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LA POESIA PER IMMAGINI - Video di e sulla poesia

martedì 3 giugno, Teatro Comunale, ore 16.30

Articolo postato martedì 13 maggio 2008
da Luigi Nacci

LA POESIA PER IMMAGINI
Video di e sulla poesia


martedì 3 giugno, Teatro Comunale, ore 16.30

- Diario di bordo

Nuvolari di Antonio Poce

Amelia Rosselli... e l’assillo è rima di Stella Savino e Rosaria Lo Russo

Nine Poems in Basilicata (John Giorno) di Antonello Faretta

Tokio Cut Up. La poesia italiana in Giappone di Giacomo Verde

Questo è un appunto importante di Sparajurij Lab

Una poesia fragile e temeraria (Patrizia Vicinelli) di Daniela Rossi (prima assoluta, co-produzione Le Lettere - Absolute Poetry 2008)

Intervengono Enrico Ghezzi e Andrea Cortellessa

Da tempo la poesia si mescola alle altre arti, in un processo di ibridazione continua. La rivoluzione digitale, permettendo la diffusione di massa di una serie di tecnologie di registrazione di immagine e suono, ha messo in stretta connessione il mondo audiovisivo con quello della poesia, favorendo il suo interfacciarsi anche con il cinema, la videoarte e i new media. In questo contesto nascono i primi video di poesia, una forma d’arte e di “scrittura” ormai diffusissima in tutto il mondo, alla quale Absolute Poetry ha riservato uno spazio fin dalla sua prima edizione (2005), presentando una selezione dalla più importante rassegna di video-poesia, il Zebra Poetry Award di Berlino.
I video in programma al Festival costituiscono una piccola ma significativa selezione, che spazia dal documentario alla videoarte, del panorama audiovisivo italiano dedicato alla poesia o da questa direttamente generato.
Il documentario di Daniela Rossi, presentato in prima assoluta, è dedicato a Patrizia Vicinelli, fra i nomi più importanti della poesia italiana degli anni ‘70 ed ’80, pioniera della poesia ad alta voce prematuramente scomparsa nel 1991, e documenta alcune delle sue performance più intense.
Nine Poems in Basilicata, di Antonello Faretta, presentato ad Absolute Poetry 2007 in anteprima, è una splendida testimonianza dell’opera di uno dei poeti contemporanei americani più noti e importanti, John Giorno, colui che ha elevato lo spoken word ad alta forma d’arte.
Tokio Cut Up, di Giacomo Verde, il “teknoartista” che dalla prima edizione impreziosisce il Festival con i suoi videofondali, documenta il Festival della Poesia Italiana che ha avuto luogo in Giappone nel 2001 intersecando alle registrazioni di letture e performance immagini suggestive della città.
Il documentario Amelia Rosselli... e l’assillo è rima, di Stella Savino e Rosaria Lo Russo, racconta la poesia di Amelia Rosselli attraverso una serie di interviste all’autrice, testimonianze di poeti e letterati, letture dei suoi versi a cura, fra gli altri, di Sonia Bergamasco e Jolanda Insana.
Nuvolari, di Antonio Poce, opera “per violoncello, voce, immagini e cuore a quattro tempi”, è un omaggio all’icona dell’automobilismo italiano: intrecciando alla musica di Valerio Murat le poesie di Giovanni Fontana e una serie di immagini in progress, il video diventa una potente metafora della velocità.
In programma anche un video firmato Sparajurij Lab, autore collettivo torinese (il cui nome si ispira ad un pezzo dei CCCP) che da diversi anni si propone di “produrre scrittura totale e lavorare su più fronti” e che, quindi, doveva necessariamente confrontarsi con il linguaggio audiovisivo.
A commentare i video e a fare il punto sulla situazione della produzione audiovisiva italiana legata alla poesia, due fra le figure più originali e meno classificabili della critica, rispettivamente cinematografica e letteraria, italiana: Enrico Ghezzi e Andrea Cortellessa.

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