IVAN CRICO
(Italia)
con
Tullio Angelini, giradischi
Carlo Mariani, launeddas “punt’ ‘e organu”
Presenza fra le più interessanti nel panorama della nuova poesia del Friuli Venezia Giulia, Ivan Crico interpreta le sue poesie in lingua bisiaca accompagnato dalle sonorità dei giradischi, originalmente “sperimentati” da Tullio Angelini, e delle “launeddas”, strumento a canne fra i più antichi del Mediterraneo di cui Carlo Mariani è fra i massimi esecutori a livello mondiale.
Biografia
Nato a Gorizia nel 1968, Ivan Crico si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e comincia ad esporre a partire dal 1983.
Inizialmente segnalato per le sue poesie in italiano, nel 1989 comincia ad utilizzare la nativa parlata “bisiaca”. Suoi testi poetici e saggi critici sono apparsi su alcune delle più importanti riviste italiane. Nel 1997 pubblica Piture (Edizioni Boetti) e nel 2003 Maitàni.
Crico è uno dei nove autori inseriti nell’antologia Tanche giaiutis, dedicata ai poeti più significativi degli ultimi decenni nei dialetti e nelle lingue minori del Friuli Venezia Giulia, ed è stato incluso nell’antologia di prossima uscita Via Terra, dedicata ai maggiori poeti della poesia neodialettale italiana.
Par giaroni ciari de gnente me ‘nvïo,
loghi de disért spiandor, onde che ‘l còdul
al se frua saldo
‘nzeà de ziti.
I poeti e gli artisti del Festival - Ivan Crico
2007-02-26 11:29:50|
Crico, qui