Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Stand and fight
Say what you feel
born with a heart of steel
[Manowar]
c.d.: ferro per steel – è una traduzione troppo libera?
m.t.: sul ferro potresti aprire un caso. Anche per questioni pratiche: da quando in qua i vichinghi avevano l’acciaio???
c.d.: Ovvio – ma se cerchi on line – nessuno si è degnato di sostituire acciaio… e il rischio cacofonico è davvero alto
m.t.: perché ha un senso ideologico, il metallo è L’ACCIAIO. se si tratta della lama di una spada: era ferro, se però vuoi dare risalto al concetto, dai Judas in poi, è sempre stato steel...
c.d.: ideologico? non credi sia anche una questione di suono? steel/bleed/still/etc, ...
m.t.: il metallo con cui si tappezzavano i punkers, quello delle catene, era acciaio. E sul cd che inventò l’HM, British Steel, c’era una lametta da barba. Nulla di epico, dunque...
c.d.: allora il buon Sid era più steel di Bruce & co?
m.t.: no, aspetta: che l’HM abbia assunto una certa estetica dal punk non si può negare, ma l’immaginario parte da qualcosa di più intimo: l’acciaio ha sostituito il ferro perché è più metalliccamente elegante, affilato, tagliente,…non è un caso che le chitarre heavy vadano veloci come rasoi o siano dette asce
c.d.: le contaminazioni – esistono e resistono, per fortuna ... maa – ribadisco – mi rifiuto di tradurre Heart of steel come Cuori di acciaio. È improponibile!
m.t.: l’HM è sempre associato a un’arma tagliente, STEEL è un aggettivo tipico dell’HM: una lama in acciaio taglia sicuramente meglio che una in ferro. Il concetto è talmente radicato che non esiste un genere di HM che ne sia rimasto indenne, perfino quelli meno epici
c.d.: dal punto di vista pratico – non fa una piega: per squartare, l’acciaio è perfetto. dal punto di vista eufonico: acciaio non suona come steel…
m.t.: divertiti nella caccia ai sinonimi! e ricordati che l’HM non ricorre alla parola piombo: se ci sono dei proiettili, sono sempre steel bullets. Il termine Heavy Metal deriva dall’artiglieria pesante, you know… ma il metallo è sempre stato quello: l’acciaio. Se ne potrebbe parlare per ore… la scelta delle parole è sempre essenziale, decisiva… Condiziona! Il batterista dei Voivod era talmente ossessionato dai rasoi da averne una paura folle
c.d.: credo fosse normale: l’arte è piena di fobie, personali e collettive... E quanto si nasconde nella scelta di una parola? Nel preferire un lemma o un accordo [non per nulla io amo quelli in minore]
m.t.: è che sei proprio andata a pescare un termine... di fondo. Mi rendo conto che se traduci cuore d’acciaio, venga da pensare al robot Jeeg... E non è il caso… Se fosse nervi d’acciaio?
c.d.: nervi d’acciaio credo sia un po’ troppo proverbiale… Da popoeti! E non si evoca la fermezza mentale – più che la resistenza emotiva?
m.t.: uhm... si pone il problema di heart e si sottolinea un’altra differenza: l’acciaio non si ossida, né arrugginisce
c.d.: cazzo! è vero! però l’acciaio non è così ANTICO come il metallo. Quindi è un cuore inossidabile, ma giovane?
m.t.: direi che il metallo se ne fotte, a prescindere. Il Metal ha vinto sulla linea del tempo fin da quando ha iniziato a risuonare. None esiste gruppo HM coerente dal punto di vista temporale, è una delle sue caratteristiche. Incoerenza allo stato brado. Per questo va a braccetto con fantasy o manga giapponesi: ficca tranquillamente l’acciaio dove non ha senso di essere, cioè in un passato remoto epico o in un futuro apocalittico (vedi Voivod, per dire). Il metallaro sa giocare col tempo come un bambino gioca con la cavallina: salta da una parte all’altra, e viceversa. Il Metal punta a ciò che fa muovere le ossa, non importa che sia passato epico o futuro irreale: purché sia INQUIETO.
A volte ricorda l’espressionismo e il romanticismo [ soprattutto tedesco e inglese] E, non a caso, tirano SEMPRE in ballo Blake!
c.d. il metallo se ne fotte – ma l’italiano no! Cuore di acciaio può scriverlo solo Martinetti ed essere credibile…
m.t. segui il suono e poi, lo sai: Ferro o Acciaio, purché sia Metallo!
c.d. un gioco da ragazzi… n’est pas?
11 commenti a questo articolo
METAL: LA POESIA CHE PESA
2008-03-12 15:03:58|di Tom, ..... , Tom Bombadil
Da fuori della cerchia, non colto!
