Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
In occasione dell’uscita web del film di Giulio Marzaioli Fusione di terza fase (che si può vedere all’indirizzo http://www.fusionediterzafase.it/) pubblichiamo una breve selezione dalle due opere che con questo formano un progetto in tre fasi: Moduli di prima fase, e Voci di seconda fase, entrambi del 2010. Il film nasce da una rielaborazione affidata agli strumenti della linguistica computazionale dei “moduli” e delle “voci” presenti nelle prime due fasi del progetto, come chiarisce la breve sinossi che lo accompagna: "Sui testi di prima e seconda fase, grazie all’intervento di Gaia Rinaldelli, sono state compiute analisi di linguistica computazionale. Attraverso l’elaborazione dei dati ottenuti si è ricavata una partitura verbale che viene sottratta alla lettura per andare a costituire il tessuto sonoro del terzo atto. All’ascolto e alla visione è quindi offerta questa ulteriore tappa del percorso che l’autore, con la collaborazione di Michele Zaffarano, affida al film Fusione di terza fase."
da Moduli di prima fase
La Camera Verde, collana ’felix’ (2010)
moduli 1-4
da fuori nessun indizio ― c’è ― qualcuno c’è ― c’è qualcuno che ruba dall’interno ― le chiavi ― le abbiamo date noi ― trascorre ― lava il tempo ― così ― si aggiunge e sottrae ― martedì ― potevi andare al mare ― potevi restarne fuori ― in parte ― non può sapere dove ― può sempre sapere se ― sa ― a parte ― sempre
si può dimenticare a casa ― identico ― avrai un sostitutivo ― se resta sono due le identità ― si aziona ― un enzima a distanza ― si registrano carenze nel respiro ― ci somiglia ma non siamo così ― è questa la sua forza ― non fa finta ― non recita una parte ― è parte ― riporta ad altri ― tutto ― anche i minimi ritardi senza causa ― dentro si sentono sicuri ― in effetti ― le 10 sono fuori ― non crea ferite ― non sutura ― sei tu ― è saturo di ossigeno ― forse non puoi sapere tutto
tra un’ora e un’ora si entra ― in mezzo non si esce ― martedì ― ad esempio cosa accade ― alle 10 ― quale luce prevale ― hai perso ― non ti sei dimenticato ― il fiato ― lo dovrai restituire ― un fatto ― quel giorno è martedì ― stessa ora ― la stessa meno un giorno ― comunque ― c’è una banda più larga ― sei spento ― ritorni ― comunque ― è tutto ― la banda è più larga ― salti un giorno e continui ad invecchiare ― non dirlo ― non ti sei dimenticato ― concentrarsi tutto in un foro ― martedì ― uno spillo nella tasca
verso le dieci ― una fitta ― il busto ― ti torci di poco ― qualcosa ti punge il torace ― non guardarti ― se guardi c’è un foro ― non si passa ― qualcosa può passare ― praticare un foro sulla banda ― il fiato è chimica ― cambia ― chi cambia ― può cambiare ― il codice rimane lo stesso ― hai forato il badge sostitutivo ― non si ammettono fori nel sistema ― soffia piano e inizia a ricordare
da Voci di seconda fase
Arcipelago, collana ’ChapBook’ (2010)
voci 1-4
voce P
C’è P che non tollera. I comportamenti. Quelli che a ripeterli si fanno necessari. Alle dieci se potesse. Un giro senza dove. P ora è cresciuto. Ad accrescersi è l’idea. L’idea di sé che gli altri. Adesso i miei capelli ne avrei di più. Ma P guardando sguardi fissi che lo guardano. Imbraccia la chitarra. La cosa che ha capito. Chiudendo gli occhi P.
voce A
Ad A gli orari fissi che ogni giorno. Prima uscivo sempre insomma quasi sempre. Ora questa insonnia ma la sua curiosità. Se potesse per le scarpe spenderebbe anche di più. Se il tempo si fermasse. In luoghi lontanissimi. Se fosse proprio ora me ne andrei senz’altro al mare. A vorrebbe dedicarsi ma sa bene che una cosa. Altra cosa quindi pensa. Godersi quei momenti. Se non fosse per il vuoto. Anche paracadutismo. I suoi capi tutti i giorni ma non me ne frega niente.
voce P2
P poco per volta. Aiutare maggiormente. Soprattutto praticare un qualsiasi sport di squadra. P sa che le proprie figlie. Un esempio da seguire. Che dai suoi comportamenti loro apprendono che. Ora. Camminando su un sentiero. Se potesse. Fino in cima. Ogni giorno un bar diverso. Ad esempio anche il caffè. Almeno qualche volta poter cambiare idea.
voce G
La quotidianità secondo G non fa del male però quando interrompe. Tu sei immerso in un paesaggio qualche cosa di speciale. Litigare con suo padre. Se potesse. Ora è tardi. Anche il senso del dovere. Ora G sta peggiorando. A G non dispiace che gli altri. Non che parlino male. Sbrigarsi a lasciare qualcosa. Una cosa che abbia senso.
2 commenti a questo articolo
Giulio Marzaioli
2011-10-27 19:47:07|di enrico dignani
molto interessante arreda il cervello, abitabilità da configurare.(mia impressione)ciao
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Giulio Marzaioli
2011-11-23 19:12:44|
recensione alle Voci: http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20111122/manip2pg/11/manip2pz/313733/