevoso, dimora degli immortali.
Ride la casa del padre ricordando la venerata stirpe che Gaia e Urano generarono...
Le Muse, danzano, amano i citaristi cantori che danno sollievo e gloria agli uomini e ai beati signori dell’Olimpo, nel far scordar lutti e dolori e AMAR la vita... Terminano con l’inno all’egida di Zeus e del figlio Apollo...

Grazie alla ricerca di Verità di Esiodo, Socrate e Gesù, la cultura occidentale possiede il germe dell’AMORE!

Pontiggia Lorenzo
il Poeta marylory


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