TOMAŽ ŠALAMUN
(Slovenia)
mercoledì 4 giugno, Teatro Comunale, ore 20.45
Oltre ad essere unanimemente riconosciuto come uno dei maggiori poeti sloveni contemporanei, Tomaž Šalamun gode ormai di una fama internazionale. Originalissimo, è un poeta cosmopolita capace di trasformare il mondo reale in un mondo capovolto e grottesco attraverso il suo sguardo irriverente. Dalle vicende storiche dei Balcani fino alle esperienze minime del quotidiano, la poesia di Šalamun coniuga universalismo e indissolubili vincoli con la propria terra d’origine, witz e tragica malinconia, che si fondono in versi forti di rara acutezza.
Tomaž Šalamun è nato a Zagabria nel 1941 e cresciuto in Slovenia, a Capodistria. Si è laureato in Storia dell’Arte all’Università di Lubiana e, prima di dedicarsi alla poesia, ha lavorato come artista concettuale. Ha insegnato in diverse università americane ed ha rappresentato la cultura
slovena presso il Consolato della Repubblica Slovena a New York. Ha pubblicato oltre 30 libri di poesia, tra i quali in italiano Fuoco verde, fiore verde (2000), Acquedotto (2001), Il ragazzo e il cervo (2002), Quattro domande alla malinconia (2005), vincendo numerosi e importanti premi letterari in tutto il mondo.
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Una sua lettura al Festival Internacional de Poesía de Medellín del 2003: QUI.
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