Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
www.e-theatre.net Roma, via Capo d’Africa, 29a
VIDEOSET
ELIO PAGLIARANI
Poesie per un compleanno
il 21 maggio
dalle 18.00 alle 24.00
e-theatre
via Capo D’Africa 29/A,
(Colosseo)
no-stop di letture e performance dell’opera di E.Pagliarani con poeti, attori, musicisti e proiezioni dall’archivio di Videor
il nuovo spazio e-theatre, per il suo battesimo festeggia un compleanno molto speciale,
gli ottanta anni di vita e di poesia di Elio Pagliarani.
Dalle ore 18 alle ore 24 si alterneranno poeti, amici e artisti che dedicheranno alle opere di Pagliarani letture, piece teatrali, performance musicali.
L’evento sarà visibile on line in tempo reale su www.e-theatre.net
Vi aspettiamo in tanti, graditissimi ospiti del teatro.
e-theatre,
Simone Carella e Ulisse Benedetti
Sara Ventroni, Andrea Cortellessa, Elisa Davoglio, Lidia Riviello, Cetta Petrollo, Videor
riascoltiamolo
(e se avete altri video/audio, aggiungeteli)
ps: Bacchini 80 anche lui, Pignotti 81, Giuliani e Giudici e Leonetti e Spaziani 83, Roversi 84, Erba 85, Zanzotto 86, Guerra e Risi 87...
3 commenti a questo articolo
IL 25 MAGGIO PAGLIARANI COMPIE 80 ANNI
2007-05-06 23:08:40|di silvia molesini
Scusate, è cannata: si trattava di Sinisgalli. Pagliarani l’ho conosciuto sola-sola, arabattando tra testi e testini. Di lui questa:
LEZIONE DI FISICA
A Elena
Cominciò studiando il corpo nero
Max Planck all’inizio del secolo (dispute se era il princi-
pio o la fine
del secolo), le radiazioni del corpo nero nella memoria
del 14 dicembre 1900
bisognava supporre che quanti d’a-
zione fossero alla base
dell’energia moltiplicata per il tempo
Elena oh le sudate carte la luce
è una gragnuola di quanti, provo a dirti che esiste oppo-
sizione
fra macrofisica e microfisica che il mondo atomico delle
particelle elementari
è studiato dalla meccanica quantistica - scuola di Cope-
naghen -
e da quella ondulatoria del principio di Broglie che ben
presto i fisici
si accorsero come le due nuove meccaniche benché basate
su algoritmi differenti
siano in sostanza equivalenti: entrambe negano
negano che possano esistere precisi rapporti di causa e ef-
fetto
affermando che non si può aver studio di un oggetto
senza modificarlo
la luce che piomba sull’elettrone per il-
luminarlo
E io qui sto
e io qui sto Elena in gabbia e aspetto
il suono di un oggetto la comunicazione dell’effetto
su te, delle modifiche
Non sono io
che ti tradisco, chi ti prende alla gola è la tua amica
la vita
Io cosa vuoi se tiene duro il muscolo cardiaco
è ormai provato che sono una pellaccia, mi tingerò i ca-
pelli Einstein piuttosto
e la sua chioma, te lo immagini quando dovette prendere
la penna
scrivendo a Roosevelt " Caro presidente, facciamola
l’atomica sennò i nazi" l’azione dell’energia
dell’energia moltiplicata per il tempo l’epistassi
anzi il sangue dal naso, diceva Pasquina alla tua età, il
sangue dal naso
che ti libera
Se si vuol sapere se A è causa dell’effetto di B
se il microggetto in sé è in conoscibile
se l’onda di Broglieper i fisici di Copenaghen
non è altro che l’espressione fisica della probabilità pos-
seduta
dalla particella di trovarsi in un luogo piuttosto che in un
altro onda cioè generata
dalla mancanza di un rigoroso nesso causale in microfisica
Perciò l’atomica
per la legge dei grandi numeri la probabilità tende alla
certezza
Perciò l’atomica
Poi la teoria dell’onda pilota e quella, così cara al nostro
tempo
Della doppia soluzione, e se esiste il microggetto in sé, se
la materia
può risponderci con un comportamento statistico
Dio gioca ai dadi
con l’universo? E se la terra
ne dimostrasse il terrore?
