Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
*
Dai non farmelo dire hai detto
Mentre aprivi lo sportello di
un frigo bombato chissà quali anni
Anni ‘30 anni ‘40 anni ‘50
No, voglio sentirtelo dire
Ma ti sei limitata a non dirlo, hai sorriso.
Sai che quell’altro si è rifatto vivo
mi ha portato a fare colazione
al bar di un Grand Hotel (tipo Ritz)
e senza alcuna inventiva ha tentato di baciarmi
e io ho pianto, ma con stile
e i camerieri, tutti del sud
tutti piccoli pinguini cortesi e rispettosi
(lei mi chiama pinguino sai
e non solo nei momenti d’intimità)
signorina, mi chiedevano, tutto bene?
Perchè malgrado piangessi con stile
le lacrime stillavano comunque
e mi rigavano la pelle senza remore
ma insomma tu gli urlai al Ritz
che mestiere fai eh, si può sapere.
Ma lei, lei invece
lei trascende il genere
è oltre il maschile e femminile
e comunque devi sapere
non vado avanti per non farmi del male
(E’ proprio di questa frase, cari
che ne ho le orecchie piene).
Lei alla lunga potrebbe
farmi del male.
(Nessuno che pensi mai
alla breve distanza)
*
Anni fa ho cercato lavoro
a San Juan, Portorico
ma alla fine tutto si tradusse in un bivacco
una domenica come oggi
eravamo in mare aperto, in barca
lì c’è del plancton fosforescente
se smuovi le acque
ad esempio tu prova
vai in Portorico
se smuovi le acque
e immergi le caviglie nel mare
ti si vedono i piedi luccicanti,
come si dice, luccichio?
(E mentre parli
sgretoli il passato sulla sabbia)
Se dico gabbiani
tu che rispondi?
Se mi dici gabbiani
io rispondo discarica.
*
COMPITI PER CASA
In una scala di difficoltà da zero a cinque
zero: pensarti con ammirevole frequenza
uno: sillabare il tuo nome sul quaderno
due: musicarlo esclusivamente con
la lama della lingua e il palato
INTERVALLO
Meditare su come rendere possibili
analogie similitudini metafore
traendo spunto dalla natura circostante.
Esempio: i tuoi nei:
numeri sfuggiti ai dadi.
Unica raccomandazione è
non farsi coinvolgere dal già detto
frequentare l’originalità
ed entrare nelle sue grazie.
Tre: accarezzare tutte le superfici possibili
per non risultare impreparati all’eventualità
di uno scambio vicendevole di
carezze e affettuosità sparse
quattro: riposare a letto lasciando sgombra
una porzione rilevante dello stesso
per accomodarti meglio
cinque: conversare con lo specchio
per non risultare timidi e inesperti.
*
Sono in pensiero e mi occupo di te
cinque minuti al giorno.
E non ricordo di averlo mai raccontato
ma quella sera, era maggio,
piangevo prima di aprire la porta di casa
e c’era lui con i suoi tatuaggi sorridenti
più della mia malinconia struccata
ed è salito insieme a me.
Mi ha slacciato gli anfibi, mi ha
però non abbiamo copulato in senso stretto
accarezzato i piedi, li ha baciati
etc etc, e poi non ricordo più. Niente.
E quell’altra volta, avevo preso un grammo
di coca, la mia bambina dormiva ancora
sul divano, e suonava lui, sai chi è Cesare Basile?
Ci siamo messi anche a leggere poesie di Bukowski
e da allora non l’ho toccato più.
Però voglio finire questa poesia
con quella storia, quando ti ha detto,
io voglio poter contare su di te
e tu le hai risposto, non sono un
pallottoliere, così proprio gli hai detto
non sono un pallottoliere,io
lo sai ti dico questo perché,
lo sai il perché,
tanto che mi ha detto
perché ti prendi così a cuore la sua vita?
*
Riunisco cocci.
