Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

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Gaza vista dalla tivvù

Articolo postato giovedì 15 gennaio 2009
da Valerio Cuccaroni

Stiamo sul pezzo.. espressione che rischia di suonare involontariamente grottesca, visti i fatti e soprattutto le immagini di questi giorni. Ma Gaza val bene una poesia!

Barbara Coacci

E tu cosa mi dici?

Che cosa mi dici di Gaza?
Ho visto delle foto e non sembrava
che fossero davvero bambini, quelli
ho pensato che ci mettono sempre i bambini
per fare scena e mica saranno stati
buchi sul petto tutta quella terra i corpi
le teste fracassate per davvero e gli occhi
aperti, non erano certo sbarrati,
guardavano la telecamera
con l’occhio stupito dei bambini

- nessuno gli ha detto
che la curiosità uccise il gatto? -

ho letto da qualche parte genocidio
mi sembra un po’ esagerato, ecco
se stesse succedendo davvero
Gaza non sarebbe sparita dai notiziari.
E tu, cosa mi dici di Gaza?

Tutta quella terra le macerie
potevano coprirli, almeno
il sangue sui corpi fa ricami
il mio scende convulso in fiotti scuri
di ciclo mestruale, fiori
consuete emorragie
chi più e chi meno

Altre poesie di Barbara Coacci, le trovate qui.

9 commenti a questo articolo

Gaza vista dalla tivvù
2009-02-06 23:02:31|di laura bellia

Bravissima Maria
La tua poesia mi ha commosso
Laura


Gaza vista dalla tivvù
2009-01-22 20:43:12|di Laura

MARYLINE,

Ecco il senso della scrittura, il valore della poesia che trasforma e dà un senso alle cose, che muove qualcosa anche nel buio e nel freddo di certa realtà e tu hai contribuito con il tuo impegno …
ciao
Laura


Gaza vista dalla tivvù
2009-01-22 08:41:51|di Barbara

Un passaggio mattutino per ringraziare tutti (Fabio, ti ho mandato una mail) ed in particolare Valerio, che ha deciso di pubblicare questa poesia, e Gianni, che mi ha convinto a farla leggere anche ad altri, oltreché a lui.


Gaza vista dalla tivvù
2009-01-21 20:39:00|di Maria Allo (Maryline)

Per tutte le case di Gaza

Quando luce si farà…

Quando tanta gramigna

Sarà sradicata

Dal vento d’una ragione

Che vale

Quando vulcano

Ebbro d’amore

Esploderà

In raffiche di carità

Per soffocare

Barbari odi

Quando filtrerà

Linfa di un fiore

E la brezza che snida

L’aurora

Cancellerà illune

Firma di Tago

Si schiuderà viva cellula

Che raggia nel tempo

Un salmo smarrito

Smarginerà l’angoscia

Che in sterile germe

S’annida

Sarò foglia palpitante

Di frescura

Così semplicemente

Mary

E fenderò oscura solidità

Di roccia

Come prua fende oceano irato

Per approdare nel respiro

Che inalba

Un cosmo in preghiera

anche una poesia, un verso che riescano a esprimere tutta la bellezza della pace, possono essere un incipit, un’onda che si allarga piano piano ad ampio raggio, come un campo elettromagnetico.


QUANDO LUCE SI FARA’.....

Gaza vista dalla tivvù
2009-01-21 14:44:22|di Fabio Orecchini - meddletv

ciao barbara(ciao valerio)sono fabio orecchini, con i ragazzi di meddletv abbiamo girato un piccolo video silenzioso alla manifestazione di roma, una nostra collaboratrice (anche attrice) ha letto la poesia e vorrebbe leggerla sulle nostre immagini..

possiamo?

meddletv.wordpress.com (a brevissimo il sito - www.meddle.tv)


Gaza vista dalla tivvù
2009-01-20 16:01:49|di Maria Allo (Maryline)

"
Poesia ispirata ai drammatici avvenimenti
di Gaza"

"Principi carenti d’essere

dentro una terra

Mai paga di sangue

Sbarre striate di vergogna

Sopra una gabbia

Che lesina aiuti

Scandali assopiti

Nel decoro

In una società

Senza remore di divieti

E poi soli fra tutti

Coloro che raspan

Dura terra

Per raccattare

Una fiaccola accesa

Una madre scrive....

Qui si sprofonda nel limo

Di uno stagno nero

Qui agli alberi stessi

Senza tronchi né zolle

Non è dato ricoprirsi

Di verdi germogli

Qui l’acqua non erompe

Innocua da cime invernali

Ma rocce può frantumare

Come pianto

A lungo represso

Sibila il vento

E amarezze riversa

Su chi ci cammina accanto

A noi non è dato

Indugiaresull’erba

E ascoltare il vento

Che modula gemme

Quando anche i sogni

Violentano l’anima..

Quando anche i ricordi

Sfiatano al tempo

Fuochi passati..

E’ difficile sperare

E se poi anche la luna

Inganna spazi aperti

Gli occhi assorti in nulla

S’arrendono prima o poi..

Perciò lascio questi pensieri...

Mi sfiora il tempo

Con afflati nuovi

E rubo al mondo

I suoi spazi azzurri

Fuggendo l’ombra

Dai contorni netti

Afferrerà il tutto

Come un sussurro

Chi il cuore pasce

Di improvvisi guizzi

Chi va in silenzio

Per ascoltare un canto

Chi accorda insieme

Attimi d’eterno

Senti

E’ un fluire

di diafane

In cui scie

Restano di parole

Perciò scrivo

Frantumando

Un abisso senza fondo

Sostando al largo

In cui l’onda

E’ regno

Odi

Un mormorìo

Si sprigiona intorno

Disole e vento

Di luce e vita

Dentro

E’ il segreto

Che non disturba

Il giorno


Testamento di una madre...

Gaza vista dalla tivvù
2009-01-16 10:32:57|di Valerio

Segnalo la pubblicazione della poesia sul manifesto di oggi, 16 gennaio. Naturalmente è citata la fonte: absolute


Gaza vista dalla tivvù
2009-01-16 09:29:20|di Maria Elia

Una poesia forte per non celare l’indicibile. Brava Barbara.

Maria Elia


Gaza vista dalla tivvù
2009-01-15 12:24:09|

come ho già detto a barbara, è la poesia che avrei voluto scrivere io. la trovo bellissima.

gianni montieri


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