LEMN SISSAY
(Regno Unito)
Dal Regno Unito un giovane poeta che ha travolto il suo paese con parole in tempesta: dolci e fiere, ironiche e serie al tempo stesso.
La critica anglosassone lo riconosce come uno dei più carismatici performer dello Spoken Word sulle scene internazionali, che con estrema abilità sa passare dalla protesta sociale alla riflessione interiore.
Sissay sa deridere i limiti di chi ride dei limiti degli altri; fluttua come una farfalla e punge come un’ape.
Biografia
Lemn Sissay, inglese di adozione, etiope di nascita, è uno degli scrittori ’in residence’ del “Royal Festival Hall”. È autore di quattro raccolte di poesia: Tender Fingers in a Clenched Fist (1988); Rebel Without Applause (1992); Morning Breaks in the Elevator (1999) e The Emperor’s Watchmaker (2000). Nel 1998 è stato curatore di una antologia di poeti inglesi contemporanei di colore: The Fire People: A Collection of Contemporary Black British Poets. È autore e permorfer di molti spettacoli fra i quali: Chaos By Design (1994), Storm (2003) e Something Dark (2005).
Da più di dieci anni lavora per la televisione inglese BBC, per la quale ha realizzato sei documentari sul jazz e ha presentato il primo Poetry Slam nazionale inglese. Il quotidiano inglese The Independent dice di lui: “La sua poesia è canzone della strada, declamatoria, fantasiosa, che colpisce duro…”.
If there was ever one
Whom when you were sleeping
Would wipe your tears
When in dreams you were weeping;
Who would offer you time
When others demand;
Whose love lay more infinite
Than grains of sand…
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