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Il Miele del Silenzio

Antologia della giovane poesia italiana a cura di Giancarlo Pontiggia

Articolo postato lunedì 30 marzo 2009
da Lorenzo Carlucci

Segnalo l’uscita de

Il Miele del Silenzio

Antologia della giovane poesia italiana

a cura di Giancarlo Pontiggia, per i tipi di Interlinea.

I poeti presenti nell’antologia sono i seguenti.

Testi di Guglielmo Aprile, Roberta Bertozzi, Davide Brullo, Francesco Filia, Vincenzo Frungillo, Federico Italiano, Isabella Leardini, Franca Mancinelli, Maurizio Marota, Pietro Montorfani, Matteo Munaretto, Adriano Napoli, Daniele Piccini, Giuliano Rinaldini, Alessandro Rivali, Mariarita Stefanini, Andrea Temporelli, Matteo Veronesi

12 commenti a questo articolo

Il Miele del Silenzio
2011-08-25 13:48:39|di Federica

Acquistai il libro splendidamente curato da Pontiggia a pochi mesi dall’uscita. Non mi sembrano molti 24 euro per una antologia di questo calibro. Il titolo della quale è emblematico, a mio vedere si riferisce al senso e alla destinazione della scrittura, e non banalmente alla tristezza. In ogni caso, rarissimamente si ride con la poesia, perlomeno con quella vera.


Il Miele del Silenzio
2011-08-24 18:53:29|di Matteo Veronesi

Io non ho scritto "stelle nell’abisso", bensì "rubare stelle all’abisso": che non mi sembra una banalità, se non altro perché è impresa ardua. Né ho parlato di "sperimentalismo classico", bensì di "classicità sperimentale", che è cosa diversa (a dire il vero, ne parla Pontiggia nell’introduzione).
Non è il mio verso ad essere banale; sei tu, caro Anonimo, che inconsciamente lo banalizzi con il tuo sguardo distratto. Non vedo, poi, in ogni caso, cosa ci sia di "maligno" nella mia presunta banalità.
Nessuno degli autori è stato obbligato a comprare copie del libro; a ciascuno di essi ne è stata donata una. Interlinea è una casa editrice la cui serietà e il cui impegno culturale non possono, credo, essere messi in dubbio.
In effetti, la poesia contemporanea vende poco; ciò non riguarda solo "Il miele del silenzio", e dipende anche dalla limitata cultura e dalla scarsa attenzione di persone come te.
Sei liberissimo di definire banali espressioni come "la nera rosa in cui tu ora ti chiudi - / la luce inabitata in cui respiri" (versi, peraltro, da me dedicati ad una persona cara tragicamente scomparsa); ma devi spiegare perché. E credo ti sarebbe difficile.
Nessuno è obbligato a comprare "Il miele del silenzio". Ma, se non ha letto il libro, non può pretendere di stroncarlo, com’è evidente.


Risposta all’Anonimo
2011-08-24 18:52:44|di Matteo Veronesi

Io non ho scritto "stelle nell’abisso", bensì "rubare stelle all’abisso": che non mi sembra una banalità, se non altro perché è impresa ardua. Né ho parlato di "sperimentalismo classico", bensì di "classicità sperimentale", che è cosa diversa (a dire il vero, ne parla Pontiggia nell’introduzione).
Non è il mio verso ad essere banale; sei tu, caro Anonimo, che inconsciamente lo banalizzi con il tuo sguardo distratto. Non vedo, poi, in ogni caso, cosa ci sia di "maligno" nella mia presunta banalità.
Nessuno degli autori è stato obbligato a comprare copie del libro; a ciascuno di essi ne è stata donata una. Interlinea è una casa editrice la cui serietà e il cui impegno culturale non possono, credo, essere messi in dubbio.
In effetti, la poesia contemporanea vende poco; ciò non riguarda solo "Il miele del silenzio", e dipende anche dalla limitata cultura e dalla scarsa attenzione di persone come te.
Sei liberissimo di definire banali espressioni come "la nera rosa in cui tu ora ti chiudi - / la luce inabitata in cui respiri" (versi, peraltro, da me dedicati ad una persona cara tragicamente scomparsa); ma devi spiegare perché. E credo ti sarebbe difficile.
Nessuno è obbligato a comprare "Il miele del silenzio". Ma, se non ha letto il libro, non può pretendere di stroncarlo, com’è evidente.


Il Miele del Silenzio
2009-10-10 19:33:11|

Mi chiedo come si faccia a spendere paroloni come "sperimentalismo classico" proprio sopra la poesia che dà il nome a questa discutibile, ennesima antologia.Sillabe alla quiete, stelle nell’abisso e ogni sorta di maligna banalità .
Il tutto è abbastanza imbarazzante ma sicuramente divertente e rivedrei il concetto relativo alla difficoltà di trovare una poesia riso inducente. Mi spiace per gli orgogliosi autori chiamati a sborsare, certo lor soli, 24 euro.


