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Gianni Montieri - Sachsenhausen

Articolo postato domenica 27 novembre 2011
da italo testa

Gianni Montieri è nato a Giugliano in Campania, provincia di Napoli nel 1971. Vive e lavora a Milano.Suoi testi sono presenti in alcune antologie e on-line (nazione indiana, poetarum silva, la poesia e lo spirito). Ha pubblicato (febbraio 2010), per Lietocolle, la raccolta di poesie : Futuro semplice. È capo redattore di Poetarum Silva (http://poetarumsilva.wordpress.com), collabora con la rivista monografica Argo e la rivista bimestrale QuiLibri. Il suo blog è http://inassenzadimetri.inlibraria.com

I

Ho ascoltato il silenzio parola per parola
nella piazza dell’appello
ho raschiato i nomi dalle croci
e vi ho chiamati

chiedere scusa a ognuno
a giustifica parziale del non essere
nato in tempo, non aver tirato fuori
nessuno dal solco della storia.


II

Giù dalle scale è tutto bianco
di piastrella in piastrella: agghiaccia
ovunque è il lucido a tenere banco
due tavoli di marmo contro il muro
dalla finestra un raggio opaco
una rasoiata rosso sangue.


III

Appena fuori dal paese
il campo di concentramento
dentro il campo, il carcere
un solo angusto corridoio
celle a sinistra, celle a destra
un metro per un metro
nessuna finestra, poca aria
per gli ospiti nessuna cortesia.


IV

Non lo diresti sotto questo cielo azzurro
in questo agosto luminoso
Berlino dietro l’angolo e qui
tutto questo verde, questa pace
non diresti dei trenta letti in pochi metri
dei cessi scavati nel terreno
del tanfo, ancora nelle cucine
non diresti mai che fra una fine e l’altra
sui muri si disegnava
qualcuno sorrideva prima di morire.


V

Sto seduto su una lapide
Roberta e Daniela
tornate a Berlino al sicuro,
lo sguardo è smarrito
a ogni angolo del campo
a ogni torre di vedetta

con una camicia da escursione
mi sento stupido, mi sembro niente.


VI

Andando avanti oltre l’ultimo museo
dietro le baracche russe: il cimitero
un cancello elettrico piantato
in mezzo al nulla
oggi basta premere il pulsante.


VII

Faccio al contrario il percorso
dal campo al treno: 1,5 km
penso di nuovo a voi
trascinati in colonna
verso il cancello di ferro
mi domando chi fosse l’ultimo
a chiudere la fila
quanta aria in più
avrà potuto respirare.

3 commenti a questo articolo

Gianni Montieri - Sachsenhausen
2012-01-06 15:32:16|di anna ruotolo

mi ero persa e le poesie e il post.
Di valore. Veramente.

Un saluto,
anna r.


Gianni Montieri - Sachsenhausen
2011-11-28 08:55:25|di gianni montieri

grazie a Absolute e, in particolare, a Italo per l’ospitalità


Gianni Montieri - Sachsenhausen
2011-11-27 23:21:29|di nc

adoro questa silloge dalla prima lettura.
è un grande Gianni.


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