Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Christian Sinicco (CS):Parlaci dei siti e dei blog dove operi, delle loro caratteristiche, dei problemi inerenti alla fruibilità e delle statistiche, del tuo "programmarti" il lavoro. Se lo spazio che utilizzi è una tua creazione, o se è frutto di una tua idea o di un’idea condivisa con altre persone, parlaci delle tappe che hanno portato alla sua nascita e della forma che hanno preso le successive collaborazioni con altri artisti o critici.
Manila Benedetto (MB): Dall’inizio della mia carriera di blogger, risalente al 20 dicembre del 2000, ho avuto modo di partecipare come autrice di diversi blog. Partendo da Macchianera.net, primo vero blog collettivo, in cui scrivevo da libera opinionista, fino ad arrivare a Booksblog.it, supplemento della testata Blogo.it, in cui opero come responsabile editoriale.
Quest’ultimo spazio, Booksblog.it, è creazione della Blogo.it, che ha identificato nella mia persona il responsabile editoriale, dandomi il compito di gestire l’intero blog. In passato ho coordinato un blog di news, di mia invenzione, ma per diversi impegni la coordinazione di un intero staff mi diventa particolarmente problematica.
Attualmente collaboro saltuariamente anche per Absolutepoetry, anche se preferisco umilmente limitarmi ad esserne lettrice, apprezzandone la linea editoriale e i suoi autori.
Per quanto riguarda il mio impegno su Booksblog, cerco di aggiornare quotidianamente la testata prediligendo segnalazioni di novità editoriali, cartacee e web, recensioni e ampi spazi di critica e opinioni. Le statistiche mi premiano: con una media di migliaia di visitatori giornalieri, il blog va avanti sempre meglio, spesso con interventi originali di case editrici ed autori stessi.
CS: Hai mai fatto un’inferenza sui visitatori del tuo sito? Chi credi siano, che tipologie di utenti? In che rapporti sei con i tuoi utenti? Quali argomenti maggiormente li interessano? Quali, in sostanza, le correlazioni tra la rinascita della poesia e la diffusione dell’informazione su internet?
MB: Molti degli utenti di Booksblog.it sono appassionati di letteratura, che usano il blog per tenersi costantemente aggiornati sulle novità. Tra i lettori c’è anche molta gente addetta ai lavori che interagisce con me attraverso mail, mandandomi contributi originali o commentando le notizie. I commenti sono usati moderatamente, ma sempre con spirito critico. Questo è un grande pregio dei lettori di Booksblog.it.
Un caso a parte è rappresentato dai fans di Harry Potter, che hanno formato una vera e propria community nei commenti in calce ai post sul mondo del maghetto inglese.
Per quanto riguarda i post dedicati alla poesia, spesso trovano molti lettori ma pochi commenti. Sarà che la poesia inibisce?
CS: Parlaci dei siti che visiti di più, e dei blog sia collettivi che individuali. Quali i migliori secondo te e perché? Quale critica o pensiero, metodi di lavoro, emergono dall’impegno dei redattori degli altri spazi? Ti sei scambiato delle informazioni utili per il tuo lavoro? Hai collaborato con altri redattori? (Se sì spiegaci come, e se hai interesse in futuro a collaborare con altri redattori ipotizza quello che andresti a proporre e come lo realizzeresti).
MB: La collaborazione con altri redattori di siti impegnati nell’ambito letterario è per il mio impegno su Booksblog.it essenziale. Tanti sono gli articoli pubblicati o segnalati che riguardano altri blog o siti che trattano l’argomento letterario in un’ottima meno giornalistica, direi quasi “di cuore”.
Ce ne sono alcuni da segnalare, che sono ben organizzati e sempre interessanti. Partendo dal classicissimo Nazione Indiana, passando naturalmente per AbsolutePoetry, il miglior blog poetico on line, per finire su siti meno graficamente organizzati, ma dai contenuti più che meritevoli, come Musicaos.
CS: Che importanza riveste il dibattito culturale, anche in rete, o il pensiero critico sulla contemporaneità nella tua realtà di artista e di operatore culturale? Quali i problemi della riconoscibilità sociale del poeta in internet? E, dal punto di vista sociale o sociologico, quali a tuo avviso vantaggi e svantaggi che il web ha portato alla poesia e ai poeti?
MB: In diverse occasioni ho partecipato a dibattiti in cui si identificava la rete, e più in specifico il blog, come un mezzo di marketing letterario.
Ritengo che sia vero, anche se ci sono da fare dei grossi distinguo.
