Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Onde Mediterranee 2007
“Lettere mediterranee”. Letteratura e pensiero al capo nord del Mediterraneo
Lettere mediterranee esordisce in seno alla decima edizione del festival internazionale Onde Mediterranee , ricco anche quest’anno di importanti appuntamenti con i ritmi, i colori e i suoni delle culture d’altrove; Lettere Mediterranee risulta in questo contesto come sede di approfondimento culturale, occasione di confronto, di scambio e di condivisione di idee. La breve rassegna consiste in una serie di tre incontri, curati dal filosofo Neri Pollastri, che si svolgono a Monfalcone, in Piazza Falcone e Borsellino, a partire dalle ore 21: protagonisti degli incontri alcuni autorevoli nomi del panorama culturale d’oggi: Moni Ovadia (30 giugno), Pier Aldo Rovatti (4 luglio) e Franco Cassano (5 luglio).
Moni Ovadia è il primo ospite della rassegna (sabato 30 giugno) e non ha certo bisogno di molte presentazioni: dopo l’affermazione presso il grande pubblico con il celeberrimo Oylem Goylem, è stato ed è autore di spettacoli, progetti, libri di grande successo, in cui ripercorre le sue tappe di viaggiatore senza confini. La sua inquieta identità di ebreo errante, il difficile percorso di “emozione, umori, esilio, spaesamento, sradicamento e precarietà” e il suo inconfondibile sottile umorismo - “l’arma più potente per prevenire la violenza” - sono le chiavi di lettura con cui Ovadia rilegge e si rivede nelle contraddizioni del Mediterraneo: all’Ironia itinerante è dedicato il suo incontro, in occasione del quale il grande autore presenta anche, in prima regionale, il suo ultimo lavoro editoriale, dall’emblematico titolo Lavoratori di tutto il mondo, ridete (Einaudi, 2007).
Il “gioco”, sintomo di curiosità e lontano dalla pura speculazione fine a se stessa, è oggetto centrale dell’incontro di mercoledì 4 luglio, con Pier Aldo Rovatti. Docente di Filosofia contemporanea all’Università di Trieste, nonché direttore della Rivista Aut Aut e collaboratore del quotidiano “la Repubblica”, Rovatti introduce il proprio orientamento con La rinascita del gioco del pensiero: è solo allargando la mente verso una dimensione di “pensiero giocato” che le barriere ideologiche e sociali tra le diverse culture si smitizzano e si superano. Provocatorio e significativo anche il titolo del suo ultimo saggio La filosofia può curare? (Raffaello Cortina, 2006), che propone una visione nuova e pragmatica della filosofia.
L’alternativa mediterranea è invece il tema esplicito dell’incontro di giovedì 5 luglio con Franco Cassano, docente di Sociologia della conoscenza all’Università di Bari e attentissimo esploratore dell’identità, dello sviluppo del pensiero e delle potenzialità dell’area mediterranea: centro del dibattito è l’idea che con la reciproca conoscenza, con un corretto processo di mediazione e di eliminazione di ogni fondamentalismo, il grande tesoro Mediterraneo realizzi appieno la sua fondamentale posizione strategica e diventi così un ricchissimo spazio di sviluppo e di cooperazione. Il titolo dell’incontro ricalca l’ultima, corposissima e fondamentale raccolta di saggi curata da Cassano stesso, assieme a Danilo Zolo, da poco pubblicata per Feltrinelli.
Il curatore degli incontri, Neri Pollastri, è un brillante filosofo dallo spirito innovatore, votato ad una concezione “pratica” della filosofia e primo sostenitore in Italia dell’importanza della “consulenza filosofica” come introduzione a un processo di riflessione critica sulla visione del mondo.
Ad accompagnare ed arricchire la cornice dei dibattiti, gli interventi musicali, tra il jazz e la libera improvvisazione, di tre grandi musicisti provenienti dalla nostra regione, ma ben noti nel panorama musicale nazionale, e non solo: Giorgio Pacorig al pianoforte, Claudio Cojaniz, ancora al pianoforte e Romano Todesco alla fisarmonica. La musica introduce il dibattito e vi si interseca, e interviene come ulteriore momento di riflessione e come contributo alla cifra della contaminazione stilistica e culturale.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero.
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