Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.

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L’ERA DELLE RIVISTE E’ FINITA? FACCIAMO UNA RIVISTA. CHI CI STA?

ALLA VOLTA DELLA CREAZIONE DI UNA REDAZIONE VIRTUALE. E CHE QUALCHE CASA EDITRICE CI ASCOLTI: NON SI SA MAI CHE LA FACCIAMO VERAMENTE LA RIVISTA! APPOGGIATE L’OPERAZIONE SCRIVENDO NOME COGNOME VOSTRI BLOG SITI E-MAIL EVENTUALI ESPERIENZE REDAZIONALI PURE SE VOLETE SOLO ABBONARVI. A PROP., CI SERVE PURE UN GRAFICO, DI QUELLI TOSTI, E TANTI FOTOGRAFI.

Articolo postato martedì 24 aprile 2007
da Christian Sinicco

I post di questi giorni mi han fatto tornare alla mente il fatto che, con tutta probabilità, pochissimi uomini e pochissime donne leggeranno le riviste pubblicizzate sul blog - questo nonostante vi sia una frequentazione assidua, ripetuta, di AbsolutePoetry e dell’internet "poetico".
Al BlogMeeting di Monfalcone si è discusso, a partire da un’osservazione di Luigi Nacci, della mancanza della critica "militante" o "accademica" in rete. Vincenzo Della Mea, che ha fornito dati interessantissimi sul suo blog, comparava il nostro "caso" con quello delle riviste scientifiche, ormai stabilmente online... perché dunque la critica preferisce la pubblicazione su riviste cartacee?
Collaborando a Fucine Mute, tra i primi magazine multimediali iscritti ad un registro di stampa periodica e testata che ha ospitato saggi notevoli nel recente passato, non posso che ritenere l’ambiente letterario italiano ancora poco al passo con i tempi, sia dal punto di vista della critica che si vorrebbe in relazione agli apparati comunicativi, sia dal punto di vista dei blogger, impegnati a promuoversi in modo autoreferenziale o attraverso dinamiche di gruppo.
Tutto ciò farebbe pensare ad un carattere non "collaborativo" del non "aperto alla messa in crisi dei propri assunti e al dibattito", del non moderno e quindi non "operativo" (rubando l’espressione a Giulio Mozzi) addetto ai lavori nostrano.
Se banalmente la rivista cartacea attrae la "critica" poiché iscritta ad un registro - che fornisce la prova del reato, tangibile -, comparando il lavoro dei magazine in internet (L’Attenzione, dove Massimo Orgiazzi ha riepilogato a grandi linee la discussione al BlogMeeting, ma pure Carte nel Vento o l’Ulisse, anche se non è chiaro se vi sia una registrazione vera e propria in tribunale), sviscerando la mia osservazione tra i post, in rete e solo in rete, non noto sostanziali differenze di fruizione... lo affermo in quanto utente, che utilizza PoEcast e PoeGator, nonché i link del blog personale per l’esplorazione, periodica, attratto come sono dalle macchie di leopardo lasciate come traccia da questa umanità, che rischia di dimenticare la strada per la velocità della comunicazione.
Tuttavia, recentemente, sono stato sbalzato dalla mia sedia internettara in occasione di un soggiorno croato: ho potuto ammirare la rivista Poezija, un semestrale imponente, che ha le fattezze di Vogue, la grafica seducente nonostante sia voluminoso, quasi pesante.
Ogni sei mesi i croati forwardano un reportage della propria poesia, in modo profondamente comunicativo, con testi, approfondimenti, interviste e dibattiti.
Non ho pensato di comparare lo standard qualitativo di quella comunicazione con quella delle nostre riviste cartacee, tutto sommato "ciclostilati" noiosi, incapaci di fotografare (a colori, tranne qualche copertina) i momenti di un dibattito culturale diffuso, come quello attuale.
La Croazia ha una popolazione di 4,5 milioni di abitanti (dati Wikipedia); si concedono due volte all’anno un’incredibile operazione di marketing poetico, e per la prima volta in vita mia ho desiderato di essere pubblicato su una rivista cartacea - non era mai successo -, si sono addirittura risvegliate in me le analisi di Antonio Porta su pubblicità e letteratura, astratte dai manifesti pubblicitari ospitanti niente di meno che versi di poeti contemporanei (operazione milanese datata anni ’80)...

..."ti sembra la pubblicità della Coca Cola, e invece è un testo di Maurizio Cucchi", osserva Porta; "ti sembra Vogue, e invece è Poezija!"...

