Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
PREMESSA
Ne spuntano tutte le parti, come funghi, di festival. Di tutti i tipi, per tutti i palati. D’altronde, come ci insegna il nuovo corso economico, il “prodotto festival” frutta: crea indotto, occupazione, valorizza l’immagine (turistica; socio-culturale, etc.) del territorio, insomma, funziona. E così tutti si affrettano a battezzare con il nome di “festival” qualsiasi cosa: una lettura di poesia si trasforma, se spezzata in due giorni e farcita di tavola rotonda, un festival (magari di nicchia). Quattro incontri con quattro artisti, ad un caffè, sorseggiando un macchiato o un aperitivo fanno un festival. Due concerti in un week-end sono un festival, soprattutto se sotto il palco si vendono hot-dog e zucchero filato da dare ai bambini (con famiglie-portafogli al seguito). E si chiedono contributi comunali, provinciali, regionali e patrocini, contributi da fondazioni, da privati, chi più ne ha più ne metta: c’è posto (al sole) per tutti, nel festival!
PAROLE PAROLE PAROLE
L’origine - cito Massimo Arcangeli, linguista - «è il latino medievale festivalis (dal classico festivus: “allegro”, “piacevole”), nato in seno all’ambiente religioso cristiano, tra processioni e canti: dalla melodia festivalis di un inno a Maria al baderius festivalis, uno stendardo in cui era effigiata l’immagine dipinta del santo patrono locale o l’asta che la sosteneva. La parola passa una prima volta dal francese (festival, -el “festivo”, documentato dall’inizio del XII sec.) all’inglese (festival agg., ante 1380); da quest’ultimo, che ha visto nel frattempo svilupparsi (1589) la forma sostantivale (festival “giorno festivo”, periodo di festa, celebrazione e sim.’), torna quindi al francese (1830) e perviene successivamente all’italiano e al tedesco (Festival). La più antica attestazione finora conosciuta di festival nella nostra lingua risale al 1846. Ci è stata tramandata da un documento di provenienza milanese in cui si auspica l’arrivo nel capoluogo lombardo dei festivali tedeschi, feste popolari che avevano luogo all’aperto».
E Paolo Monelli, scrittore e giornalista del secolo passato attento alle trasformazioni della lingua italiana, scriveva: «festival è stata usata in Italia per designare un festone popolare con luminarie, suoni, canti, balli, che si fa in una piazza o in un baraccone: radunata di carattere vivace e allegro [...]. Talvolta festival ha indicato semplicemente un più grande baraccone fra le baracche carnevalesche che sorgono in un sobborgo cittadino, con banchi di vendita, pésche di fortuna, lotterie e simili, il tutto sommerso in un frastuono di bande musicali. Ma insomma finora la parola ha sempre voluto indicare una festa di carattere popolare, e di cui l’elemento principale è la musica».
De Mauro alla voce “festival” recita: 1. manifestazione artistica musicale, teatrale o cinematografica, che si svolge periodicamente in una città, spesso in forma di gara: f. della canzone, del cinema; il f. di Venezia, il f. di Sanremo; partecipare a un f., il vincitore del f.; anche estens.: il convegno è stato un f. di banalità; 2. festa popolare all’aperto con musiche e balli.
Riassumendo: il festival è una festa, o un periodo di festa, che si svolge (periodicamente) per le strade, all’aperto, a base di musica e di carattere spiccatamente popolare. De Mauro aggiunge l’elemento della gara, sebbene in origine questo aspetto non fosse rilevante (se non per la presenza di lotterie, pesche miracolose e altre improvvisazioni in loco ad opera di prestigiatori e venditori ambulanti).