Il Miele del Silenzio
2009-04-24 11:06:43|di Matteo Veronesi

Non so.

Chi meglio di un autore incluso (avevo scritto, con lapsus forse rivelatore, "concluso") nell’antologia può cogliere e rendere, dall’interno, lo spirito (nella fattispecie quello, appunto, di una "classicità sperimentale") che la pervade, e che si riflette (pur se in modo molteplice, prismatico) nei diversi autori che ne sono compartecipi?

D’altro canto, "Il miele del silenzio" è un’antologia che può piacere o non piacere, discutibile e parziale come tutte, ma che se non altro chiarisce nell’introduzione, con sintesi e chiarezza, l’idea di poesia che la sorregge e di cui essa è espressione: idea che rende ragione, in modo implicito od esplicito, delle scelte compiute.

Com’è ovvio, ci sono svariati autori che avrebbero meritato di esservi inclusi. Ma - per converso - non c’è, credo, nessuno degli inclusi che non lo meriti.

C’è da dire, poi, che Brullo, firmandosi con il suo nome, ha dimostrato una notevole "onestà intellettuale", per usare un cliché oggi molto diffuso nel linguaggio, quanto raramente riscontrabile nella realtà del pensiero e del comportamento.

E’ inutile negare che è molto diffuso il malcostume onanistico (che io ho sempre fieramente rifiutato) di scriversi da sé le recensioni e farle firmare ad un amico. Allora tanto vale gettare la maschera e giocare a carte scoperte.

Avevo pensato anch’io di scrivere qualcosa sull’antologia, per chiarirne il senso e lo spirito, non di "scuola", "corrente" o "gruppo", ma almeno di sensibilità, scelta culturale e indirizzo del gusto (il valore, il peso degli autori, ovviamente, non sta a me giudicarli).


http://nuovaprovincia.blogspot.com

Il Miele del Silenzio
2009-04-23 00:06:17|di lorenzo

per quanto riguarda la recensione di davide brullo, matteo, più che la sede editoriale che la ospita rischia di generare "fastidi, pregiudizi e preclusioni di natura" non tanto "ideologica" quanto etica (??) il fatto che l’autore della recensione sia anche presente nell’antologia. cose da evitare, forse, specie di questi tempi, quando sembrano inevitabili.

(godibilissimo invece il refuso "nom de plum" per andrea temporelli/marco merlin nel pezzo della garavelli. fa molto "nom de plum-cake". ;))

lorenzo


Il Miele del Silenzio
2009-04-14 14:55:01|di Matteo Veronesi

Chi poi desiderasse maggiore contezza circa lo "sperimentalismo classico" che anima i poeti inclusi può dare una scorsa alla recensione di Bianca Garavelli:

http://www.cmc.milano.it/2009/artic...

e a quella di Davide Brullo:

http://www.libero-news.it/articles/...

(anche se, ovviamente, le sedi editoriali che le ospitano possono ingenerare in qualcuno fastidi, pregiudizi e preclusioni di natura ideologica, con cui pregherei tutti di non contaminare il "fatto poetico").


RECENSIONE

Il Miele del Silenzio
2009-04-14 14:38:14|di Matteo Veronesi

Mi sento chiamato in causa, visto che il titolo "tristello" deriva da una mia poesia, che riporto, e si spiega solo in relazione ad essa e al suo contesto generale.

Come pensare, come dire il nulla –

la nera rosa in cui tu ora ti chiudi

la luce inabitata in cui respiri –

come rubare sillabe alla quiete

stelle all’abisso

Fissare le parole

fino a che non dispaiano allo sguardo -

finché non scenda dalle loro piaghe

il miele del silenzio

Tempo è che si quieti

il mio canto, e le parole

si spengano alle soglie del mistero

I maligni diranno: era ora!

Può darsi che tutto ciò sia tristello. Del resto, la poesia deve far ridere? Euripide, Tasso, Leopardi sono divertenti?

Peraltro, si dovrebbe fare un’antologia di poesie ridanciane (io non sarei la persona più indicata per curarla...); ma temo che non se ne troverebbero moltissime.

Non so, peraltro, come si possa giudicare, insieme al titolo, anche il contenuto del libro, senza averlo letto. Invidio molto chi ha questa facilità e questa rapidità di valutazione, visto che io i libri devo, ahimè, durare la non sempre grata fatica di leggerli, prima di esprimere riguardo ad essi un qualsivoglia giudizio.

Buon divertimento a tutti.

Matteo Veronesi


TRISTEZZE

Il Miele del Silenzio
2009-04-04 10:02:11|di lorenzo carlucci

no la foto l’ho messa io. il libro non ha immagine di copertina. non so nulla della prefazione perché non ho ancora il libro. ho solo dato notizia.

lorenzo


Il Miele del Silenzio
2009-04-04 02:13:01|di molesini

si, il titolo è tristello, per quanto non abbia niente contro la parola miele

la foto è stupenda però, se è la foto di copertina funzia daddio


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