Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Risposta semplice alla complessa domanda di Patrizia Bianchi:
E se domani io non potessi rivedere te?
Mettiamo il caso che ti sentissi stanco di me
Quello che basta all’altra gente
Non mi darà nemmeno l’ombra della perduta felicità
E se domani e sottolineo se
All’improvviso perdessi te
Avrei perduto il mondo intero, non solo te....
120 commenti a questo articolo
E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-06-06 09:24:40|di lorenzo pontiggia
La Poesia non ha confini
Luce di vita,
carisma,
AMORE al Prossimo,
dialogo filosofico
nell’essere se stesso!
Alacrità d’intuizione,
Saggezza senza confini,
nasce la Poesia:
in cielo in terra!
E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-05-31 17:27:45|
Vergogna, vergogna,
ancora vergogna... chi ha preso il potere in questi ultimi trenta/quarant’anni, ha riesumato furbescamente la demoplutocrazia o plutodemocrazia facendo fesso il popolo che tira il carretto!
L’apice si è evidenziata con l’esplosione del nodo Natali.
La ragnatela del malaffare subito si è ricostituita con maggior accortezza, da parte di voltagabbana e di politicanti improvvisati in cerca di un redditizio lavoro, illudendo con astute promesse di cambiamento gli elettori italiani, prospettando una fantomatica seconda repubblica, ma i vizi della casta danno una rendita a ragnatela e tutti si spartiscono la torta, non preocupandosi perché l’italiano non ha memoria elefantiaca, ed è facile illuderlo, dando colpa alle situazioni di contingenza... Ma lo sperpero continua ancor di più e ci dicono di tirar la cinghia, invece loro se l’allargano!
Vige la finanza allegra al suono della tarantella nello stampare soldi (non essendoci più bisogno d’aver la contropartita in oro). Così il debito pubblico sale per gli italiani, ma non per la casta che comanda!
L’Italia è il paese dei balocchi ad ogni crocicchio c’è la volpe e il gatto! La Democrazia, nata dal sangue versato da tutti gli Italiani nel 1946, fatta sbocciare da De Gasperi via via è svanita!
Consiglio la lettura del libro “La CASTA” di Stella e Rizzo...
Nel 1954 da scout, pieno d’entusiasmo ero addetto al banchetto per raccogliere le firme per l’Europa Unita...
Nei primi anni sessanta in quel di Erba, dopo aver riorganizzato la Casa della Gioventù (Oratorio), per essere utile al Prossimo e non servo del potere, creai il D.I.E. Democrazia Indipendente Erbese/ Democrazia Indipendente Europea/ Democrazia Internazionale Evoluzionista. Eletto in Consiglio Comunale all’età di 23 anni, da solo pur bersagliato da tutti, ma nella fede dell’uomo Gesù ho fatto miracoli, riuscendo a far risparmiare vari miliardi di lire, nel fare opposizione costruttiva da riuscire a non far passare delle opere che la giunta presentava!
Ricordo che, dal bilancio Comunale, alla voce spesa per sgombero strade dalle neve, se verso la fine di Gennaio la manna non s’era vista, in cuore pregavo che non nevicasse, affinché quei soldi fossero spesi per bisognosi.
E nel secondo mandato di consigliere, la giunta, pensò di coniare una medaglia d’argento e donarcela... Presi la parola per dire che mi ero proposto alla cittadinanza per essere oculato nello spendere, quindi, il mio fare politica era come far dello sport, nel dare il meglio solo per vocazione, non per pecunia! Aggiunsi che sarebbe stato un piacere ricevere la medaglia, se ogni consigliere l’avesse pagata di sua tasca... Le coniarono, le spartirono ogni cinque anni, ma nella mia bacheca c’è la Riflente, che irradia luce!
Quando i consiglieri comunali presero i primi soldi per i gettoni di presenza, dissi al segretario di versari i miei agli enti bisognosi come N.N., affinché non si potesse dire che lo facevo per carità pelosa.
