Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Christian Sinicco (CS): Parlaci dei siti e dei blog dove operi, delle loro caratteristiche, dei problemi inerenti alla fruibilità e delle statistiche, del tuo "programmarti" il lavoro. Se lo spazio che utilizzi è una tua creazione, o se è frutto di una tua idea o di un’idea condivisa con altre persone, parlaci delle tappe che hanno portato alla sua nascita e della forma che hanno preso le successive collaborazioni con altri artisti o critici.
Matteo Fantuzzi (MF): Anche se diversi articoli miei sono apparsi per vari siti, in realtà il lavoro che faccio è per la quasi totalità incentrato su UniversoPoesia, blog mirato ad approfondire innanzitutto la sociologia e la comunicazione della poesia, nato però (mantenendo, nella speranza, questa identità) come luogo di dialogo tra le varie realtà poetiche e come strumento di facile utilizzo per i neofiti della cosa poetica che qui possono trovare spunti e riflessioni per approfondire i loro interessi.
Il blog è nato senza grandi ambizioni nel 2003 per sperimentare questa nuova forma di comunicazione, poi in breve è esplosa la potenzialità del mezzo e sono rapidamente aumentati i frequentatori e i commentatori e anche la consapevolezza del target neofita come interlocutore d’eccellenza. Dopo alcune correzioni in corso d’opera ora (e da circa due anni) il blog prevede mediamente un post a settimana, indifferentemente mio (non più del 20 % dei post) o scritto da terzi, proposto dagli stessi o richiesto da me, spesso provenienti da precedente pubblicazione (cartacea o telematica) anche di difficile reperimento (riviste molto vecchie, o non ben distribuite) non manca nemmeno lo sguardo alle vicende quotidiane e un attenzione ai festival e alle letture pubbliche.
CS: Hai mai fatto un’inferenza sui visitatori del tuo sito? Chi credi siano, che tipologie di utenti? In che rapporti sei con i tuoi utenti? Quali argomenti maggiormente li interessano? Quali, in sostanza, le correlazioni tra la rinascita della poesia e la diffusione dell’informazione su internet?
MF: Esistono due tipologie di lettori di UP: i neofiti e chi fa parte del mondo della poesia (o aspira a farne parte), i primi sono persone estremamente educate, leggono, non commentano quasi mai, sono felici se trovano articoli interessanti e nulla di più. Gli altri sono il variegato e circense mondo della poesia: ottime persone intenzionate anche a confrontare le loro idee pubblicamente per creare un dialogo anche tra voci diversissime e persone che non aspettano altro che ci siano “risse”, le fomentano, sperano nel gioco al massacro.
Anche se le risse creano un vero e proprio effetto d’amplificazione del blog con aumento esponenziale dei lettori, passaparola, notorietà ecc. in realtà gli effetti di tutto questo sono deleteri in primis per la fruizione dei lettori neofiti. Per questo bisogna cercare per quanto nella propria possibilità di evitare le risse il più possibile, consci che i problemi ci mettono niente a innescarsi e capita che non si riescano a spegnere sul nascere, con danno (ribadisco) per tutti.
CS: Parlaci dei siti che visiti di più, e dei blog sia collettivi che individuali. Quali i migliori secondo te e perché? Quale critica o pensiero, metodi di lavoro, emergono dall’impegno dei redattori degli altri spazi? Ti sei scambiato delle informazioni utili per il tuo lavoro? Hai collaborato con altri redattori? (Se sì spiegaci come, e se hai interesse in futuro a collaborare con altri redattori ipotizza quello che andresti a proporre e come lo realizzeresti).
MF: I siti che visito sono quelli dell’aggregatore poeEcast di Vincenzo della Mea che ha fatto col suo lavoro una selezione dei contenuti e che quindi è assolutamente campione rappresentativo della realtà poetica. Da questa disamina non esistono differenze sostanziali rispetto al lavoro sulla carta, ci sono gli arrampicatori sociali, chi utilizza anche siti collettivi per mettersi in luce (non solo nei post, ma anche tra i commentatori) e ci sono quelli bravi e preparati che lavorano bene. Sono capitate collaborazioni, soprattutto su area territoriale per uscire da internet e andare a proporre nei nostri luoghi la poesia e gli autori che stimiamo.
