Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

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Giovanni Tuzet: Male lingue

due testi tratti dal volome pubblicato dal Circolo Culturale Menocchio

Articolo postato lunedì 30 novembre 2009
da Luigi Nacci

E’ da poco uscito Male lingue di Giovanni Tuzet (Circolo Culturale Menocchio, Pordenone 2009). Pubblichiamo due testi - in friulano, con traduzioni in italiano a cura dell’autore - tratti dal libro.


saruta, tu sês la man che pinge
i meis dal frêt inviar d’una bune,
misurata esattezza

tu no tu fâs comedias o moinas,
mea gigiuta: restimi in bande
cussì, o nettare sincero

e li zolfi de le vecie male-
lingue, lassili là tal brusôr
de le anime orticate

piccola sara, tu sei la mano che dipinge / il freddo inverno di una buona, / misurata esattezza // tu non fai storie o moine, / gigina mia: stammi accanto / così, o nettare sincero // e gli zolfi delle vecchie malelingue / lasciali andare nel bruciore / delle anime orticate

*

l’era to pari ta polizia
to mari l’era tun baladôr
e cuanche tu vevis tre natali
tun tumôr jè spaçada.
âstu cridât
cuan che l’estate, dopo gustât
to pari tal so liet (tun oreli)
aial provât a contâti che jê
no l’era plui? cumò ti clamin jenna.
tu sês pornera.
e jo mi domandi si l’esisti
un aldilà e praticamenti
si sarès miôr di finila chì
che to mari no vessi di viodi
li robonis che tu fâs pornera
e vessi solamente al ricordo
di cuant che tu cjucjavis
caramelis e che tetavis
dal so pet malât

era tuo padre in polizia / tua madre stava in una balera / e quando avevi tre anni / un tumore l’ha spazzata. / hai urlato / quando l’estate, dopo pranzo / lui nel suo letto (in un orecchio) / ha provato a dirti che lei / non c’era più? ora ti chiamano jenna. / tu sei una pornera. / ed io mi domando se esista / un aldilà e praticamente / se meglio sarebbe finirla qui / che tua madre non debba vedere / la roba che combini pornera / e abbia solamente il ricordo / di quando succhiavi / caramelle e che tettavi / al suo petto malato

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