Da 24 anni abito ad Albese, andrò a votare la lista comunale, la meno peggio, ma rifiuterò le altre due schede, chiedendo se è possibile che sia messo a verbale, per non essere correo!
Lorenzo Pontiggia
il Poeta marylory .
E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-05-10 17:25:58|
Dal Corsera blog
Leggere e scrivere
di Paolo Di Stefano
Tutto ciò che riguarda il leggere e lo scrivere: libri di cui si parla e libri di cui non si parla ma si dovrebbe parlare, temi, spunti, autori, tendenze, casi, provocazioni, su cui vale la pena di discutere.
Vai alla rubrica Leggere e scrivere
lorenzo PontiggiaDomenica, 10 Maggio 2009
Voglio conoscere le tue doti di scrittore,
e imparare nuove tecniche poetiche perchè voglio scrivere un libro di poesie e diventare una brava scrittrice
grazie
fabien
Rispondi:
Ieri pomeriggio, circa trenta persone a Milano in casa di Pino Granata, partecipa Paolo Di Stefano, responsabile del blog Corsera: "Leggere e scrivere".
Ho cominciato presto a scrivere, soprattutto Poesie...
All’età di 23 anni, nel 1964, fui eletto consigliere comunale nella lista che creai del DIE, nella città natia di Erba.
Il capogruppo comunale per la D.C., era il Prof. Camillo Secchi, persona che ricordo per la cristallina onestà e preparazione culturale politica (dopo d’allora ad Erba mancò il faro!), il quale, notava con simpatia i miei interventi di stimolo per un miglior servizio al popolo Erbese.
Venne a sapere che scrivevo poesie e le volle vedere...
Quando le riconsegnò, disse: - Tieni via tutto l’evolversi degli scritti, perché domani varranno!-
Ricordo in terza elementare la Maestra Lucia Oliva, disse di un tema in classe che avrei vinto il premio "Fata Azzurra"...
Questi sono i ricordi che mi han sorretto nel lungo cammino dello scrivere...
Ho pubblicato libri di Poesia spontanea senza preparazione di lettura, cogliendo la poesia dal vivere quotidiano, aggiungendo tanto AMORE, parola usata, sfruttata, ma che pochi conoscono...
Oggi, Internet, volente o nolente mi dà possibilità di farmi conoscere, diciamo in tutto il mondo, però mi chiede sacrifici di leggere molto, molto, e stare attento agli errori grammaticali e di sintassi...
Oggi, son fortunato d’aver conosciuto dopo la morte di mia moglie Mary, dopo circa tre anni, Ivana Raccis, Prof. di lettere che mi stimola a 360 ° e che crede nella mia Poesia...
Quindi cara Fabien, leggere, leggere, leggere e scrivere, filtrando il meglio che puoi dare agli altri con Immanenza di verità...
Cerca in Internet: Il Verbo dell’AMORE
Ciao e tanto AMORE in ciò che fai...
AMORE
E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-05-04 13:57:26|di Roberto Guerra
Eventualmente grazie per l’attenzione:
sul tema ho edito il seguente ebook
La poetica di Internet vedi
http://futurismo2009.myblog.it/arch...
allego link e articolo in merito.
Cordiali saluti. Roberto Guerra da Ferrara.
E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-03-22 19:57:54|di lorenzo pontiggia
Internet
Ciao a tutti,
essendone direttamente interessati abbiamo deciso di lanciare una discussione su uno dei temi caldi del momento: quali regole per Internet?-
Rispondo:
le regole in Internet nascono in coscienza di Riflente (Riflessione-mente), soprattutto nelle scuole, dove buone maestre possono insegnare non solo ad usare il computer...
La Rete delle Reti oggi si configura come una zona franca ove, nel bene e nel male, si può fare e dire praticamente tutto e - se si è un minimo accorti e si dispone degli strumenti adatti - l’impunità è poco meno che garantita.-
Rispondo:
la Libertà d’espressione e l’educazione civica comportamentale è demandata alla scuola almeno dell’obbligo, ma purtroppo per mancanza di etica da parte dei governanti che sfruttano l’ignoranza non è insegnata, così si tira a campare...