FESTIVAL FESTIVAL FESTIVAL
Premesso dunque che di festival oramai ce ne sono a bizzeffe, visto che la new economy li ha benedetti e messi sulla buona strada, e evidenziato il grand tour della parola attraverso i paesi e i secoli, ci si chiede amabilmente se, molti dei cosiddetti festival ad oggi in circolazione, siano effettivamente tali. Se in essi cioè si realizzino le condizioni necessarie acciocché essi siano degni del proprio nome. Dovendo restringere il campo d’azione, ci limiteremmo a fare mente locale pensando ai festival poetici del Bel Paese. Ecco una lista parziale (si prega il lettore di integrare la lista se a conoscenza di altri Festival; di depennare nel caso di Festival estinti; di segnalare errori e/o imprecisioni):
1. AbsolutePoetryFestival di Monfalcone (Gorizia)
2. ParmaPoesia
3. Festival della Poesia Civile di Vercelli
4. Romapoesia
5. Festival Internazionale di Poesia di Genova
6. Parco Poesia Festival
7. Festival La Punta della Lingua delle Marche
8. Poesia Festival dell’Unione Terre di Castelli (Modena)
9. Festival della poesia del Sud e per il Sud
10. Amo Bologna Poesia Festival
11. Festival Nazionale Città di San Pellegrino Terme
12. Festival BergamoPoesia
13. Festival Residenze Estive di Trieste
14. Sidaja Festival di Trieste
15. Trieste Poesia Festival
16. Festival Internazionale di Poesia di Milano
17. Festival della poesia di Capoliveri (Isola d’Elba)
18. Festival Internazionale Nuove Dimensioni (Abruzzo)
19. Poetry&Coffee Festival di Cortona (Arezzo)
20. Festival Regionale di Poesia Estemporanea Sarda
21. Festival Torino Poesia
22. Festival della Poesia Emergente di Campi Bisenzio (Firenze)
23. Voci lontane, voci sorelle - Festival Internazionale di Poesia di Firenze
24. Festival della Poesia e della Musica di Pordenone
25. Festival della poesia italiana di Montiglio (Asti)
26. Festival di Poesia Internazionale “Poesia in Val” diAvigliana - Coazze - Giaveno (Torino)
27. Festival delle arti e della poesia di Morbegno (Sondrio)
28. Festival Bolzano Poesia
29. PaviArt Poetry Festival di Pavia
30. Festival Quotapoesia della Val di Sella (Trento)
31. Festival Internazionale della Poesia Medievale di Rimini
32. Festival Internazionale di Poesia Erotica di Venezia
33. Festival Pasolini della Tuscia
34. Festival della Poesia di Montecatini Terme (Pistoia)
35. Il Giardino della Poesia di San Mauro Pascoli (Forlì)
36. Festival Mangiarsi le Parole di Livorno
37. Festival della poesia di Gallarate (Varese)
38. Degustare Locale - festival della poesia e dell’enogastronomia dell’Emilia Romagna
39. Pavoni Sonici - Festival di poesia, danza ed elettronica di Bologna
40. Festival di Poesia di Verona
41. Festival di poesia di San Vito al Tagliamento (Venezia)
42. Festival di Topolò (Gorizia)
43. Festival di poesia Cabudanne de sos poetas - Settembre dei poeti di Seneghe (Oristano)
44. Mediterranea - Festival Intercontinentale della Poesia e delle Arti di Roma
45. Notti di Poesia - Festival della Cultura Poetica di Cassano delle Murge (Bari)
46. Festival della Poesia Italiana contro la guerra di Grottammare (Ascoli Piceno)
47. Poestate - Festival di poesia e laboratorio culturale di Lugano
48. Civitanova Poesia - Festival Internazionale di Live Poetry (Macerata)
49. Notturni di versi - Festival della poesia e delle arti notturne di Portogruaro (Venezia)
50. Il Cerchio Azzurro - Festival di Poesia di Milano
51. PoesiaTotaleFestival di Torino
GIOCHIAMO GIOCHIAMO GIOCHIAMO!
Stabilito dunque che, linguisticamente parlando:
A=festa/periodo di festa
B=all’aperto
C=preponderanza della musica
D=carattere popolare
E=presenza della gara
E che, neweconomicamente parlando:
F= indotto (operatori dei viaggi e del turismo che operano localmente nell’erogazione di servizi connessi: ricettività, trasporti, ristorazione, vendita gadget e prodotti tipici; operatori nei servizi tecnici specializzati: servizi di stampa e fotografia, comunicazione, noleggio attrezzature musicali, video, etc.)