Non gridare non gridare che ti sentono non è niente men-
tre graffio una poltrona
Herman Kahn ha già fatto la tabella
Delle possibili condizioni postbelliche, sicché i 160 milio-
ni di decessi in casa sua
non sarebbero la fine della civiltà, il periodo necessario
per la ripresa economica
sarebbero 100 anni; va da sé che esiste, egli scrive, un
ulteriore problema
quello cioè se i sopravissuti avranno buone ragioni
per invidiare i morti
Quanta gioia mi dai quando ti stufi
di me, quando mi dici se scriverai di me dirai di gioia
e che sia gioia attiva, trionfante, che sia una barzelletta
spinta, magari
L’odore delle erbe di campagna nel piatto
da Cesaretto ruchetta
pimpinella un’insalata d’erbe della terra tenere espansive
degli umori
il cielo di qui che interviene sulla gente compresente oriz-
zontale
e tu e tu ognuno cui ti inviti a ballare ti accende
gli occhi e si fa bello e cresce
vino rosso
capriole con lancio di cuscini
nella mia stanza
Ma non credi che sia stufo anch’io di
coabitare
con me la mia faccia la mia pancia
anche in noi c’è dentro la voglia
di riassuefarci alla gioia, affermare la vita col canto
e invece non ci basta nemmeno dire no che salva solo l’a-
nima
ci tocca vivere il no misurarlo coinvolgerlo in azione e
tentazione
perché l’opposizione agisca da opposizione e abbia i suoi
testimoni.
IL 25 MAGGIO PAGLIARANI COMPIE 80 ANNI
2007-05-06 23:02:39|di silvia molesini
(tra parentesi, bravo Pagliarani. Io ho un’amica, Chiara Yorke, che qualche tempo fa me lo presentò...)
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IL 25 MAGGIO PAGLIARANI COMPIE 80 ANNI
2007-05-20 13:07:54|di assalti al cuore
Salve, mi permetto di segnalare anche questa serata dedicata a Elio e alla sua poesia, prevista a Rimini, proprio il 25 maggio in occasione del Festival di Musica e Letteratura Assalti al Cuore.
“Scrittura e suono restano contigui, compresi in una polarità carica di tensioni”
Walter Benjamin
“La poème - cette hésitation prolongée entre le son et le sens”
Paul Valéry
Assalti al Cuore #3 >> tracciato poesia >> dedicato a Elio Pagliarani
Assalti al Cuore #3 prosegue il viaggio iniziato nel 2005, un viaggio di perlustrazione accurata e appassionata alla ricerca di nuovi linguaggi e modalità espressive verso il terreno di confine tra musica e letteratura, verso una terra di frontiera fitta di sperimentazioni e contaminazioni.
Un festival non convenzionale, Assalti al Cuore pone a dialogo testi, canzoni, letture sceniche e musicate, scritture e partiture poetiche finalizzate alla performance.
Un festival che vuole produrre eventi unici, inediti e speciali, con il preciso intento di far interagire a tutti i livelli esperienze di valore nazionale con esperienze creative che nascono e germogliano nel territorio romagnolo.
Assalti al Cuore #3 propone una riflessione sull’oralità, una danza in bilico tra il senso e il suono, il binomio imprescindibile suono-parola, focalizzandosi, tra espliciti rimandi, suggestioni e sottintesi, sulla poesia contemporanea.
Assalti al Cuore #3 ha quest’anno, dunque, un tracciato segnato: l’impronta indelebile della ragazza Carla, le orme lasciate dalle ballate di Rudi. Assalti al Cuore #3 è dedicato a Elio Pagliarani.
