Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.

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la nuova iniziativa editoriale dell’associazione La Clessidra

Articolo postato giovedì 20 dicembre 2007

Sono disponibili da dicembre:

1. A.A.V.V., Atti della Fiera dell’Editoria di Poesia (I edizione, Pozzolo Formigaro 23 giugno 2007). A cura di Cristina Daglio e Mauro Ferrari, pp. 88. 2. Guglielmo Aprile, Il dio che vaga col vento, pp. 96. 3. Nerina Garofalo, La circoncisione delle parole, pp. 120. 4. Claudio De Munari, Qualcuno dice quadrato, pp. 64.

Da Febbraio 2008:

5. Alberto Rizzi, Poesie incitanti all’odio sociale, pp. 80.

Gli Atti della Fiera dell’Editoria di Poesia documentano la prima edizione della Fiera pozzolese, tenutasi il 23 giugno 2007, e raccoglie gli interventi critici e poetici dell’intensa giornata. Si tratta di grande momento di poesia con la presenza delle maggiori voci nazionali; un documento, ma anche uno strumento di grande interesse per i cultori e gli operatori. L’Associazione sta attualmente organizzando la seconda edizione, che si terrà su due giorni (21-22 giugno 2008).

Guglielmo Aprile, giovane poeta campano, ci offre con Il dio che vaga col vento una raccolta di grande compattezza stilistica e tematica: un’ode agli elementi dell’acqua e della terra, alla sacralità dell’essere, espressa in un linguaggio dalle volute ampie e pensose. La poesia di Aprile è una profonda riflessione sulla nostra condizione moderna, che si innesta su certo pensiero mitomodernista ma che apre in nuove ed originali direzioni.

Nerina Garofalo, poetessa quarantenne all’esordio assoluto, propone «una parola fuoriuscita, dissennata»: una poesia al contempo sensuale e arcana che si ricollega alle forze primitive dell’essere, alla femminilità più profonda, cioè terrena e pulsionale. Tutta concentrata sull’esplicitezza della corporalità, quella della poetessa romana è anche una poesia di attenta ritmicità, pulsante al ritmo della vita.

Claudio De Munari, nell’opera in prosa Qualcuno dice quadrato, propone con tono divertito e ironico una serissima riflessione filosofica attorno ai luoghi comuni che banalizzano la nostra vita. Un libro vivo, per riflettere e acuire con humour il nostro senso critico.

Alberto Rizzi, poeta maturo ma noto solo al pubblico più attento, ha affinato un linguaggio poetico composito e coraggioso nell’abbracciare un linguaggio "postmoderno" in cui fonde con sapienza e gusto diversi stili, espressioni auliche e basse, italiano e dialetto. Come si evince già dal titolo, anche le tematiche sono fortemente provocatorie e originali. Una grande e lieta sorpresa, insomma, che riinnesta nel solco della nostra tradizione una linea espressiva, corporale, allegorica e burlesca spesso sepolta sotto la patina petrarchesca.

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