Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Per chi se lo fosse perso, segnalo il divertente articolo firmato da Luigi Mascheroni su "Il Domenicale" del 21 aprile scorso. Si intitola I MAGNIFICI SETTE DELLA LETTERATURA ITALIANA, e snocciola ben 2 grupponi di poeti e narratori che "non possono mancare nella vostra biblioteca". I fortunati "grandi talenti di oggi" sono:
1)Daniele Piccini
2)Simone Cattaneo
3)Andrea Temporelli
4)Federico Italiano
5)Flavio Santi
6)Pierluigi Cappello
7)Isabella Leardini
***
1)Massimilano Parente
2)Michelangelo Zizzi
3)Alessandro De Roma
4)Pippo Russo
5)Alcide Pierantozzi
6)Valter Binaghi
7)Salvio Formisano
Avrei una domanda per il Sig. Mascheroni: li ha ordinati in senso di importanza? Perché se è così corro subito a procurarmi i libri perlomeno dei primi tre classificati. Me/ce lo faccia sapere, per cortesia! Ancora una domanda, mi scusi se la importuno: chi sono i poeti e narratori che retrocederanno in serie B? Me/ce lo faccia sapere, ché li buttiamo nella monnezza quelli lì, o al rogo, rogo, ro-go!
A beneficio di tutti i lettori di AP, allego il pdf con "Il Domenicale" in questione, raccomandandovi di sforgliarlo alle pp. 10-11. Viva i talent-scout, che soppesano il talentum, e ce ne fanno dono!
26 commenti a questo articolo
I MAGNIFICI SETTE DELLA LETTERATURA NOSTRANA
2007-06-12 10:59:15|di hu
e chi doveva esserci tra i poeti, nove e voce?
I MAGNIFICI SETTE DELLA LETTERATURA NOSTRANA
2007-05-15 11:43:37|di Stefano
Alcide Pierantozzi a me non piace per nulla, ci mancava solo un altro "scienziato" da quattro soldi nella combriccola BenedettiScarpaCentovalli... letteratura è ben altro, raccontare una storia senza dispensare inutili pillole di saggezza.
Massimiliano Parente dovrebbe continuare a pubblicare per SE, altro che Bompiani.
Gli altri, chi cazzo sono?
I MAGNIFICI SETTE DELLA LETTERATURA NOSTRANA
2007-05-14 14:52:54|di Mario
Boh... Pierantozzi e Santi sono bravi, gli altri non saprei che dire...
I MAGNIFICI SETTE DELLA LETTERATURA NOSTRANA
2007-05-13 21:41:32|
Gentile signora De Simone,
io ho solo rilevato la bislacca situazione di un poeta che vince un premio per "opera prima" con il suo sesto volume (ok, magari non sesto, perche’ ci sono delle plaquette ma etc. etc. - vedi altre precisazioni qui sotto). Nessuno ha sollevato dubbi sul valore dell’autore: anzi, qualcuo li ha sollevati, ma non io. Resta il fatto che come spiega bene Nacci la questione e’ pruriginosa, perche’ significa non riconoscere come editori certi editori oppure che semplicemente si voleva premiare l’autore di un bel libro e si e’ trovata una interpretazione ad hoc. Il Bagutta Opera Prima e’ stato assegnato negli anni precedenti anche a libri usciti per Manni, LIM, Interlinea, Gallino e quindi Campanotto poteva benissimo starci: non e’ un libro per "opera prima pubblicata da grandi editori". Il libro sara’ anche bello, ma non e’ un’opera prima da nessun punto di vista, tutto li’. E nessuno ha insinuato nient’altro. Non c’e’ alcun veleno in questa osservazione.
Cordiali saluti. Martino Baldi
I MAGNIFICI SETTE DELLA LETTERATURA NOSTRANA
2007-05-13 21:27:11|di Luigi Nacci
Gentile De Simone,
"e con ciò" niente. Cosa dovrebbe esserci? Se riconosce il valore di tutti gli editori, non capisco come faccia a parlare di Opera Prima per Cappello. E non vedo nessuna insinuazione qui, da parte di alcuno, né alcuno che abbia messo in discussione il valore di Cappello. Piuttosto mi spiace che non capisca cosa c’entri Doplicher (io non capisco cosa c’entri in questa discussione il suo contributo alle patrie lettere), ma tant’è.
