Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
estratto da una conversazione con Massimo Sannelli, a casa sua. Agosto 2006. fa parte di una serie di incontri con poeti filmati durante l’estate 2006 da Francesca Sallusti, Jacopo Ricciardi e Lorenzo Carlucci. manterrò un archivio dei video anche qui. A.M.D.G. enjoy!
[si deve sentire con il volume a palla (come un live brutal (ma per motivi diversi)). meglio se sparato in cuffia. il tempo manca ora per le migliorie. insomma qui habet aures audiendi, audiat!]
4 commenti a questo articolo
L’après-midi d’un poète.
pars II : Massimo Sannelli
2008-01-09 17:13:01|
su un letto sfatto :
http://lapoesiaelospirito.wordpress...
L’après-midi d’un poète.
pars II : Massimo Sannelli
2008-01-08 23:20:00|
Ecco: sempre c’è in lui questo prendere il mondo da molto lontano e portarlo molto vicino (qui arriva la poesia) per poi rilanciarlo.
Le contraddizioni apparenti (Busi enorme, Busi contestabile)(scrivere quello che si è, l’etereo esangue che vorrebbe portare il segno del sangue e del corpo) vengono conchiuse nell’intero gesto del donarsi, spassionatamente, quasi ingenuamente, in una sorta di forma che non può che essere, così, intera.
L’après-midi d’un poète.
pars II : Massimo Sannelli
2008-01-08 16:13:25|
Adesso me lo guardo come si deve, Sannelli è uno dei miei più cari. Grazie per il mini corso di latino.
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L’après-midi d’un poète.
pars II : Massimo Sannelli
2008-01-10 19:02:41|di Molesini
Ho letto, anonimo, su letto sfatto.
Non mi "risponde" (corrisponde?) però.
Le belle lezioni di poesia non assolvono a tutto.
E, senza vergogna per adesso, mi decido a postare (tanto non ritorni) una cosa scritta proprio per Massimo, nel luglio dell’India.
Dice bene quello che intendo.Fa:
Se ti si potesse rispondere
ti direi che nessun sangue è legge
legge farei la tua distanza
dal disegno
e legge la stanza della penisola
arida, ambigua
che latita e sfregia
il mattino a pomeriggio
legge, se serve, a figlio
mai nato, il chiaro senso posto
dalle tue poesie, le afasie
illuminate
che di chi sa cos’è difficile
farsi ruolo e dividere
non si dica mai tornato
non si pensi impossibile
questo se ti si potesse rispondere
per quante volte letto
un pianto supremo
impellente spropositato
nel tuo scrivere liquido
e pianto di quel pianto
quanto il pianto mi ha pianta
cosa disperata io, io
tanto che se ti potessi rispondere
mi parrebbe sfinente trovare le parole
e accorgermi che niente soccorre
se ha fermo lì tutto l’amore