La natura intrinseca di Internet ne fa una struttura sovranazionale e la sua regolamentazione richiederebbe un approccio mondiale, forse addirittura un ripensamento del concetto di diritto applicabile agli Stati sovrani.-
Rispondo:
Fallita la globalizzazione per mancanza d’umanità, non vorrei vedere una globa-gattopardo sovranazionale al servizio ancor di più di chi comanda!
Mentre si continua a pensare però la Rete ospita di tutto: meravigliose battaglie democratiche e civili, orizzontalizzazione dei saperi e delle conoscenze, amplificazione del ventaglio delle opportunità individuali, condivisione di valori ed esperienze; dati estremamente positivi ai quali purtroppo si somma un rovescio della medaglia composto da cybercrimes, truffe, adescamenti, diffamazioni, pedopornografia e traffici illeciti di vario genere e natura, il cui contrasto è sempre più difficile.-
Rispondo:
la scuola è un fallimento, la Rete può dare alle nuove generazione ciò che manca alla scuola!
Non si può pretendere che Caino l’assassino, il nostro antenato per non dire padre, iniziatore delle maleguerre s’arrenda!
Ripeto: è la testa di comando che deve dare l’esempio!
Vorremmo raccogliere le vostre opinioni su quelli che ritenete i metodi più corretti per favorire
uno sviluppo armonico della Rete che massimizzi i valori positivi, arginando nel contempo
le distorsioni provocate dalle attività illecite.
Grazie per la partecipazione,
Team Community Rai-
Rispondo:
è da nove anni che navigo in un paradiso d’intrighi, ma d’AMORE e sono solo all’inizio del più bell’amplesso dopo quello della Vita e in futuro del Trapasso, d’essere meravigliosamente felice del Dono d’Internet, datoci dall’Immanenza del MISTERO, tramite la Riflente, il mezzo per creare, cambiare in meglio la società a dimensione Umana, principio della Rivoluzione d’AMORE!
Internet è già controllata da Finanza, Polizia, Carabinieri...
Quindi lasciatela vivere affinché diventi la scuola del domani...
Lorenzo Pontiggia
il Poeta marylory
E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-02-13 09:10:18|di lorenzo pontiggia
Leggere e scrivere
di Paolo Di Stefano
Tutto ciò che riguarda il leggere e lo scrivere: libri di cui si parla e libri di cui non si parla ma si dovrebbe parlare, temi, spunti, autori, tendenze, casi, provocazioni, su cui vale la pena di discutere.
Vai alla rubrica Leggere e scrivere
lorenzo Pontiggia -Giovedì, 12 Febbraio 2009 (Corsera)
Quando i Poeti parlavano a tutti
La Poesia è sintesi
dello scibile umano...
Non ha colori
è se stessa,
illumina il cielo
all’innamorato
di versi d’AMORE...
Scrivere amore
senza AMORE
è di tutti,
l’eccezione non fa testo...
Al Vate
nel dir la Verità
troncan la parola...
Ben accetti i servi
al servizio del potere...
marylory
Lorenzo Pontiggia-
Con AMORE
grazie Amici...
E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-01-30 15:55:37|
Gesù Cristo
Nasce a Nazareth da famiglia laboriosa armonicamente unita nella fede dei Padri, precocemente sviluppa l’intelletto aprendosi al dialogo nel dare un significato alla vita…
A dodici anni in visita alla città di Gerusalemme, lasciò momentaneamente la compagnia dei genitori per dialogare con i saggi del tempio...
