Ad aprire la seconda serata sono due voci femminili, due grandi poetesse del mediterraneo.
Joumana Haddad, libanese, una delle maggiori poetesse arabe contemporanee, accompagnata dalle percussioni del triestino Alex Croce. Un reading molto intenso e corporeo. Il pubblico italiano ha potuto apprezzare i versi della Haddad anche grazie alle traduzioni, lette dalla brava attrice monfalconese Luisa Vermiglio.
Dopo la Haddad è salita sul palco la siciliana Jolanda Insana, autrice di prestigio che ha esordito negli anni ’70, protagonista di un reading che ha messo in luce le caratteristiche principali della sua poesia: una lingua viva e ricercata, un repertorio che va dall’invettiva all’aforisma, senza mai cadere di tono.
Joumana Haddad / Jolanda Insana
2008-11-14 11:59:07|di Antonino Contiliano
E’ sempre incisiva una poesia provocatoria, e conducente n’è l’ibridazione linguistica, la contaminazione che rompe con i facili lirismi. Se Jolanda fa un’accoppiata con Haddad, poetessa cui nessuna chiave chiude la lingua e le dita del desiderio, allora la rottura è "politica" oltre che culturale. Personalmente ho inserito il testo della Haddad (cui faccio riferimento) nel mio "Comapagni di strada caminando" (ed. Ricciardi) Il libro è un testo collettivo che assembla più di 40 autori, e tra questi Joumana Haddad. Oggi il testo è anche pubblicato su www.vicoacitillo.net.
Nino Contiliano
Compagni di strada caminando