Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.

pubblicato martedì 19 novembre 2013
Blare Out presenta: Andata e Ritorno Festival Invernale di Musica digitale e Poesia orale Galleria A plus A Centro Espositivo Sloveno (...)
pubblicato domenica 14 luglio 2013
Siamo a maggio. È primavera, la stagione del risveglio. Un perfetto scrittore progressista del XXI secolo lancia le sue sfide. La prima è che la (...)
pubblicato domenica 14 luglio 2013
Io Boris l’ho conosciuto di sfuggita, giusto il tempo di un caffè, ad una Lucca Comics & Games di qualche anno fa. Non che non lo conoscessi (...)
 
Home page > e-Zine > Franca Rovigatti: I fogli della figlia

Franca Rovigatti: I fogli della figlia

di Lidia Riviello

Articolo postato sabato 13 novembre 2010

Franca Rovigatti per vent’anni ha lavorato alla Treccani. Nel 1997 ha fondato il festival romapoesia, curandolo per diverse edizioni. Nello stesso anno ha pubblicato il romanzo fantalinguistico Afàsia (Sottotraccia).
Sue poesie e racconti sono usciti in antologie e riviste ("Poesia femminista italiana", "Nuovi Argomenti", "Tèchne", ecc.). Come artista visiva ha esposto in Italia e all’estero.


Da I fogli della figlia di Franca Rovigatti - 2010


uno


li picchiava li batteva

li spingeva sgridava gli gridava

STATE BUONI!

li infilzava con spilloni

soffocava dei suoi baci

li abbracciava – zitti taci

imbracciava acutissimo il violino

trafiggeva con i suoni

di qua di là sbatteva i suoi bambini

(aveva fatto quattro figli

e non sapeva cosa farci)

(prima figlia di tale

avariata madre

a rimanere lì sarebbe diventata

matta insana alienata

sotto i rari sguardi congelati

del padre amato

– che si sarebbe caso mai stupito

neanche addolorato)



scappata / alla sua furia scampata

venne altrove ibernata

unta di grasso addormentata

una piccola brutta addormentata

fra i rovi di se stessa abbandonata


*

due (nelle due case allora)


un mondo serio e austero

dove è proibito ridere

vero spazio severo

immobile respiro

immerso in blocco nero

non nomina piacere

calibrando sorrisi

educati precisi



nessuno qui può ridere di me

perché nessuno ride

tutto fermo ordinato

nessuno niente stride

i miei pensieri ansanti

frenano macchine pesanti

immoti corpi contundenti

là invece è persino troppo aperto

spifferi l’aria entra dappertutto

e confonde le cose e le persone

là si sente ridere e si piange

c’è sempre molta confusione

là tutti ridono di me



là io non capisco niente

e la notte piango nel lettino

desiderando un mondo bambino

*

tre


forse con TROPPA attenzione mi guardarono

forse quell’attenzione non era naturale

ma io mi abituai, ne dipendevo



senza quell’attenzione esagerata

sono persa, abbandonata, desolata

*


quattro


masochismo forma di santità cristiana

è questo che mi hanno insegnato

porgere in continuazione altre guance

non chiedere: se chiedi non avrai

non sperare: se speri non si avvera

ma se sei stata buona poi verrai premiata


eccomi bella che confezionata!

*


cinque


ogni giorno non riconobbe la sua vita

che pure ogni giorno le arrivava

non voleva vederla / non voleva sentirla

lei non capì che era sua / la rinnegava

diceva – non è questa / non è questa!

e ogni notte la dimenticava

*

sei


tutto è molto molto più complesso

di come apparve / appare

di nulla si può essere sicuri

anche se siamo stati molto buoni

anche se l’avevamo detto

(e nessuno mi aveva mai creduto)



noi esperti di sussurro

siamo una specie infelice

corretta educata / ma infelice

e neppure alla fine della vita

sommersi dal senso del ridicolo

troviamo il fiato per dire la nostra

*

sette


chissà questa loro pigrizia

e la mollezza

questa loro atonia del vivere

che per vivere deve essere eccitata



chissà da quali regioni della mente

quali modificazioni del codice genetico

quali carenze di serotonina

quali imprecise connessioni di sinapsi

quale lentezza di fiacco linfatico

quali blocchi energetici / a quali chakra

quali traumi fondanti / in quali infanzie

proprie di proprie madri proprie nonne

***

(in allegato le sette opere di Rovigatti corrispondenti ai sette testi qui pubblicati)

Portfolio

rovigatti 1 rovigatti 2 rovigatti 3 rovigatti 4 rovigatti 5 rovigatti 6 rovigatti 7

1 commenti a questo articolo

Franca Rovigatti: I fogli della figlia
2011-10-05 12:41:41|di Giorgia

"Aria da bambinaccia dallo sguardo timido, parlata dal ritmo pigro e di sostanza velocissima, intelligenza riservata ed elegante, è una presenza finissima del nostro scenario espressivo." Una grande personalità del nostro tempo, bellissime poesie. Giorgia, da men’s skinny jeans guide.


Commenta questo articolo


Un messaggio, un commento?
  • (Per creare dei paragrafi indipendenti, lasciare fra loro delle righe vuote.)

Chi sei? (opzionale)