Rimini, Teatro degli Atti, 25 maggio 2007
ore 21 - ingresso libero
Supponiamo che io fossi nato oggi
festa per gli 80 anni di Elio Pagliarani
a cura di Simone Bruscia e Tommaso Ottonieri
con la partecipazione di Elio Pagliarani
Walter Pedullà introduzione
Lucia Ferrati, Aldo Nove, Tommaso Ottonieri letture
Non voglio che Clara musiche
mediakino.com videoproiezioni
evento unico Assalti al Cuore
“Supponiamo che io fossi nato oggi / con questa pioggia che mi fa cantare”
Elio Pagliarani, da Romanza sotto la pioggia, 1948
“Romagnolo di nascita (ha cominciato a farci caso soltanto dopo i quarant’anni - ma un qualche significato ce l’ha), padano anzi milanese per apprendistato sentimentale e non (un quindicennio, dai diciotto ai trentatré anni), romano ormai da circa metà della vita. Nel frattempo però il suo paese natale (Viserba di Rimini, 1927) non c’è più, è scomparso: come se gli avessero tolto una sedia di sotto il sedere: Viserba era sorta nella seconda metà dell’Ottocento perché ci avevano impiantato la corderia (lavoravano soprattutto il lino), e si fermava il treno, e poi era nata l’industria dei bagni; il nucleo originario degli abitanti erano usciti o cacciati dalla terra cioè ex contadini, perlopiù “zuclòn” cioè zoccoloni, cioè provenienti dalla zona di Sant’Arcangelo di Romagna. Viserba era separata da Rimini da una landa di scarsa vegetazione, e sabbia, la “Pantira” (cioè la Pantera, si suppone) e da alcuni tucul (sì, proprio capanne di canne, falasco e altre erbe lacustri, e sui sette-otto anni Pagliarani ne spiò un pallidissimo, vecchio abitante; uno o due?) e pare che chiamassero Abissinia quei pochi nuclei abitativi (ci stava scritto proprio Abissinia in alcune vecchie carte topografiche del riminese, ma Abissinia stava scritto in vari e diversi posti, a seconda delle carte, e Turchetta: in omaggio alle guerre del ’96 e dell’11, probabilmente). Adesso non c’è più soluzione di continuità tra Rimini e Viserba, è tutto un Rimini nord, tutto alberghi e pensioni, una zona balneare un po’ più popolare di Rimini centro, con ignoranza e presunzione rubiconde di benessere.” Elio Pagliarani
Sperimentatore, poeta dei Novissimi, ha preso parte al Gruppo 63, è senza dubbio uno dei pochi scrittori italiani del ‘900 ad avere un’idea precisa, “rivoluzionaria” anche, del linguaggio poetico, basti ricordare i due grandi poemetti o “romanzi in versi” La ragazza Carla del 1957-60 e La ballata di Rudi del 1961-95. “Nessuna poesia scalcia quanto questa. Nessuna evoca con tanta struggente potenza l’aldilà di sé stessa: proprio quando, e proprio perché, nega tutti gli aldilà. È questa la sua forza più grande.” E’ il giudizio di Andrea Cortellessa, curatore del recente volume pubblicato da Garzanti che raccoglie Tutte le poesie di Elio Pagliarani.
Assalti al Cuore con la complicità dei poeti Aldo Nove e Tommaso Ottonieri, dei musicisti Non voglio che Clara, dell’attrice Lucia Ferrati e delle videoproiezioni curate da mediakino.com presenta un appuntamento speciale dedicato a Elio Pagliarani. A introdurre la serata un amico e compagno di viaggio del poeta, il critico letterario Walter Pedullà.
“Ricordo, affiorano alla memoria nelle circostanze più strane, molti versi di Elio. (…) Le parole mi riportano allora l’immagine di Elio mentre li legge da quel supremo attore che egli è. Pochi altri poeti sanno far rivivere il tempo in cui i versi si leggevano ad alta voce e in pubblico. Una lettura di Pagliarani è una performance. Chi l’ha visto sa che cos’è non solo la voce, ma anche la mimica di Elio: un direttore d’orchestra che ribadisce le percussioni dei versi più indignati attraverso la mano che scende e risale perpendicolare come lo stantuffo di un motore a scoppio; o che fa un ricciolo per aria all’inseguimento di una nota inafferrabile o di un gioco verbale. Pagliarani allarga lentamente il braccio libero per coprire l’intera distanza (il recitativo delle descrizioni) di un verso ipermetro che la fa lunga prima di lasciare spazio a un verso breve; o piega le ginocchia per abbassare il volume sino al soffio di una parola e fa ballare tutto il corpo (“il nostro daffare al momento / è saltare è saltare è saltare / se no sulla coda ci mettono il sale”). Un verso di Pagliarani può mettersi ad urlare all’improvviso e un altro lì vicino precipita verso il silenzio imposto dall’afasia metonimica (l’impossibilità di concludere il discorso). E dopo la tempesta la bonaccia di versi che si permettono finalmente il canto della lirica più modulata. Mai il dramma ha avuto tanto bisogno dell’orecchio per essere recepito. I ritmi di Pagliarani drammatizzano ogni modo di pensare e di parlare.”
Walter Pedullà, Storia di amicizia e di poesia, “l’immaginazione”, 2002
Supponiamo dunque una serata in compagnia di questo poeta, certamente uno dei più importanti del panorama letterario italiano e europeo.
Supponiamo semplicemente di trovare anche la scusa buona: è il 25 maggio 2007 e Elio compie ottanta anni.
::: Assalti al Cuore ::: Festival di Musica e Letteratura _RIMINI