Marsupio di parole, suoni e segni.
Pubblicazione quadrimestrale di 36 pagine rilegate a punto metallico con cd audio, dedicata alla poesia e alla musica per poesia, divisa in due parti, una a stampa e una sonora.
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TRACKLIST
1 Franco Berardi Bifo Antifona
Ascolta in anteprima sul sito dell’editore
(Berardi, Nemola) 04’44’’
2 Arnaldo Antunes O nome disso
(Antunes) 01’32’’
3 Ligiana Queda por um samba
(Costa, Araujo) 03’43’’
4 Elio Pagliarani Il ritmatore Siemens
(Pagliarani, Sacchi)
con Massimiliano Sacchi 03’14’’
5 Lello Voce Napoletana
(Voce, De Rosa e Loguercio, Nemola)
con R. De Rosa, M.P. De Vito, S. La Via, C. Loguercio, F. Nemola 09’32’’
6 Last Poets Live 2007 (Last Poets)
con M. Gross (dall’archivio di romapoesia) 05’55’’
7 John Giorno The Death of William - Live
(Giorno, Cinque)
con L. Cinque, P. Damiani (dall’archivio di romapoesia) 05’26’’
8 Olivia Salvadori La rosa y el sauce
(Valdes, Guastavino) 03’00’’
9 Debora Petrina A ce soir
(Petrina) 03’47’’
10 Wordsong Opiario
(Pessoa, Wordsong) 03’52’’
11 Bernardo Atxaga Le zebre e la morte
(Atxaga)
Live con L. Nacci 03’42’’
12 Alter Ego Ensamble Attica
(Traditional, Rzewski)
con J. Di Leo (dall’archivio di romapoesia) 10’13’’
13 Têtes de Bois (Progetto Antonio Porta) Cuore di cane (Porta, Têtes de Bois) 03’27’’
14 Luigi Cinque Griot mecanique
(Traditional, Cinque)
con P. Fresu, B. Seck 07’50’’
15 Linea Armonica Il rospo (Carminati, Pezzetta) 01’35’’
16 Marianna Marrucci Recensione con le orecchie
Pagliarani, La ragazza Carla 02’30
Elio Pagliarani legge i primi versi della Ragazza Carla
Ascoltando questa voce robusta e ruvida che a tratti graffia e a tratti accarezza, l’impressione è nettissima: siamo in presenza di una poesia intimamente dialogica. Pagliarani modula i toni, varia bruscamente volumi e ritmi, accelera o rallenta il respiro creando effetti di polifonia.
Nei cambi di passo, si riconoscono benissimo dei piccoli botta e risposta, segnalati dalla voce e dal respiro: si passa, per esempio, da una pronuncia assertiva e solennemente scandita a una postura infantile, a un ritmo da filastrocca, cantilenante, in cui tutto poggia sull’iteratività e la metrica torna ad essere macchina per la memoria (memoria di saggezza popolare); e anche il corpo si muove, spinto dal respiro.
Nelle letture di Pagliarani fondamentale è l’elemento della gestualità, una gestualità che appare incontenibile, prorompente, e che accompagna la voce, con l’indice che sottolinea la percussività del ritmo, come battendo su un tamburo, o con il braccio che disegna ampie volute, e sembra quasi imbracciare un archetto. Grande valore hanno anche le pause, perché rare: due piccole pause isolano, e mettono così in rilievo, le “due mani che piombano sul petto”; e subito segue lo scatto dell’indignazione, con la voce che si alza rabbiosamente nella denuncia e nell’assalto critico. La voce di Pagliarani, con le sue modulazioni, qui si insinua in un punto di vista tutto femminile, con risultati di rara efficacia.
Elio Pagliarani, La ragazza Carla I, 1 (1960)
Di là dal ponte della ferrovia
una trasversa di viale Ripamonti
c’è la casa di Carla, di sua madre, e di Angelo e Nerina.
Il ponte sta lì buono e sotto passano
treni carri vagoni frenatori e mandrie dei macelli
e sopra passa il tram, la filovia di fianco, la gente che cammina
i camion della frutta di Romagna.
Chi c’è nato vicino a questi posti
non gli passa neppure per la mente
come è utile averci un’abitudine
Le abitudini si fanno con la pelle
Così tutti ce l’hanno se hanno pelle.
Ma c’è il momento che l’abitudine non tiene
chissà che cosa insiste nel circuito
o fa contatto
o prende la tangente
allora la burrasca
periferica, di terra,
il ponte se lo copre e spazza e qualcheduno
può cascar sotto
e i film che Carla non li può soffrire
un film di Jean Gabin può dire il vero
è forse il fischio e nebbia o il disperato
stridere di ferrame o il tuo cuore sorpreso, spaventato
il cuore impreparato, per esempio, a due mani
che piombano sul petto
Solo pudore non è che la fa andare
fuggitiva nei boschi di cemento
o il contagio spinoso della mano.
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