Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Parliamo un po’ di aggettivi e sostantivi…
Che l’attributo “poetico” abbia sempre avuto una sua certa ‘allure’ prostituzionale è indubbio. Da tanto tempo ormai moltissime cose, che non hanno niente a che vedere con la ‘poesia’, sono ‘poetiche’. Sono poetici film, pièce teatrali e quadri, balletti e – ovviamente – romanzi e canzoni, ma sono poetici anche gol (quelli di Maradona e di Pelè, ad esempio) e ciclistiche fughe dal gruppo, nell’inerpicarsi su alti Resegoni, abiti d’alta moda, automobili, architetture, sin monologhi televisivi e foto di famiglia, meglio se su riviste patinate e di dinastie di happy few. Da più tempo ancora sono poetici anche paesaggi, sfondi naturalistici, tramonti, albe, rugiade, amori, scorci, foreste, lune, golfi, calette, voli di farfalle e albatros e gabbianelle, eccetera.
Ma voi potete commentarlo qua sotto :-)
4 commenti a questo articolo
La Poesia è un nome
2012-02-07 10:27:13|di Carlo Cuppini
Perfettamente d’accordo. E per non lasciare un troppo lungo commento rimando a ulteriori riflessioni qui: http://militanzadelfiore.blogspot.com/2011/12/chiarimenti-sulla-parola-poetico.html
La Poesia è un nome
2012-01-23 12:21:06|di Roberto R. Corsi
riflessioni assolutamente condivise! mi chiedevo la stessa cosa qualche giorno prima (copioncollo da FB, 11 gennaio)
mi colpisce sempre il fatto che il termine "poesia" si usi così diffusamente per tutto... una splendida donna "è poesia"; una giocata sopraffina di Messi "è poesia"; una spiaggia polinesiana "è poesia"; perfino certo fritto misto (RRC) "è poesia"!... Questo pandemico uso gergale dovrebbe sottintendere una dimestichezza o almeno una frequentazione del genere poesia che i dati di lettura e il confinamento (o autoconfinamento) degli addetti ai lavori smentiscono clamorosamente. Tutto appare essere "poesia"... a parte la poesia!!! A questo punto occorrerebbe chiedersi se per un vizio di qualità o di funzionalità (sarei più per la seconda).
La Poesia è un nome
2012-01-22 12:09:01|di enrico dignani
I vocabolari e i libri di grammatica non aspettano altro, che ottenere le giuste indicazioni da chi ha le idèe chiare, sono decenni o forse secoli che aspettano.
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La Poesia è struttura
2012-03-05 11:34:57|di marica romolini
Da sempre sostenitrice di questa rivendicazione territoriale (e sull’abuso di "romantico" varrebbe lo stesso discorso)!
Anche perché, ad accettare il nuovo significato, dovremmo eliminare i vari Dante e Leopardi dal novero dei poeti. E per carità, c’è chi ci ha sostanzialmente provato dimidiandoli: operazioni che per fortuna oggi risulterebbero quantomeno criminali.
Sì, sulla perversione dell’aggettivo "poetico" ha sicuramente giocato un ruolo massiccio il ’poetese’, che a sua volta ha un primum (debitamente volgarizzato) nel canone imperante negli anni Trenta e nella sua pretesa di assolutezza. Il rischio è il circolo vizioso, con modello unico di poesia, civilizzazione distorta dell’aggettivo e ’poetese’ che si rincorrono a vicenda.