Non mi ero mai accorto della disputa….la poesia non è musica , la musica non è poesia, non si può recitare una canzone e musicare un componimento in versi?
Semplicistico, lo so!! E tra l’altro le speculazioni colte e molto dialettiche hanno un fascino inequivocabile (in poche parole volevo dire che la discussione è inutile ma molto divertente).
DIVERTENTE, soprattutto quando qualcuno (Chiara Daino) si mete a complicare la situazione prendendo spunto per la sua teoria da un genere quanto mai lontano dal mondo poetico.
METAL.
Bellissimo (brava-bravissima) commentare un discorso che ha molto della lontana speculazione con un esempio paradossale proposto ancora rispetto ad una speculazione ancora più lontana.
Scontro al vertice….. questa sera per voi:
Poesia-Musica vs. Ferro-Acciaio.
Ed il pubblico è infuocato il solito manipolo di addetti ed appassionati da una parte….ed anche dall’altra.
Mi sono divertito a scherzare sulle immagini che propone l’articolo dimenticando quello che è l’intento. La spinta a continuare le dotte discussioni impedendo che queste divengano muri. Ed è proprio qui che il martello d’acciaio di Chiara ci riporta.
Sì, attendo con ansia le traduzioni di testi…………
METAL: LA POESIA CHE PESA
2008-03-05 19:09:09|di Chiara Daino
Cesco...
GRAZIE! Tu sai e sei - una delle MENTI più DEGNE della nostra generEazione. E sei un FISICO. Sei chi ha messo in ginocchio una commissione d’esame - per un errore statale.
Sei voce nella tribù dei Panda[che dove cazzo sono gli altri è domanda reiterata] - e urla forte!
Prosit - al neurone guerriero!
Kià
METAL: LA POESIA CHE PESA
2008-03-05 13:21:06|di Cesco
:)
Certo che ’sto mt e’ davvero un po’ un fissato...
Mi chiedo come si faccia a fare dei discorsi del genere ed essere
presi sul serio chesso’, dal panettiere o dal giornalaio...
"Mi dia un chilo di pane... E, per favore, potrebbe infilarmi una
manciata di chiodi in quella pagnotta? Sa, mio marito non mangia nulla
se non contiene abbastanza metallo"
oppure
"Guardi, non vorrei sembrarle scortese, ma l’Unione Monregalese con la
copertina metallizata proprio non ce l’ho! Davvero, smetta di agitare
quell’ascia"
E potrei andare avanti all’infinito!
Ma ce ne sarebbe pure da dire su tale cd (se era un arguto riferimento
al supporto ora in voga per i brani musicali, beh, non mi ha fatto
ridere), siccome pero’ mi sembra di avere intuito che e’ una femmina
(ho scoperto, dopo accurate ricerche, che solo loro sono dotate di
figa, e non venitemi a dire dei transessuali che non contano, me lo
dice anche il mio prete di fiducia) non diro’ nulla...
Ma in realta’ non posso davvero resistere! Dov’e’ la parte
interessante dell’articolo? Nell’Heavy Metal ci sono soprattutto le
donne nude, dove sono finite?
Vedete, ho cercato davvero con cura, ho provato a guardare l’articolo
da lontano o anche a fare un po’ come per le immagini 3D che
all’inizio non si capisce niente, ma nulla da fare... Nemmeno una
tetta!
Non dico proprio tutta una donna intera, qualcuno avrebbe potuto anche
pensare che si trattasse di un articolo interessante, ma nemmeno una
tetta! Non so se ho reso davvero tutta la mia indignazione per questo
affronto all’istinto umano...
...
No, a parte gli scherzi: fantastico! Mark sei il solito animale da
Metal e Chiara, hai finalmente mostrato quanto poco conosciamo il
nostro mondo quando ci imponiamo di non vederlo...
Pero’ davvero: l’espressione "Cuore d’Acciaio" non me la puoi svilire
cosi’! Ci sono cresciuto coi cartoni animati giapponesi, ho sempre
ritenuto i robottoni giganti molto piu’ credibili di Babbo Natale
(oltretutto avrebbero potuto svolgere le sue mansioni piu’ che
egregiamente essendo dei razzo-missili, piuttosto che un carro
puzzolente trascinato da renne schiavizzate... Tanto piu’ che le renne
volanti sono di gran lunga peggio dei piccioni)...
Corri ragazzo lassu’, (pappara!)
corri tra lampi di blu! (pappara!)
Corri in aiuto di tutta la gente
dell’Umanita’!!!
Vola e va! - Per la Terra!