Esistono, infatti, due modi per far diventare un blog opportunità di diffusione culturale.
La prima è quella di usare un blog come una vera e propria palestra di scrittura, in cui - con la consapevolezza della presenza costante del lettore - esercitare, sperimentare, innovare la propria scrittura ed innescare così meccanismi di discussione sulle forme letterarie usate, sugli stili e - più in generale - sulla scrittura.
La seconda è l’uso del blog come un vero e proprio strumento di diffusione ai limiti del pubblicitario. Una pubblicità che non va essenzialmente intesa come negativa. Un luogo di dibattito pubblico, infatti, non è una realtà negativa, bensì un salotto moderno - tale e quale a quelli televisivi - dove ci si può mettere in gioco: si discute, ci si confronta e si cercano nuove opportunità.
Il vantaggio principale di questo mezzo di comunicazione è il confronto costante, che non si limita al proprio interlocutore, ma si apre ad altri potenziali interlocutori che possono essere del settore oppure semplici lettori appassionati. Questo, fino a qualche anno fa, era davvero impensabile.
Nel corso di 6 anni di osservazione dei blog, ho notato spesso come non è inopportuno definire il blog uno strumento di marketing letterario, in quando molti lo usano per “vendersi bene”.
A questo proposito, lancio un monito verso tutti coloro che aprono un blog con questo scopo: il blog è una vetrina in cui esporsi, ma nel tempo bisogna saper confermare il prodotto. E’ meschino usare il blog per un fine prettamente pubblicitario... e alla lunga se ne pagano le conseguenze.
Tornando al dibattito letterario, poetico soprattutto, trovo l’uso della rete un ottimo modo per bypassare questi step prettamente burocratici che impediscono spesso di realizzare un luogo (volume, rivista, programma) dove avviare un costante dibattito e confronto, o semplicemente dove poter pubblicare i propri scritti.
Sulla questione pubblicazione, però, le modalità di riconoscibilità dell’autore restano le stesse e limitate: troppo spesso i blog poetici individuali vengono visti e letti con sufficienza, come se l’autopromozione (e autopubblicazione) siano segno di mediocrità. Lo stesso autore, entrando in un blog collettivo (come AbsolutePoetry) acquista credibilità, perché affiancato a nomi già noti.
Questo meccanismo di “transizione della credibilità” è da sconfiggere, ma la storia ci insegna che - anche se internet ha fatto fare passi avanti alla cultura della notorietà - difficilmente le cose cambieranno a breve termine.
CS: Che importanza riveste su internet il lavoro di "mappatura" delle esperienze poetiche? E’ possibile tracciare un primo bilancio, critico e di autori, e quali le sue eventuali implicazioni a 360°? Quali gli autori interessanti che hai potuto leggere in rete e che ti sentiresti di promuovere anche in altri contesti, alzando la qualità della poesia nelle sue manifestazioni? (Indica i contesti - reading, performance, dibattiti, spettacoli, happening, installazioni... -, indica gli autori e motiva le tue scelte).
MB: Diversi sono gli autori - non solo poetici - che sponsorizzo fuori dalla rete con la mia nascente agenzia culturale.
Gli ambiti sono diversi: alcuni in performance, convegni, slam e in generale eventi pubblici, altri direttamente attraverso l’inserimento in antologie e riviste in cui ho avuto modo di “suggerire” all’editore altri partecipanti.
Non trovo carino fare nomi e cognomi, perché si cresce e si cambia, sia nella vita che nella scrittura.
In questo contesto, la mappatura è essenziale. Poterci recensire e così riconoscerci diventa fondamentale per far sentire la propria voce, per sapere in quale bacino attingere e soprattutto per non sentirsi soli, che è la dura condizione dell’amante delle lettere.
La Macchia Nera n.01. Massimo Sannelli
La Macchia Nera n.02. Sebastiano Aglieco
La Macchia Nera n.03. Tommaso Lisa
La Macchia Nera n.04. Massimo Gezzi
La Macchia Nera n.05. Matteo Fantuzzi
La Macchia Nera n.06. Cristina Babino
La Macchia Nera n.07. Alessandro Ansuini
La Macchia Nera n.08. Massimo Orgiazzi
La Macchia Nera n.09. Giampiero Marano
La Macchia Nera n.10. Erminia Passannanti
La Macchia Nera n.11. Silvia Molesini
La Macchia Nera n.12. Stefano Guglielmin
La Macchia Nera n.13. Luigi Metropoli
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