Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
self – eater #1
non distingue le dita delle mani
dalle dita dei piedi non distingue
la cartilagine dall’unghia
che è la cosa morta che
gli cresce
e se ne nutre:
si allunga dunque e flette e piega
gli arti di plastilina
l’arte è lui: contorsionista bambina
deformata dall’idea di perfezione
self – eater #5
non si regge coi piedi e con le mani:
le protesi che devono restare
fin quando non sono ricresciute
piegato col mento sul costato
si squama e si distacca come niente
lo scatolo di ossa che lo tiene
ne pendono le parti dai cordoni
che morde e subito divora
è come parlare dello scrivere
un atto che ingoia la parola
self –eater #8
vive da solo separato dal mondo
sillaba autonoma e suono
voce che s’auto-consuma
(e trascina tra le sterpaglie)
poi aspetta la notte in ginocchio
con la mano infilata nella bocca
nella gola
quasi addormentata nell’esofago
*
< Interruption >
ne catturano uno il gruppo dei vicini
con megafoni, spranghe, videofonini
*
prima lo legano a un palo
della luce
uomini illuminati e un bambino:
“guardala mamma la mano
nuova che gli è cresciuta!”
e si toglie il dito dalla bocca
e gli sputa
Gian Maria Annovi è nato nel 1978 a Reggio Emilia. Ha conseguito un Dottorato di Ricerca presso l’Università di Bologna; vive a New York dove studia e svolge attività didattica alla Columbia University. Ha pubblicato Denkmal (l’Obliquo, Brescia, 1998) e Terza persona cortese (d’if, Napoli, 2007); suoi testi sono apparsi su numerose riviste (Poesia, il verri, Atelier, Versodove, Private…) e varie antologie, tra cui Poesie dell’Inizio del mondo che raccoglie i testi dei vincitori del Premio Delfini 2005-2007. Nel 2006 ha vinto il premio Russo-Mazzacurati per la poesia. Ha lavorato come drammaturgo con i coreografi Alessandra Ferrari e Antony Rizzi e per le compagnie di danza Elleboro e Secondo Taglio. Per quest’ultimo ha realizzato come autore e regista lo spettacolo Wunderland, semifinalista al Premio Scenario 2003.
Qui una presentazione di Marco Giovenale
Immagini: opere di Dana Schutz
4 commenti a questo articolo
Gian Maria Annovi
2008-10-21 10:28:00|di renata
da aggiungere all’entusiasmo di ieri: i self-eaters mi colpiscono molto perché mi pare che riescano a dire, ironicamente, contemporaneamente, dell’ossessione dell’occidente del teorizzare se stesso (che gli fa presumere la sua ’superiorità’), e della natura onnivora dell’amore, pericolosamente in bilico sull’orlo del sadismo.
ma ci sarebbe molto altro da dire, da pensare.
per ora, quindi, un saluto caro,
r
Gian Maria Annovi
2008-10-20 05:49:32|di maria
Testi da Self-eaters, Emilio Mazzoli Editore, Modena, 2007.
Si ringrazia l’autore per la cortese disponibilità.
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Gian Maria Annovi
2008-10-25 22:29:40|
Sono testi molto crudi, impressionanti, contorti pur nella loro evidenza.
Spiazzano, non c’è dubbio, inducono a pensare molto. Potrebbero essere metafore di qualsiasi cosa, in qualsiasi luogo, tempo contemporaneo, ecco perchè ritengo tutti i testi di Gianmaria:da Denkmal, Terza persona cortese,a questo Self-eaters degli evergreen.
Monia