Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

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Inoculiamo i vaccini di Mariano Lizzadro

tra telenovelas e trappole tecnologiche i testi del potentino "trattano" la cosmesi della nostra cultura

Articolo postato martedì 3 ottobre 2006
da Christian Sinicco

da "PAROLE CONTRO"
Quaderni di Scriptavolant

METAMORFOSI

Tutto è uno schianto, quasi quasi canto.
L’amore è arte, non uno specchio di un mare di calma.
Si aprono nuovi già vecchi discorsi su: natura, paura,
vita dura, sentimento puro, tempo e genesi della cultura.

Alba fresca, balaustra luminosa, intense emozioni,
collina bruciata, sole maestoso, sera interminabile.
Vorrei fermare il tempo, momenti di immota calma,
e donargli colore e suono, trovare un cuore e l’anima del mondo.

Devo svegliarmi da questo torpore,
si muore e si azzanna nel mondo e le telenovelas
dell’impero della morte e il conformismo presuntuoso,
tipico italico e tutto il resto mi soffocano, aiuto.

Il rumore di questa guerra come mi sento dentro è insopportabile,
e rispondo ad amore e guerra con inutilità ed impotenza.
Sforzarsi a non sentire, chiudersi, oppure cosa?

NON BASTANO PAROLE CONTRO

Il porco è identico a se stesso e nella storia.
Inoculiamogli un potente vaccino:
verità di dimensioni variabili o bugie è lo stesso.
Il porco sporca, puzza, onnivoro nel trogolo.
Per volta immunizziamolo contro cosa, cose e qualunque cosa.
Il porco è legato, immobile, distante.
E se la nostra vita fosse un crederci,
peggio ancora una vita da consumatori.
Il porco è sciolto, è a piede libero, è fra noi.
Nei sottoterra non bastano parole contro,
inghiottite, inglobate in scenari di confusione,
di segni, di senso, di tutto.

COME IPPOPOTAMI

Lenti, pigri grandi ippopotami
stiamo, obesi ed orgogliosi delle nostre pance.
Inutili, minute chiarificazioni quotidiane
su mutamenti televisivi e meccanismi sociali e viceversa.
Parole dentro un paradigma indiziario
o più semplicemente ritardo culturale
per cui le innovazioni tecnologiche
vanno più forte dei pensieri
di noi lenti, pigri, grandi ippopotami?


Immagine di copertina di Camilla Falsini da Serpeinseno.it

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