Vola e va! - Tra le stelle
e tuuu che puoi
diventare un Jeeeeeeegggg!!!!
Jeeg va!
Cuore e Acciaio!
Jeeg va!
Cuore e Acciao!
Cuore di un ragazzo cheee...
Senza Paura sempre lottera’!
Se dal passato giungera’ (totom!)
una nemica civilta’... (tatam!)
Noi qua siamo tutti con te
perche’ tuuuuuuuuu...
Tu Sei Jeeg!!!
Inchinatevi di fronte alla magnificenza delle canzoni dei cartoni
animati! Il vostro Metal nulla puo’ nei loro confronti se non chinare
rispettosamente il capo e ammettere la vera sorgente di tutto il suo
potere!
METAL: LA POESIA CHE PESA
2008-03-05 13:09:50|di lorenzo
chi mi può fornire una lista completa del "Gotha"?
lorenzo
METAL: LA POESIA CHE PESA
2008-03-05 00:12:51|di Chiara Daino
@Ansuini
Grazie per gli Auguri Ale [ne avrò bisogno]...
Chiaramente non tutti i testi Metal - sono capolavori. Neanche tutti i versi [in senso stretto] sono alta poesia. O almeno: io non li sento tale.
Al di là degli eccessi di genere o delle parodie [anche se considero gli Atroci geniali] - la scommessa è proprio proporre al Gotha delle lyrics Metal valide.
Similmente: piaccia o meno - chi può sostenere che Steve Vai non sappia suonare la chitarra?
Chiara
P.s. Grazie per il video! Personalmente non sfogherei mai la mia rabbia contro uno strumento - ma una testata ogni tanto... ;)
METAL: LA POESIA CHE PESA
2008-03-04 23:07:45|di Alessandro Ansuini
se non è poesia questa:
(guardare la fine)
http://it.youtube.com/watch?v=gVgGT...
METAL: LA POESIA CHE PESA
2008-03-04 20:54:07|di lorenzo
da non dimenticare i "testi" degli intramontabili Anal Cunt...
lorenzo
METAL: LA POESIA CHE PESA
2008-03-04 20:21:46|di Alessandro Ansuini
Bè, da appassionato dell’heavy metal (anche se adesso un po’ meno), e quindi non da neofita ma da discreto conoscitore (dalla bay area fino al grunge, dal niu metal fino ai demoniaci svedesi) posso dire che a mia impressione i testi HM non siano un granché. Qualcosa uscì fuori dal grunge, al di là dei bellissimi testi dei nirvana anche screeming trees, dinosaur jr, mudhoney, sonic youth e tutti i derivati, pearl jam, smashing pumkins e così via, tirarono fuori qualcosa di interessante ma ecco, forse rientrano più in una scena rock che squisitamente metal, dove i testi mi sembrano veramente poca cosa: (in elenco: metallica, slayer, anthrax, testament, sepultura, pantera, kreator, annihilator, per non parlare della scena death, a partire dai death fino ad arrivare agli svedesi, i testi non mi sembrano un granchè. Ci furono gli olandesi pestilence che tentarono con un po’ di filosofia, e anche l’album "heartwork" dei carcass, incentrato sul tema del "lavoro" era abbastanza interessante, ma sono casi sporadici.
Per concludere, credo che i testi nel metal siano di importanza secondaria, rispetto alla musica.
p.s.
auguri a te chiara, ho visto che domani è il tuo compleanno :)
METAL: LA POESIA CHE PESA
2008-03-04 17:21:26|di Chiara Daino
è proprio quello in cui sono immersa - Christian - un gruppo di scrittori, musicisti, appassionati, etc...
Tradurre in versi [italiani] the brutal metal lyrics - e confrontare Metallica e Montale, Pascoli e Pantera...
Non so quali saranno i risultati - ma la Passione, l’entusiasmo, la comunione di intenti - è forza propositiva... in attesa del Gods of Metal - nella mista di editoria e batteria
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METAL: LA POESIA CHE PESA
2008-03-12 18:53:25|di Chiara Daino
Caro Tom,
tu che sei *della compagnia* [dell’anello] - sei meno quadratodi quel che pensi/scrivi: poesia è musica e musica è poesia. non è così semplice - dall’origineall’oggi: il corso è pieno di detriti [e pregiudizi ben nutriti!].
Forgerò - in attesa - di borchiata/bordata di confronto.
Un abbraccio
« I amar prestar aen. Il mondo è cambiato. Han mathon ne nen. Lo sento nell’acqua. Han mathon ne chae. Lo sento nella terra. A han noston ned ’wilith. Lo avverto nell’aria. Molto di ciò che era si è perduto, perché ora non vive nessuno che lo ricorda »
(Galadriel)