Dopo tre giorni fu ritrovato da Giuseppe e Maria nel tempio, in mezzo ai profeti d’allora…
I Dottori consigliarono ai genitori di far studiare il prodigioso giovane, spiegando che sarebbe stato un peccato non far apprendere quelle cognizioni di conoscenza Universale ad una mente così precoce…
Giuseppe, giustamente non era d’accordo, il figlio già abile aiutante nel realizzare i lavori di falegname, sarebbe stato d’aiuto anche per la vecchiaia; la mamma, senza scontrarsi col marito, per il bene del figlio era propensa; il papà, oltre a perdere l’aiuto doveva sostenere il costo dell’apprendimento.
I Saggi dissero di non preoccuparsi per questo, che l’avrebbero mandato ad Alessandria d’Egitto, presso la grande Biblioteca e che mentre studiava lo scibile umano avrebbe dato una mano alla ricostruzione di un’ala bruciata della grande Biblioteca...
Maria, felice, Giuseppe a malincuore accettarono…
Gesù fino a trent’anni, tra studio e lavoro apprese le varie scienze allora conosciute tra cui la filosofia greca, che splendeva per il dialogo democratico dalla scia lasciata da Socrate, che irradiava luce anche tramite la Colonia greca
degli Esseni (vedi le lettere ritrovate) sulla costa del mar Morto.
In piena maturità lasciò Alessandria per ritornare sui passi dell’adolescenza, camminando in carovana ammaliava per le sue avvedutezze i compagni di viaggio, i quali cominciarono a chiamarlo Maestro...
Il vento di voce in voce anticipava i suoi passi e la gente accorreva chiedendogli non solo consigli…
La sua calma, le metafore illuminavano il cammino, la scienza d’Ippocrate creava i miracoli…
Il Popolo d’Israele che aspettava il Messia, pensò che fosse arrivato e cominciò a crederci…
Gesù era a conoscenza di quest’attesa, adoprando la Riflente arrivò a concepire che per il bene del Popolo valeva la pena d’immolarsi!
Si ritirò nel deserto per prepararsi a non deludere se stesso e non deludere le aspettative...
Gesù nella continuità della conoscenza democratica diede l’Identità d’Essere tutti figli di DIO, uguali davanti al Padre (MISTERO).
Gesù alla domanda di Pilato (messa in bocca dai sacerdoti): <…sei accusato d’affermare che sei figlio di DIO?> diede la risposta che gli costò il calvario:
Sì sono figlio di DIO, perché TUTTI son figli del MISTERO!-.
Dal Libro: Quaderno di filosofia politica La Riflessione... Villa Calliope Editore 2007
E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-01-27 12:00:32|di lorenzo pontiggia
27-02- 45: Ricordare
Facile dimenticare,
impera l’ego di Caino...
La pellaccia
è sensibile all’edonismo...
La Riflente
vegeta nel limbo,
l’ago è impazzito,
si premono bottoni
cadono i birilli...
E’ il gioco della bestia
seduto alla tastiera
padrone di nulla
ma col potere carpito
con l’inganno
in nome dell’ignoranza
schiava senza AMORE...
il Poeta
E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-01-20 18:40:40|
Grazie Kea che rappresenti tutti e chi ci legge...
Dono con AMORE la mia ultima Riflessione in Riflente:
La verità si fa strada come risultato della conoscenza dell’habitat,
raggiunto tramite la corteccia cerebrale
della psiche, composta da cellule sensoriali intuitive, atte a
determinare ragionamenti istantanei, stimoli
di energia cosmica che nel cervello producono pensieri variamente
intelligenti finalizzati a cogliere il senso della
vita.
Lo scibile umano esige il contatto diretto dei sensi, usando, ad
esempio, la funzione visiva si proietta lo stimolo
nell’area psico-motoria, da cui nasce l’azione della volontà di
conoscere e memorizzare, a cui si aggiunge
l’intelligenza intuitiva o ragionamento istantaneo analitico
correlato all’immaginazione, facoltà intellettiva
superiore del genere umano, senza la quale non potrebbero nascere le
grandi idee, le scoperte scientifiche,
le produzioni artistiche nei vari campi.