CS: Che importanza riveste il dibattito culturale, anche in rete, o il pensiero critico sulla contemporaneità nella tua realtà di artista e di operatore culturale? Quali i temi che hai affrontato o i problemi che hai contribuito a risolvere? Quali le tue linee guida oggi, e le tematiche che affronteresti con urgenza?
MF: Il problema è che come in tutte le cose “in divenire” è difficile trovare un capo e una coda, si ragiona più che altro a “urgenze istantanee”: si è parlato di Eco e di Conte ecc. quando in Agosto sono saltati fuori gli articoli su Espresso ecc...
E’ un buon modo per movimentare le acque ma non si può credere di cambiare il mondo in questo modo: c’è la necessità di tirare le fila, e di farlo in maniera sistematica, anche nel cartaceo, se no ha ragione chi dice che si rischia l’effetto “pour parler” e l’esibizionismo pubblico.
Secondo me le stesse urgenze rimangono quelle degli anni scorsi: evitare di mettere nel dimenticatoio quei poeti che non sono in grado non solo di aprirsi un blog, ma che non sono nelle grazie del sistema che conta, e parlo di Cacciatore, di Calzavara, di Ottieri, di Pagnanelli ecc. ecc. volutamente non parlo di nuove leve.
CS: Si parla spesso di migliorare la qualità dell’informazione, la comunicazione o il dibattito della poesia in rete, ma i siti non sono molto attrezzati dal punto di vista della multimedialità e sui blog - anche se ciò non accade solo su internet - prevalgono spesso linee oltranziste, si configurano lobby o gruppi di interesse.
Quali i problemi della riconoscibilità sociale del poeta in internet? E, dal punto di vista sociale o sociologico, quali a tuo avviso vantaggi e svantaggi che il web ha portato alla poesia e ai poeti? Cosa infine è stato di supporto alla tua attività, anche per ciò che concerne l’autopromozione?
MF: Fare auto-promozione a mezzo blog per me rimane una cosa bieca. Intendiamoci, il mondo della poesia non è puro: chi non è in grado di scrivere buona poesia prova a salire la scala sociale in altri modi. Il blog è una potenziale cassa di risonanza, una sorta di minaccia contrattuale se l’operazione viene posta in termini arrivistici.
Credo sia importante per quanto possibile testimoniare che “un altro mondo è possibile”, anche se gli arrampicatori ci saranno sempre, ma grazie al cielo il tempo è galantuomo e la cattiva poesia non dura, basta ribadirlo con una certa costanza. Sociologicamente pregi e difetti della poesia vengono amplificati e velocizzati aprendosi centinaia e centinaia di nuovi spazi: inciuci, regalie, lobby, favori (di ogni tipo), amici degli amici, pietismi, e un poco di buona poesia e di buona critica da chi ne è capace. Come sempre.
CS: Che importanza riveste su internet il lavoro di "mappatura" delle esperienze poetiche? E’ possibile tracciare un primo bilancio, critico e di autori, e quali le sue eventuali implicazioni a 360°? Quali gli autori interessanti che hai potuto leggere in rete e che ti sentiresti di promuovere anche in altri contesti, alzando la qualità della poesia nelle sue manifestazioni? (Indica i contesti - reading, performance, dibattiti, spettacoli, happening, installazioni... -, indica gli autori e motiva le tue scelte).
MF: La fregatura è che “quelli bravi bravi” li avevo già individuati nel cartaceo (alcuni mi si sono proposti mandando loro testi in posta elettronica, parlo soprattutto dei giovanissimi), e già per quanto riesco li promuovo, nelle manifestazioni e su carta. Perché alla fine dei conti senza la carta, senza la “ciccia” tutto questo lavorio che è il blog e la poesia in rete non conta proprio nulla. Ed è bene sempre ricordarselo.
La Macchia Nera n.01. Massimo Sannelli
La Macchia Nera n.02. Sebastiano Aglieco
La Macchia Nera n.03. Tommaso Lisa
La Macchia Nera n.04. Massimo Gezzi
Commenta questo articolo