Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Pubblico questa prosa inviatami da Luigi Di Ruscio. È tratta dal suo libro L’allucinazione, edito da Cattedrale nel 2008.
Ieri passeggiando pensavo a una possibile poesia per mia moglie, un elogio alla “forza della sua debolezza”, il “superare le malattie più gravi con un’alzata di spalle”, un girare nel labirinto delle piccole cose, nominare le crune degli aghi, un bottone staccato e perso, la telefonata che fa bruciare la frittata, ci perdiamo nel caos delle cose minuscole e penso che per queste cose sono brave le scrittrici, le donne vivono nella concretezza delle mura domestiche senza divagare, noi invece pensiamo sempre ad altro e Gustav Aschenbach viveva in albergo, a me piacerebbe vedere un bel diario della ragazza delle pulizie di quell’albergo. Immagina un diario di una di quelle suore che accudisce il papa, che magari al papa dovranno anche pulirgli il culo, dovranno lavarlo, pulirlo come fosse un bambino. Una scrittura vicinissima all’orribile concretezza di ogni giorno, devo averlo un libro di una svedese, il diario di una lavatrice di pavimenti, spero di ritrovarlo.
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