Metaforicamente Caino, per suo interesse personale, allontanando
l’AMORE, la Libertà, la tensione al Vero,
rifiuta l’uso della facoltà intellettiva superiore, in sintesi la
Riflente e pone limiti all’umanità.
Così, finché non si recupererà la Riflente, non si vivrà come esseri
umani non sfruttando appieno tutte le
potenzialità intellettive!
Parte del Libro: La RIFLENTE a breve l’uscita...
Lorenzo Pontiggia
il Poeta marylory
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E SE LA VERA POESIA FOSSE LA POESIA DI...
2009-06-17 20:07:47|di lorenzo pontiggia
Io mi pongo il problema (attorno alla poesia) perchè non capisco per quale ragione il poeta debba essere ammirato stimato o pagato in un certo modo (quando non accade son contento)... io non ho bisogno della poesia, se anche capita è un "accidente della materia" e quindi neanche ci faccio caso. Trovo stupido che la gente s’interroghi sul senso di qualcosa che è molto meno di tutto l’enfasi che ci si mette per descriverla. Libri di poesia, libri sulla poesia... a scuola ti fanno studiare le poesie, mi sembra solo la perversione romantica di un animo triste e depresso.-
Rispondo
Ripeto: la Poesia è sintesi di Filosofia che si realizza in Politica, non politichese...Un grande discorso lo si può sintetizzare: Onestà, Capacità, Buonsenso!
Prendiamo la Poesia “La ginestra” di Leopardi, Poesia ricca di Filosofia e Politica, il tutto nella semplice ginestra che nell’arido terreno sociale rimane attaccata al terreno guardando il cielo con AMORE lottando contro tutti!
Ma per spiegarla c’è bisogno d’insegnanti di vocazione, tipo la ginestra!
Rispondo
La poesia dell’innamorato... fa sognare e pensare d’essere poeta!
La Poesia la s’incarna nel quotidiano, in Riflente il Carisma lo si sparge a piene mani, dando fastidio ai falsi poeti, politici, filosofi che s’affratellano tra di loro per spartire onori e denaro...
Dando del “matto” chi non s’allinea con loro!
La morale: i falsi sono infelici, incontentabili o famelici, pronti a piangere il morto...
I Poeti son sereni e non si lamentano mai, nemmeno in Poesia, da Profeti, sanno mettere a nudo i mali sociali, senza paura d’incorrere in qualche pallottola...
I grandi Poeti con semplicità sanno trasmettere parole scritte anche col sangue...
Rispondo
Tutte le giurie e i premi sono al 99%: -Chiamiamole “persone normali”-
A nessuno frega niente di questo, ma a me da molto fastidio. Il piacere di leggere è qualcosa che non ho mai avuto, fin da piccolo l’ho sempre trovato terribilmente noioso, faticoso, stancante, l’atto in sè lo detestavo. Mi sono avvicinato alla poesia come alla letteratura con l’esaltazione di chi cerca l’oro e di un bimbo sperduto cerca la via, per poi scoprirmi una persona normale... quelle persone normali che ho sempre detestato... come dici tu floyd (che ti ho scoperto maschio), "ignoranza mia"-
Rispondo
Per cominciare a far Poesia, Filosofia, Politica, riandiamo al periodo Presocratico, al motto dell’oracolo di Delfi, conosci te stesso, per Socrate diventa ricerca filosofica.
Quindi coloro che si conoscono, e son pochi, usando la Riflente sono dei Vate di alta aspirazione civile!
I più paradossalmente passano per matti, quando i matti son loro, una moltitudine, perché non usano la Riflente!
Rispondo
I falliti o pseudo artisti è piena l’aria, pur sparlando si sostengono tra di loro nella regola dell’opportunismo da politicanti...
è di non insegnare o spiegare per non aver un concorrente che gli toglie smalto (pur falso) e pane...
Rispondo
Il Poeta maledetto, ebbe come padre un ex sacerdote e all’età di sei anni resto orfano, la mamma sposa un tenente colonnello, ma per la sua rigidità Charles comincia odiarlo...
