FUORI FORMATO
Pomeriggio di studi sulle scritture contemporanee
mercoledì 4 giugno, ore 16.00, Biblioteca Comunale
Coordina
Cristina Benussi
Partecipano
Andrea Cortellessa
Marianna Marrucci
Gianmaria Nerli
Gilda Policastro
Massimo Rizzante
Nel 2006 il critico Andrea Cortellessa ha inaugurato, per i tipi della casa editrice Le Lettere, la collana “fuoriformato”, con l’intento di dare spazio a scritture non formattate in stampi precostituiti, irriducibili a convenzioni di genere e stile, difficili da catalogare e allo stesso tempo difficili da riprodurre tipograficamente, perché bisognose di altre impaginazioni, di altri supporti, come il cd e il dvd , in poche parole: di altre forme. Rifacendosi a questa linea guida, Cristina Benussi – docente di Letteratura Italiana Contemporanea presso l’Università di Trieste – coordina i lavori di un seminario al quale prendono parte alcuni tra i nuovi critici letterari più interessanti del panorama italiano, diversi per formazione ma accomunati da un approccio militante che li pone in prima linea nello studio della letteratura di questi anni. A ciascuno di essi spetterà il compito di indagare i rapporti complessi e fecondi che la poesia ha stretto nel Novecento e sta stringendo oggi con altri generi e altri media: la canzone d’autore, le arti visive, la stampa, il romanzo e il racconto.
In collaborazione con
Dipartimento di Letterature Straniere, Comparatistica e Studi Culturali dell’Università degli Studi di Trieste
2 commenti a questo articolo
FUORI FORMATO - Pomeriggio di studi sulle scritture contemporanee
2008-05-14 17:02:26|di Valerio
Segnalo, per chi fosse interessato, la mia recensione a "Il colore oro" di Laura Pugno, pubblicato nella collana FuoriFormato. La recensione, che riproduco di seguito, si può trovare nel mensile POESIA di maggio.
Laura Pugno
Il colore oro
Con foto di Elio Mazzacane
Le Lettere, Firenze, 2007, pp. 176, € 20,00
Un libro di appunti e istruzioni per alchimisti: ecco cosa appare a prima vista l’opera di Laura Pugno, pubblicata nella collana sperimentale FuoriFormato, diretta da Andrea Cortellessa per i tipi de Le Lettere. Un’alchimia però cyber punk, piuttosto che rinascimentale («sei un hacker, leggi il libro della guerra»).
«Mangia milk shake/ e pane,/ o latte condensato,/ lecca il latte dalle tue mani:// latte-sole,/ oro fatto uovo,/ come talismano»: in questi versi c’è il succo di tutta la creazione della Pugno. Un succo a base essenzialmente di uova: l’uovo infatti è il simbolo centrale della raccolta («Ti bevono come l’uovo/ che passa di bocca in bocca nel sacrificio»), il colore oro è il suo («questo è il campo di perfezione:/ l’uovo, il colore oro»). L’autrice considera gli oggetti come un aruspice: non manca in effetti il classico «fegato da leggere», che torna persino nei versi finali della raccolta («tu sei preso come fegato/ in mano e decifrato») né mancano montaliani girasoli da interrogare. Il senso che si cerca dietro quei simboli è forse il senso stesso del linguaggio, della possibilità di nominare: «se porti in tasca una natura morta/ pronuncerai ogni parola-cosa». Non c’è però un significato compiuto, un intero da ricostruire come in un puzzle. I frammenti restano sparsi: come nelle foto di Elio Mazzacane che interagiscono con il testo. Porte di ferro dischiuse, incastonate su pareti di roccia; resti di colonne doriche; busti di statue in rovina. C’è evidentemente un universo mitologico universale e metastorico (Giovenale nella postfazione parla di «mito senza mito»), popolato di sirene idoli (aidoru in giapponese) dee e oracoli, dietro questi versi, ma esploso, in frantumi, un universo surreale, habitat naturale dell’Inconscio: ciò rende Il colore oro un libro esoterico. Un libro da “testo a fronte”, come recita il titolo dell’omonima raccolta poetica di Paolo Volponi, anch’essa ricca di immagini oniriche, di simili lucidi deliri, e anch’essa da leggere in parallelo con la produzione narrativa del medesimo autore. Così come ritroviamo, infatti, analogie fra Con testo a fronte e Le mosche del capitale di Paolo Volponi, allo stesso modo esistono rimandi fra Il colore oro e Sirene, romanzo breve pubblicato da Pugno per Einaudi (in entrambe le opere dell’autrice ritroviamo, ad esempio, il mostro marino). Gli esiti formali nei due autori sono, però, quanto di più distante si possa immaginare; inoltre Volponi mantiene lo stesso sperimentalismo sia in poesia che in prosa, mentre il romanzo della Pugno è assai più lineare della sua raccolta poetica. Che i frammenti e gli appunti poetici de Il colore oro siano serviti all’alchimista Pugno per creare nel (e con il) romanzo Sirene un prodotto nuovo, un ibrido compatto e pulsante capace di indicarci il nostro futuro? La duplice lettura è consigliata a tutti gli amanti del mistero. Gli altri troveranno forse Il colore oro ostico e impenetrabile, per quanto coerente e affascinante, come ogni genuino prodotto sperimentale.
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FUORI FORMATO - Pomeriggio di studi sulle scritture contemporanee
2008-05-14 18:33:53|di Fabio Orecchini
Visto che hai scritto del colore oro di Laura Pugno, vi segnalo l’articolo e il video "La forma del vento" pubblicato sulla rivista on-line "O" nell’ambita della video rubrica [A]live Poetry.
Come ulteriore approfondimento.
In basso il link.
Grazie Vale, un abbraccio
Fabio
[A]live Poetry - Laura Pugno