Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

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IL POETA GIOVANE È UN ANTI-FORMAT: FRECCE VERSO L’ALTRO

di Elisa Biagini e Fabio Zinelli

Articolo postato lunedì 19 luglio 2010

IL POETA GIOVANE È UN ANTI-FORMAT: FRECCE VERSO L’ALTRO

I poeti che state per leggere e che “posteremo” a cadenza quindicinale con l’aiuto decisivo degli amici di AbsoluteVille, sono una squadra di under 35. Si leggono tutti nell’antologia Frecce verso l’altro (Marcos y Marcos, 2010). Dunque in un libro, un bel libro, anche materialmente, che però non è un libro. Si tratta di una storia di paradossi e assurdità che ha portato alla non distribuzione in libreria né in alcuna altra forma materiale di quello che era il premio per i selezionati di un concorso letterario Borntowrite: cioè la pubblicazione. Curatori e autori abbiamo raccontato il nostro itinerario su Nazione Indiana (qui). Scatta intanto l’operazione salvataggio. Il pdf dell’antologia è disponibile, per gentile e partecipe concessione dell’editore, sul sito Born to write. È accompagnato dal suo omologo: un’antologia consacrata ai racconti vincitori della sezione prosa dello stesso concorso (Trenta secondi di universo, sempre per Marcos y Marcos).
In parallelo “postiamo” i nostri poeti. I testi sono solo in parte quelli che si trovano nel “libro” e che leggete nel pdf. Tra i testi “recuperati” troverete un piccolo esercizio di calligrafia richiesto da noi curatori ai poeti selezionati: dovevano descrivere la figura di un nodo con parole che contenessero una traccia sul loro modo di concepire la scrittura. Il gioco nasceva da un’intenzione precisa: quella, letteralmente, di riannodarci alla formula collaudata in sei edizioni di Nodo sottile, laboratorio di poesia giovane diretto a Firenze da Vittorio Biagini e Andrea Sirotti, un’esperienza che speravamo di salvare attraverso il progetto promosso da Born to write. Siamo convinti che progetti come questo siano particolarmente ricchi in risultati. Dal Nodo sottile sono passati poeti come Gian Maria Annovi, Elisa Biagini, Francesca Matteoni, Paolo Maccari, Franca Mancinelli, Luigi Nacci, Italo Testa, Giovanni Tuzet). Insomma, il Nodo ha cercato di affiancando progetti maggiori ma affini come il Quaderno di poesia italiana di Franco Buffoni che consacra di fatto autori giovani che hanno però già alle spalle un vero e proprio inizio di carriera. Sono iniziative che puntano tutto sull’idea che il ritratto dell’artista da giovane sia molto di più di un format, una specie di X-factor della poesia. Il poeta giovane dispone oggi di un’enciclopedia degli stili che non è mai stata così larga. La letteratura italiana non è il suo unico orizzonte. Può anche scegliere di incrociare e manipolare più stili ma che non è per questo un post-poeta. Il suo rapporto con la forma rimane fluido, di fiducia. È lui da solo un’avanguardia. Se non è un post-poeta cambiamenti di società e biologici hanno fatto in modo che sia per molti aspetti un ‘post-giovane’. La difficoltà di occupare un posto che la macchina sociale ha smesso di prenotare per lui ha fatto in modo che si sono allungati e spostati i confini di quella che classifichiamo come età ‘giovane’. Chi ci è dentro conosce la paura di non uscirne mai, o troppo tardi. Sono altrettante ragioni che definiscono un ruolo sociale e artistico, una personalità espressiva comune in un arco di realizzazioni che può essere sempre, e lo speriamo, il più largo possibile.
Buona lettura.
Elisa Biagini, Fabio Zinelli


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Frecce verso l’altro, n. 1: ANDREA CIRILLO

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