Ricordo l’impegno per dare i natali a Fucine Mute 87, un anno di lavoro circa, a mia cura e di Luigi Nacci, più l’aiuto tecnologico di Enrico Baravoglia e Serena Smeragliuolo... le statistiche di FM tra la fine di settembre e i primi di ottobre 2006, cioè in un mezzo-mese di promozione, salirono di 70.000 unità, indirizzi ip singoli, rispetto i 120.000 di media.
Fu un fatto straordinario: a sommare lo spamming mio con quello di Nacci e degli altri collaboratori, non superavamo le 1500 e-mail... poi, a distanza di un mese e mezzo, Stefano Massari (attualmente impegnato con Land, un nuovo progetto), spedì una comunicazione attraverso il bollettino di FuoriCasa.Poesia: altri 10.000 contatti - non possiamo analizzare questa fluttuazione però, poiché la media è stata "falsata" il mese precedente, la marea indotta dalla prima comunicazione ha cambiato la costa, il nostro orizzonte.
Si tratta pure di riconoscere l’esistenza di un bacino di utenze diverso da quello dei blog di poesia, articolato e attivo nello stesso modo, che si relaziona a strumenti diversi, come le e-zine e le riviste cartacee... nel caso di FM87 non so quanto gli utenti fossere interessati alla multimedialità, sicuramente sedotti dalla quantità di informazione disponibile, aspetto da ricercare nei progetti editoriali di oggi, volti a integrare diversi linguaggi e possibilità comunicative.
Anche per questa esperienza, al BlogMeeting, ho dato la disponibilità alla creazione di progetti che partano dalla rete: a ragionare, si sono resi disponibili anche altri partecipanti - tra quelli non precendentemente citati, Adriano Padua, Massimo Sannelli e Stefano Guglielmin, che su Tellus folio ha contribuito al dibattito; nonché pare interessata anche la direzione del festival, nella persona di Lello Voce, che ha voluto realizzare l’incontro.
Non c’è dubbio però che a essere importanti sono i lettori, che a questo punto dovrebbero essere consci della propria forza, della comunicazione che fanno!
Poiché non viviamo in un mondo letterario "ristretto", voglio rilanciare l’iniziativa ai lettori, fugando i dubbi sui principi che animano la nostra socialità. Lo faccio perché...

...mi domando cosa possa fare una redazione iniziale di comunicatori - VOI! - pronti alla prima rivoluzione culturale della specie poesia.
Tutte le persone di questo mare - VOI! - onde, avete paura della rete?
Violate la vostra privacy, come recita il sottotitolo!
FACCIAMO UNA RIVISTA. CHI CI STA?

76 commenti a questo articolo

L’ERA DELLE RIVISTE E’ FINITA? FACCIAMO UNA RIVISTA. CHI CI STA?
2009-08-01 14:35:02|di marfy style

anche a me piacerebbe creare una rivista,scrivo bene e vorrei farlo vedere agli altri fatemi sapere


L’ERA DELLE RIVISTE E’ FINITA? FACCIAMO UNA RIVISTA. CHI CI STA?
2009-03-29 12:25:38|di Nando Taccogna

...certo, facciamo una rivista.
Io ci sto.

Nando Taccogna
(Caserta)


http://poesienando.splinder.com/

L’ERA DELLE RIVISTE E’ FINITA? FACCIAMO UNA RIVISTA. CHI CI STA?
2008-12-16 00:23:56|

nicodevin@tin.it tx


L’ERA DELLE RIVISTE E’ FINITA? FACCIAMO UNA RIVISTA. CHI CI STA?
2008-10-21 11:41:40|di Nicola Ruggiero

io ci sto, anche con traduzioni dall’inglese, francese, latino, greco (antico e moderno) ed esperanto

Nicola Ruggiero
Reykjavik - Islanda


sito personale

il giornalino
2008-09-10 17:58:24|di edo

una rivista che dice le notizie principali del mondo


IL GIORNALINO

L’ERA DELLE RIVISTE E’ FINITA? FACCIAMO UNA RIVISTA. CHI CI STA?
2008-08-27 13:33:13|

Mi rendo conto che la video_poesia è una fattispecie squisitamente internettiana. Ad ogni modo se volete che se ne parli per iscritto contattatemi. A parte le mie - poche - videopoesie c’è una vasta realtà da sondare, quindi io ci sto:
fabiandirosa@virgilio.it


http://www.youtube.com/fabiandirosa

L’ERA DELLE RIVISTE E’ FINITA? FACCIAMO UNA RIVISTA. CHI CI STA?
2008-06-23 12:38:08|

Laureata in storia e critica del cinema, posso scrivere recensioni di film e fare traduzioni. la mia mail è deborap7@yahoo.it.Contattatemi.


L’ERA DELLE RIVISTE E’ FINITA? FACCIAMO UNA RIVISTA. CHI CI STA?
2008-06-23 11:27:20|

Fotografie di Cristina Boldrin. http://cristinaboldrin.blogspot.com dal sito è possibile contattarmi tramite e-mail.


L’ERA DELLE RIVISTE E’ FINITA? FACCIAMO UNA RIVISTA. CHI CI STA?
2008-05-20 17:59:05|di doa

che dire? l’emozione di sentire l’odore della carta stampata è insostituibile e la poesia vive per chi la ama
leggo di dubbi e di slanci di onde e di maree di luoghi e sistemi ma non ho letto di tigri che escono dal buio sferzando la coda o di demoni che possedono il profondo di chi scrive
una rivista opuscolo pezzetto di carta qualunque cosa esso sia non finirà mai

per cui chi vuole io sono qui:doarki@libero.it
(carmine)


L’ERA DELLE RIVISTE E’ FINITA? FACCIAMO UNA RIVISTA. CHI CI STA?
2008-05-19 16:38:54|di aserc

Sono d’accordo, sono la Pesidentessa di un’Associazione di studi e ricerche criminologiche e vorremmo avere una rivista in cui poter scrivere degli articoli in materia...se ne sapete qualcosa...www.aserc.it.gg


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