Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.

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Lettere dalle ragazze

n.5

Articolo postato martedì 3 aprile 2007

Mi chiede Miriam di Bernate Ticino (Mi), se nella casa della donna moderna ci può essere spazio per la televisione. Allora, dunque. Un televisore ce l’ho anch’io, lo tengo in alto sopra a una mensola di legno, di fronte al letto. Lo guardo e non lo guardo, ma gli faccio fare da radio quando cucino, per sentire le notizie al tg o la colonna sonora dei cartoni animati. Ho un rapporto migliore, nella mia casa, con le cose che riesco a mandar su. All’inizio, quando mi sono trasferita, non era cosí. Temevo le ire del proprietario riguardo al trattamento che avrei riservato alle pareti. Non un buco con il trapano sono riuscita a fare finché non mi è stato aumentato l’affitto. Allora sí, mi sono ribellata. Ho chiamato il portiere e mi sono fatta appendere di tutto. Ho sostituito l’attaccapanni a terra con uno a muro, la libreria con le mensole; e ho anche trovato il coraggio di buttare via (dato che il locale non dispone di un annesso cantina) certa dotazione dell’appartamento fra cui un antiestetico vaso portaombrelli e l’attaccapanni a terra di cui dicevo prima. Tutta roba che poteva servire una volta, nelle case a concezione familiare, ma che non serve certo nei monoloculi odierni. Ah, e le tendine anche ho fatto buttare, quelle che c’erano prima con un’orribile fantasia geometrica.

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