Mandato in collegio fu espulso per indisciplina, per non aver consegnato un biglietto di un suo compagno, Boudelaire, dimostra già la forte discontinua personalità, di non seguire i canoni tradizionali, ma bohemien d’accompagnarlo nel suo peregrinare...
Il tenore di vita alto che teneva costrinse la madre ad interdire il giovane ed affidare il suo patrimonio ad un notaio.
L’anno dopo tento per la prima volta il suicidio!
I fiori del male, rappresentano il suo calvario, il lasciarsi andare contro corrente, contro la borghesia imperante (periodo di gran movimento culturale, politico e sociale: Marx, Proudhon...), d’arrivare a sposare il male essendo più attraente, accattivante...
Boudelaire, dal 1949 è sfruttato dalla pseudo cultura come figura iconografica dell’intellettuale e poeta...
Rispondo:
chi non vuol capire non riconosce!
Rispondo:
devi sapere che il mio primo libro ha per titolo: “Satana ride” 1971
Rispondo:
la Poesia se è Poesia è un tesoro che va scoperto e centellinato...
Amico, dimostri superficialità per non aver colto nulla dalla grande Poesia “La ginestra”!
Sintesi che valorizza tutta l’opera di Leopardi...
Come si può discutere con uno morto 3 mila anni fa....-
Rispondo:
Platone ha usato per suo interesse i discorsi di Socrate.
Da socratico, cerco di estrapolare i valori del Maestro e farli conoscere, perché le sue lezioni usate in Riflente sono il futuro dell’uomo!
A Platone gli va riconosciuto il merito d’illustrare con i suoi scritti Socrate
Rispondo
Mi sento in toto un Poeta! Di riflesso rompo l’archetipo!
Montale, in una intervista sul Corsera, rubrica: “Lo specchio” nel 53/54, alla stessa domanda rispose: - Sono un travet della poesia!-
I veri Poeti per antonomasia non possono mentire, devono essere se stessi!
Rispondo:
caro amico se non usi la Riflente introspettiva, è ovvio che trovi palloso Leopardi e non cogli quel po’ di positivo di Baudelaire...
Rispondo:
il non capire nasce dal non voler conoscere o andar oltre ciò che la Riflente dona se la si usa, ma prima bisogna recuperarla dall’anamnesi creata da Caino!
La Riflente = Riflessione/mente, la possiede solo l’umano!
Lo scibile umano esige il contatto diretto dei sensi, usando, ad esempio, la funzione visiva si proietta lo stimolo nell’area psico-motoria, da cui nasce l’azione della volontà di conoscere e memorizzare, a cui si aggiunge l’intelligenza intuitiva o ragionamento istantaneo analitico correlato all’immaginazione, facoltà intellettiva superiore del genere umano, senza la quale non potrebbero nascere le grandi idee, le scoperte scientifiche, le produzioni artistiche nei vari campi.
Metaforicamente Caino, per suo interesse personale, allontanando l’AMORE, la Libertà, la tensione al Vero, rifiuta l’uso della facoltà intellettiva superiore, in sintesi la Riflente e pone limiti all’umanità che viene a trovarsi in anamnesi...
Finché non si recupererà la Riflente, non si vivrà come esseri umani dà sfruttare appieno tutte le potenzialità intellettive!-
Dal libro: “La RIFLENTE SESTOSENSO 2009
Non so se ti è chiaro, l’amore non è sempre un bene. La carità può risultare spiacevole. E satana può essere buono.-
Rispondo
Sinceramente dovresti capirlo... e senza che lo dica, ripeto, sono un Poeta all’opposto!
Rispondo
Credo in Gesù uomo, quanto credo a Socrate...
Il Poeta nella sua sensibilità è il critico per antonomasia della società!
Guarda che platone aveva anche una dottrina orale che reputava più importante di quella scritta, e di cui non ha lascaito niente proprio perchè credeva inutile riportarla scritta. Addirittura era considerata un culto.