Ricordami di aggiornarti
su eventuali sostanziali progressi
nella tecnica del lavaggio del cervello.
Non posso vivere accanto
a chi coltiva la mia stessa idea di suicidio
mi parli sfogliando la guida sulla Sicilia
per sapere cosa fare di me
(vorrei, se possibile, che fossi io
ad imprimerti Hello Kitty sulla pelle).
Mi attengo a traversare Milano
con indosso scarpe di tela
e i tuoi occhialini da spiaggia
da mare marca
Diana Nadia Lidia.
Ma tu,
sei incline alla lacrima?
[Giuseppe Rizza – Compiti per casa]
Giuseppe Rizza ha ventisette anni e il suo paese d’origine è il più a sud d’Italia, ultimo avamposto dell’isolitudine siciliana.
Nato a diciassette anni trascorre il resto della sua vita da Scardaci.
Nel frattempo si è laureato in Lettere e ha conseguito a Siena il Master in "L’arte di scrivere" diretto da Romano Luperini, ha insegnato con alterna convinzione in Brianza e nella Maremma, si è visto pubblicare un suo racconto, e sue poesie sono comparse sul sito Nazione Indiana. Sostiene Oz, Bufalino, e Schulz.
11 commenti a questo articolo
Giuseppe Rizza - Compiti per casa
2008-11-27 15:48:41|
profff grandeee sono alessio duranti è diventato un poeta
Giuseppe Rizza - Compiti per casa
2008-11-26 19:01:33|di Ursula
L’ascolto della voce del poeta (anche se non sempre avviene) stavolta mi permette di conferire un valore aggiunto alla produzione: ne colgo più ironia di quella che io ho saputo leggere in silenzio, più scioltezza e velocità nei versi, e come avuto l’illusione dì trovare IL SENSO che il poeta dà inizialmente quando scrive che non è detto, si sa, sia sempre quello che coglie o vuole cogliere il lettore quando la legge con la sua voce interiore. Mi continua a piacere il tuo stile che personalmente, al di là dell’interpretazione personale, io trovo più leggero ed ironico.
Giuseppe Rizza - Compiti per casa
2008-11-26 18:51:29|di Gloria G.
Mio caro, prepara l’autografo. Credo proprio che le mie previsioni si avvereranno presto. Sono splendide.
Giuseppe Rizza - Compiti per casa
2008-11-26 18:35:44|di Silvia
E ancora una volta mi emozioni.
Sempre.
Giuseppe Rizza - Compiti per casa
2008-11-26 09:55:19|
super! mi sono piaciute davvero tanto.
francesca genti
Giuseppe Rizza - Compiti per casa
2008-11-26 07:18:51|di Marco Simonelli
Contento sia piaciuto. Causa disponibilità limitata di upload audio, la qualità non è ottima ma la rendition orale dei testi è emozionante.
Concordo con chi ha detto che sembra di ascoltare qualcuno col cellulare su un treno. Immagine molto azzeccata.
Baci
Giuseppe Rizza - Compiti per casa
2008-11-25 22:56:13|di Discarica
Mi garba come le leggi! La qualità dell’audio non è granché e bisogna sforzarsi un po’ per sentire, ma in combinazione con la naturalezza della recita fa un effetto particolare, è come origliare qualcuno che parla al cellulare sul treno, poi renderti conto che sta tenendo entrambe le parti della conversazione e che sta dicendo anche cose ben strane...
Giuseppe Rizza - Compiti per casa
2008-11-25 21:49:35|di Verons
Molto belle. Lette dall’autore poi assumono un significato maggiore!
Commenta questo articolo
Giuseppe Rizza - Compiti per casa
2008-11-28 09:04:07|di Giuseppe Rizza
Ringrazio tutti per i commenti positivi alle poesie.
Un ringraziamento particolare va a Marco Simonelli, e ancora una volta a Francesca Matteoni e Francesca Genti.