Un saluto cordiale,
Luigi Nacci
I MAGNIFICI SETTE DELLA LETTERATURA NOSTRANA
2007-05-13 20:59:19|
Rispondo: o mi sono espressa male o sono stata fraintesa. Mi spiace essere caduta nel trabocchetto delle finte domande del blog. Non rispondo mai alle provocazioni, che lasciano il tempo che trovano, ma amo la poesia. Nient’altro. E credo di saperla riconoscere. Non m’interessano le classifiche, e so benissimo che piccoli editori sono stati sempre decisivi per l’affermazione dei poeti. Sempre. Figuriamoci se non lo so. Collaboro a riviste letterarie da più di vent’anni e credo di aver dato il mio modestissimo contributo per la diffusione della poesia. Mi spiacciono le insinuazioni, là dove sarebbe doveroso riconoscere l’altissima qualità di un volume che ha strameritato quel premio. Opera prima sì, in quanto a diffusione nazionale grazie a un editore che non è Mondadori, ma è tra i primi editori di poesia in Italia. E non lo dico io. Questo non significa che gli editori da lei citati non siano altrettanto importanti. E chiudo la questione. Poi non capisco cosa c’entri Doplicher, in questa diatriba. Anche Luzi ha pubblicato con piccoli editori, anche Zanzotto , tutti i poeti che poi si sono affermati a livello nazionale e internazionale lo hanno fatto. E con ciò?
I MAGNIFICI SETTE DELLA LETTERATURA NOSTRANA
2007-05-13 18:01:09|di Luigi Nacci
Gentile Anna De Simone,
pur non avendo sollevato io la questione dell’opera prima, mi permetto di muovere un’osservazione: lei dice OPERA PRIMA IN QUANTO PRIMO VOLUME PUBBLICATO CON UN GRANDE EDITORE. Ergo: lei sta affermando che Crocetti è un grande editore. Lei sa che gli editori si dividono in piccoli, medi, grandi, a seconda che pubblichino da 1 a 10, o da 11 a 50, o più di 50 opere all’anno. Non ci sono altri sistemi per giudicare la grandezza di un editore, a meno che lei non voglia dire che Crocetti è un grande editore perché si circonda di collaboratori eccellenti e prestigiosi, e se è così la faccenda si complica alquanto. Per esempio. Cappello ha pubblicato 3 libri con Campanotto e 1 con il Circolo Culturale di Meduno (più una plaquette con PulcinoElefante e altri 3 che non menziono): le sembrano, codesti, editori che non contano nulla? A tal punto da non considerarli nemmeno? Eppure a naso direi che Campanotto pubblica più di 50 titoli all’anno. E lo stesso vale, credo, per editori "giovani" come Fara o Lietocolle, e chissà quanti altri. Oltre al fatto che nei sumenzionati vi sono collaboratori di prestigio - affiancati, come in tutte le migliori famiglie - da pecore nere o smarrite.
La sua, con tutto il rispetto, è una visione un po’ bislacca. Resto in Friuli Venezia Giulia per un altro esempio: Fabio Doplicher ha pubblicato in vita con Trevi, De Luca, Lacaita, Carte Segrete, Stilb, Vinelli, Edizioni dell’Arancio, El bagatt, Caramanica, Nino Aragno - mi dica: dovremmo considerare Doplicher come autore inedito? Dobbiamo sperare in una sua CROCETTIANA POSTUMA OPERA PRIMA?
I MAGNIFICI SETTE DELLA LETTERATURA NOSTRANA
2007-05-13 15:56:22|
"piuttosto ho un dubbio che vorrei che qualcuno mi togliesse: come ha fatto cappello a vincere il premio bagutta "opera prima" con il suo sesto libro?!?".
Risponde la curatrice del volume Assetto di volo di Pierluigi Cappello: in esso sono confluite le plaquette pubblicate negli anni da Cappello. Opera prima, quindi, in quanto primo volume ( e non plaquette!) pubblicato da un grande editore. Questo per chiarire e per rispondere a insinuazioni che definire velenose è poco.Sarebbe meglio informarsi prima di spargere veleno in Internet!
Anna De Simone
I MAGNIFICI SETTE DELLA LETTERATURA NOSTRANA
2007-05-10 10:22:47|di Luca Ariano
Concordo con Enrico Cerquiglini nell’ultimo commento!Peccato perchè alcuni sono interessanti...poi de gustibus, ci mancherebbe! Non darei troppo peso a queste hit, secondo me, è il solito modo per semplificare, banalizzare. Ora dopo mille premi e decine di antologie ci si mettono pure le classifiche stile San Remo? Povera poesia...
Un caro saluto
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I MAGNIFICI SETTE DELLA LETTERATURA NOSTRANA
2009-02-12 19:14:27|di Maris50
Scusate se mi permetto, ma non pensate che ognuno possa avere gusti personali???
Non è consigliabile, a mio parere pubblicare titoli di libri e rispettivi editori per non fare pubblicità a nessuno, mentre è interessante conoscere i nomi degli autori che più "prendono" il lettore e le rispettive motivazioni.
Senza simpatie, antipatie o partiti presi: non credo che questa sia una gara al più bravo, poichè il tutto è molto soggettivo.
Buona lettura!
Maristella Angeli
i magnifici sette