Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Lisa lisa lisa non lede
s’appena storce
cantate le melo/die approssima
e quello che percorre pare sorge
malisa sorniona s’intuffa
nello ieratico paglierino
diventa cinquanta metri
e a dirla grande
sonìo.
Solo io la vedo intera, la quacchera
e la risolvo in bilingue abbrivio.
Solo io la credo finita, l’insula
e trovo modo di elevarla a gattino.
Sol’io immagino che ride: impasta
le forme del proposito tradito
e me la mena a dito, l’algebra
fregna sincretica e propiziante
lisa stupita nel dieci
tangenziale al due quinti
sottratta all’attimo
gangola gangola
nel posto piano trino
lisina sgomenta a trenta
per cine tue squisite
altra veste vo’ colando
illesa e
languida
languida
languida
languida
languida
languida
languida
languida
10 commenti a questo articolo
Lisa non lede
2007-06-19 20:19:28|di fanaticapoeticaanchequelladiAristotelemanonsolo
ESAGERATA la Molesini!!!!!!
:)
Lisa non lede
2007-06-19 16:17:15|di silvia molesini
Vuoi dire che ho letto tra le righe? Un filo di paranoia talvolta mi coglie...
Lisa non lede
2007-06-18 10:25:04|di fanaticapoeticaanchequelladiAristotelemanonsolo
E io che ho detto, anzi scritto?
Lisa non lede
2007-06-18 02:34:08|di molesini
I repeat: nessuno qui recide un bel niente, fanaticapoeticaanchequelladiAristotelemanonsolo.
Si fa del diverso, ecco, ma anche dell’uguale dove l’uguale ha un punto irreprensibile.
La vera recisione deve avere caratteri assolutamente impensati. Magari talvolta accade ma non mi viene in mente niente.
Lisa non lede
2007-06-18 00:29:36|di fanaticapoeticaanchequelladiAristotelemanonsolo
Comunque,recidere talvolta è anche LIBERATORIO, eh se lo è!!!!!!!!!!!!!!Per quanto ogni evoluzione si porti dietro, per forza di cose, la propria storia..a meno che da un’Apocalisse scaturisca una vera e propria tabula rasa,che dire...
Lisa non lede
2007-06-17 21:40:34|di silvia
Niente da rinnegare, e poi perché rinnegare? Siamo in completo accordo.
Dico solo che non è più possibile fare la poesia di Leopardi. Mai più.
Lisa non lede
2007-06-17 21:16:55|di iole toini
ti accomuna - ci accomuna - il bisogno o anche BISOGNO di ascoltaresentiredire.
ognuno a suo modo nella carne del suo tempo facendo lo sforzo di andare avanti senza rinnegare nulla, ché non ha senso se non quello di recidere (per crescere - vivere in sé e intorno) e questo è sempre doloroso.
e la fatica è davvero immane perchè l’attrito oltre che con se stessi e col vuoto buio davanti che nonmostra percorsi, è resa anche dal bisogno di essere riconosciuti, nel senso di ascoltati dai propri vicini di pelle.
e, certo, il mistero è un altro buonissimo condotto dove scorre senza soluzione di continuità questo senso dell’ascolto che vuole essere tradotto.
Lisa non lede
2007-06-17 17:09:20|di molesini
grazie Iole. Che dire? non sembra che la cosa attiri molte considerazioni, ma forse così ne vengo fuori senza infamia né lode.
Mi rendo conto che Leopardi scriveva diverso (sopra me, su absolute, c’è un vaghe stelle dell’orsa, mi pare).
Ma è un parametro possibile? Cosa mai più ci può accumunare a lui?
Io una mezza risposta ce l’ho: una sorta di rapporto con il mistero. L’altro ieri l’ho ben visto in Dylan, questo rapporto col mistero "saputo cogliere" e credo tenga ben salda la proposta poetica e ne faccia un discorso univoco.
Lisa non lede
2007-06-17 09:26:38|di iole toini
quando fai così, Silvia, sei strastramegabellissima :)))
la tua lingua canterina che fa dolce la potenza che scivolasvicola si mostra e senza che tu ti accorga ti schianta nel dove più fitto nel morbo misterioso, con quel tuo personalissimo dire che abbraccia trasparenze e trasparente trasluce.
Insomma, tutta qui piovi e piovi e piovi.
applausiascenapertissima!
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Lisa non lede
2007-06-20 02:38:03|di molesina
Ma umile, con Aristotel’umile, per quanto ingessato egli sia.