G= occupazione/formazione di giovani e/o inoccupati/disoccupati
H=valorizzazione/promozione dell’immagine del territorio
A cui si potrebbero aggiungere le seguenti voci:
I= qualità della direzione artistica
L= qualità dello staff organizzativo
M=qualità e buon equilibrio degli artisti e degli eventi in cartellone
N=capacità di attrarre pubblico, dal territorio e dall’esterno
O=capacità di stabilizzazione e crescita (artistica; organizzativa, economica) del festival
Il gioco che qui si propone è di assegnare ad ogni numero le lettere dell’alfabeto che, secondo il giocatore, gli competono (ben accette sono anche le motivazioni).
BUONA FORTUNA A TUTTI!
36 commenti a questo articolo
Festival della poesia del Sud... e per il Sud - III Edizione
2007-09-18 20:52:31|di Tonino
E tre! Sì, anche quest’anno si svolgerà il "Festival della poesia del Sud... e per il Sud". Questa sarà la terza edizione. Il Festival si svolgerà dal 29 settembre al 21 dicembre. Per sapere il programma dettagliato il sito di competenza è qui sotto indicato:
MA SONO PROPRIO (really) TUTTI FESTIVAL?
2007-08-30 09:42:24|di Sandra
17. Festival della poesia di Capoliveri (Isola d’Elba) = ABCDEFHIMO
Il Festival della Poesia di Capoliveri giunto alla sua sesta edizione
(O)si svolge in una suggestiva piazzetta del paese (B)
ed è stato ideato proprio come una festa (A) in quanto dura più giorni
e ospita eventi collaterali, spesso musicali(C).
Il carattere popolare (D) è dato dalla possibilità di coinvolgere il pubblico
sia permettendo in una serata apposita di leggere o declamare poesie
proprie o d’autore, sia perché durante performance teatrali o poetiche viene chiamato a interagire con l’autore o l’attore.
(E) tre concorsi di poesia nazionale: una per testi riguardanti l’Elba e intitolata al poeta Bartolomeo Sestini che visse a Capoliveri, una per i ragazzi delle scuole medie e superiori e una di haiku sul mare.
(F) La manifestazione sta crescendo sia per la partecipazione fattiva degli albergatori e enti esterni
oltre a quella del comune di Capoliveri, che , finalmente, cominciano a credere in questo evento.
(H) la valorizzazione e la promozione dell’immagine del territorio è indubbia.
(I) I Direttore Artistico è il poeta dell’Oplepo Giorgio Weiss , ben noto nel Parnaso italiano, che conta un’esperienza decennale nell’organizzazione di Festival della Poesia oltre ad essere
un organizzatore di eventi teatrali e di appuntamenti poetici.
(L ) Ci vorrebbero più risorse finanziarie per ampliare lo staff operativo che renderebbe più agevole
il lavoro agli organizzatori.
(M) Poeti Noti quali Marcia Teophilo, Valentino Zeichen, Claudio Damiani, Ennio Cavalli, tanto per citarne alcuni,
si sono alternati, nelle varie edizioni, a poeti locali e a piacevoli e divertenti lezioni di poesia condotte da Weiss che
sempre inizia il Festival con uno spettacolo teatrale. Infine il Festival ospita sempre un recital poetico
del Gruppo Poeti Elbani.
(N) Per attrarre il pubblico dal continente ci vorrebbero più risorse finanziare finalizzate alla promozione e alla comunicazione.
(O) Nonostante le difficoltà il festival si sta consolidando.
> MA SONO PROPRIO (really) TUTTI FESTIVAL?
