Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
È appena uscita La distrazione, la nuova raccolta di Andrea Inglese. Qui potete trovare la scheda dedicata sul sito dell’editore, con le informazioni sul volume ed il link a IBS. Di seguito, invece, tre testi in anteprima.
Tutti questi cani stanno male, la città, gli appartamenti chiusi e bui, il trito industriale giornaliero, l’accento cupo dei padroni, li hanno modificati nelle ossa, nelle terminazioni ultime.
Con lo sguardo latteo, ad un albero si trascinano sempre più irreali: feci calcificate in deposito ed il muso che ciondola come da un involto cucito in fretta, somiglia tutto al Sapiens che lo tira, quasi un solo destino di passeggianti li accomunasse: la bestia ad espellere, con fatica ogni volta maggiore, un piombo d’escremento, e la donna o l’uomo ad espellere la vecchia o nuova fissazione: un viso, un calcolo, un cognome.
Gli somiglia pure chi non ha cani, perché tutto giunge all’uniforme fratellanza: le vertebre del piccione, con l’arabesco di viscere ancora gonfie sotto l’ala, la bambina color cera, che agita due stecchi dentro le maniche di maglia gialla, lo spacciatore, che ha cucito le mani nelle tasche, e tutto ormai dirige e schiva a cenni del capo, o schioccando la lingua. E la testa di pesce che attende nell’angolo remoto della piazza il ritorno delle squame, dell’acqua, della sabbia sul fondale, della luce oscurata da lame azzurre di correnti.
*
Ecco, hai finalmente una tua personale occasione d’infelicità, ben costruita nel tempo, con graduale ostinazione e zelo, sei quasi in arrivo ora, a sentire come gli anni si fanno perfettamente vuoti, dentro, specchianti, privi persino di eco.
Sei a Parigi, che è una vasta città di corridoi sotterranei e lunghe, ripide, scale mobili. Qualcuno dice che sarebbe più opportuno New York, dove l’infelicità ha un gusto più acerbo e scattante, e chi piange, lo fa sapendo che intorno a lui sta succedendo qualcosa, che la sua vita è una piccola pausa, una falla, in un gremito geniale, dove tutti abbandonano il proprio angolo per un altro, un poco lontano, e diverso. Ma qui il vecchio mondo e il nuovo si confondono bene, qualcuno che rimane troppo fermo, disteso di traverso, altri dirigendo persone con premi e minacce, entrati una volta per sempre nella razza, vincenti, imbattibili, con loro cani quartieri amanti completi da parata o lussuria, con la loro ancor più sofisticata, orafa, infelicità, con un vuoto più tagliente nella voce, con la totale distrazione per l’ombra che cade sul muro.
*
Le poche estensioni: il braccio meccanico, le corde, le lenti, le assi sotto i piedi, sacche di liquido contro il torace, e tutto il resto è mano, avambraccio, inguine, ginocchio, stinco, unghia, tutto il resto è nuda superficie, e limite invalicabile, inerzia degli organi e dei tessuti.
Solo qualcosa di aperto, di perso, rimane sotto la calotta d’osso, o scivola fuori per le pupille: un varco ininterrotto in cui si spingono e crollano miliardi d’immagini.
6 commenti a questo articolo
La distrazione / Andrea Inglese. 2008
2008-12-22 15:05:59|
C’è un pezzo molto bello in prosa di Inglese qui: www.nazioneindiana.com/2008/...
Forse c’è un nesso tra distrazione e dimenticanza.
La distrazione / Andrea Inglese. 2008
2008-12-20 00:29:09|
"La distrazione". A dire il vero distrae ben poco. Inglese è davvero impietoso. Ma forse distrazione nel senso di trarre via, di portare altrove. Dove non te lo aspetti... liz
La distrazione / Andrea Inglese. 2008
2008-12-19 21:09:03|
io voglio sottolineare, perché tutt’altro che scontato, e sperando così di tranquillizzare i potenziali acquirenti, che il libro è corredato di un indice redatto in modo del tutto professionale.
La distrazione / Andrea Inglese. 2008
2008-12-18 18:11:26|
lo sto leggendo, ne ho superato abbondantemente la metà.
luigisocci
La distrazione / Andrea Inglese. 2008
2008-12-18 10:32:18|di Vittorio
Celo. E ne vale la pena. E’ un libro che permette anche di ripensare le solite categorie invecchiate della critica di poesia italiana.
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La distrazione / Andrea Inglese. 2008
2008-12-31 00:37:15|di Stefano Lorefice
chapeau.
un gran bel libro.
http://cbh.splinder.com