Rispondo
Caro amico era il Maestro Socrate che insegnava oralmente e non poteva che essere riconosciuto il Maestro della Maieutica!
NO platone ha una sua teoria orale, lo so che anche socrate l’aveva, ma quella di platone, a quanto sembra, prendeva spunto da socrate ma era diversa, aveva lati più oscuri si potrebbe dire. Dovrebbe essere scritto su gli ultimi libri che sono usciti neanche troppo recentemente sull’argomento (se ne sa molto poco). Non era un misandestanding (si scrive così?).-
Rispondo
Platone si vendeva al potere...
Socrate, il Maestro Gesù, NO!
Gli ultimi libri fanno acqua in Riflente!
Rispondo
Il Poeta, critica se stesso per conoscersi, ripeto con altre parole per giudicare bisogna entrare nel momento storico che vissero i personaggi chiamati in causa, nel seguire il filo della problematica personale...
Amico, se leggo non usando la Riflente, t’assicuro che la penso come te...
Consiglio di rileggerti soprattutto la Poesia "La ginestra", con attenzione...
Ritenendola l’apice della sua opera poetica!
Rispondo:
ogni giorno ringrazio Internet che mi permette di scrivere e migliorarmi,
porta la mia croce di Poeta Naif con donazione nell’essere stato... il Poeta più crocifisso nei forum per la mia apparente arroganza...
Nel mio cammino ho sempre creduto in me, pagando di persona!
Non deludendo i pochi che m’apprezzavano e non lasciando i miei detrattori a bocca vuota regalando "Perle ai porci", titolo del mio secondo libro 1974.
Spero d’averti accontentato!
facciamo assieme, e guidami tu, così non corro il pericolo di perdere il riflente... cosa vogliamo analizzare il suo stato psichico, la sua condizione sociale, il contesto storico?
Ma se poi una volta analizzato e compreso tutto la penso alla stesso modo?
Se invece di chiamarti il poeta e di parlare in terza persona cominciassi ad usare la prima, magari ti sentiresti più colpito, più ferito, tu allontani da te tutti quanti quando ti spacci per "il poeta" e filtri tutto quanto attraverso quella pseudomaschera, la tua pseudospocchia, i tuoi pseudosuperpoteri.-
Rispondo:
il Poeta naif è se stesso e non è Arlecchino...
Rispondo
Anche su Gesù uomo ci sono poche testimonianze...
Platone, dovette lasciare Atene e rifugiarsi a Megara, poi girato il vento tornò ad Atene.
Fu invitato a Siracusa, ma anche imprigionato e riscattato ad Egina come schiavo da Anniceri di Cirene...
Il paradosso che scrisse il Critone, ma non ebbe la forza d’essere se stesso!
Qui su l’arida schiena
Del formidabil monte
Sterminator Vesevo,
La qual null’altro allegra arbor né fiore,
Tuoi cespi solitari intorno spargi,
Odorata ginestra,
Contenta dei deserti. Anco ti vidi
De’ tuoi steli abbellir l’erme contrade
Questi campi cosparsi
Di ceneri infeconde, e ricoperti
Dell’impietrata lava,
Che sotto i passi al peregrin risona;
Dove s’annida e si contorce al sole
La serpe, e dove al noto
Cavernoso covil torna il coniglio;
Fur liete ville e colti,
E biondeggiàr di spiche, e risonaro
Di muggito d’armenti;
Fur giardini e palagi,
Agli ozi de’ potenti
Gradito ospizio; e fur città famose
Che coi torrenti suoi l’altero monte
Dall’ignea bocca fulminando oppresse
Con gli abitanti insieme. Or tutto intorno
Una ruina involve,
Dove tu siedi, o fior gentile, e quasi
I danni altrui commiserando, al cielo
Di dolcissimo odor mandi un profumo,
Che il deserto consola,-
col tuo AMOR di Ginestra!
Ripeto:
Conosci te stesso!-
Grazie Seire...
Lorenzo Pontiggia
il Poeta naif (marylory)