2006-10-04 17:04:42|di WebMaster Tonino
Ecco qua il programma completo del Festival della poesia del Sud... e per il Sud 2006 che si terrà a Nusco; è possibile visualizzarlo in html, in word e in pdf. Chiaramente ci sono anche le date e i vari partecipanti con i relativi argomenti del giorno. Sperando di essere stato esauriente, resto a disposizione di chi voglia ulteriori approfondimenti. Ciao e .. buona poesia a tutti
Si farà, si farà anche quest’anno il Festival della poesia del Sud ... e per il Sud - Nusco (AV)
2006-09-20 18:26:02|di WebMaster del sito in URL
Il Festival della poesia del Sud ... e per il Sud quest’anno si terrà in ottobre (le date e gli appuntamenti ve li comunicherò quanto prima). Il WebMaster del Sito del Centro di documentazione sulla poesia del Sud che organizza il Festival
> MA SONO PROPRIO (really) TUTTI FESTIVAL?
2006-09-17 11:04:02|
allora diciamo DL non è un festival come quello del modello Mantova, o quello di filosofia di Modena o poesia festival sempre a Modena (in cui quest’anno sono anche io) che nel parlare di qualcosa ampliano il discorso fino a divenire "contenitore" e che vengono considerate a livello mediatico "contenitori". diciamo che DL è un festival "vecchio stile"... dove c’è la poesia e un poco di pappa buona e stop. (e gli ospiti sono poeti, produttori eno-gastronomici e stop). la differenza è questa rispetto a Mantova (con tutto il rispetto di Mantova), ma credo sia giusto così, perchè se in Italia ci fossero 200 festival alla Mantova secondo me non se potrebbe più: tra festival, festival-feste, reading e fiere... insomma l’eterogeneo mondo pare molto più appetibile.
matteo fantuzzi
> MA SONO PROPRIO (really) TUTTI FESTIVAL?
2006-09-11 14:25:25|di luigi
grazie, comunque il festival del sud e per il sud era già inserito al n. 9!
a proposito, la prima edizione è stata fatta nel settembre 2005, la seconda è in corso?
> MA SONO PROPRIO (really) TUTTI FESTIVAL?
2006-09-08 13:51:41|di Christian
Caspita, dovevo mettere anche I ed L per Sidaja, altrimenti Umberto non mi invita:-) Un abbraccio veci!
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MA SONO PROPRIO (really) TUTTI FESTIVAL?
2009-10-12 10:47:41|di Elisa Venturin
Per un Centro di Documentazione sulla Poesia del Novecento: una buona e bella idea sarebbe quella di organizzare un viaggio d’istruzione al Vittoriale, rimanere ivi per qualche settimana, incontrare Giordano Bruno Guerri e imparare un po’ qualcosa di nuovo, di meglio, di superiore, di più raffinato, di più aristocratico, di meno borghese, di più bello.
L’unico problema forse è l’accesso alla inimitabile Biblioteca del Vate: purtroppo è obbligatorio inchinarsi poiché vi si entra solo e soltanto attraverso una porticina.
Ma forse non è un problema per un chierico cattocomunista avvezzo ad inchinarsi, a tradire, all’intrigo, al patto, al compromesso (anche storico), al partigianesimo della Resistenza badogliescamente democristiana e di sinistra da cui è nata la Costituzione.
O forse è una purificazione quell’inchino? Una purificazione dai due più grandi morbi del Novecento: il PCI e la DC ovvero il comunismo o capitalismo di Stato e l’americanismo o capitalismo dell’individuo?
Una purificazione per 85 milioni di vittime umane massacrate dal primo e per la contaminazione del cosmo compiuta dal secondo?
Chi sa dove, chi sa dove: ma da qualche scaffale del Vate può anche venir fuori qualche testo di Gentile (ottimo per acculturare gli “alleati” della prima e dell’ultima ora sull’Idealismo attualistico, sullo Spirito che domina la materia bruta, sulla Carta del Lavoro, sul punto 12 del Manifesto di Verona plagiato dall’articolo 46 della Costituzione, sul Bello, sull’Onore, sulla Fedeltà, sull’Eroismo, sulla concezione della vita che rigetta le due facce della stessa medaglia, su quella visione della vita che non vede solo e soltanto l’homo oeconomicus, su quella Weltanschauung antiborghese e anticomunista perchè antieconomicistica).
E poi: si ritorni in Irpinia e si poetizzi sul Novecento con questo rinnovato bagaglio.