Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Tratto da quel covo di geniacci irriverenti di Cabaret Bisanzio. Per la precisione qui.
Ritrovato il Moleskine di un giovane autore romano
Il
giorno 21 Marzo, in località Casa delle Letterature, zona
Piazza dell’Orologio (Roma), è stato rinvenuto un
taccuino nero di taglia media tipo Moleskine, quello mitico di
Hemingway Chatwin eccetera. Il taccuino non reca uno straccio di
indirizzo leggibile sul frontespizio, ma dal contenuto riteniamo si
possa trattare dell’agenda/diario di un giovane scrittore
emergente del quale vi forniamo anche un sommario identikit.
Ne
pubblichiamo un estratto. Chi vi si riconoscesse è pregato di
contattare il Cabaret Bisanzio, chiedendo del professor Rainer Maria
Allegàti (rainermariallegati@cabaretbisanzio.com).
Ore 12.00
Svegliato in appartamentino appena
comprato da papà qui al Pigneto (1), posaceneri pieni, pila di
piatti da lavare, già gran casino e disordine. Accusato forte
senso di stanchezza. Postumi di sbronza ieri sera. Riflettuto sul
fatto che questo mal di testa e senso di stanchezza può essere
materiale per un racconto. Post it: buttare spazzatura con più
regolarità. Fatte due citazioni tra me e me.
Ore
12:05 – 12:10
Denti, vestito. Rapida occhiata allo
specchio. Buoni propositi: smettere di bere, smettere di fumare,
smettere playstation.
Ore 12:15
Colazione al
baretto sotto casa, tramezzino col tonno, spremuta d’arancia,
poi cappuccio e sigaretta. Fanculo ai buoni propositi. Guardati con
curiosità i passanti e la gente che va a lavorare in questo
periodo di grande precarietà.
Idea per una fiction: una
donna col culone tornando dal lavoro s’innamora del commesso
maghrebino del market e scopre che nella diversità c’è
tanta bellezza.
Forse l’idea è buona ma troppo
generica. Ci vorrebbe qualcosa di più… mi
verrà.
Lettura di Repubblica e Manifesto.
Ore
13:30
Pranzo da mamma, “ritorno nel vecchio
quartiere”, l’odiata Prati.(2)
Dopo pranzo, lettura
digestiva di alcune pagine del mitico Foster Wallace e pisolino.
Ore
15:30
Svegliato da mamma con caffè sul
divano.
Tornato al Pigneto. Giro e ricognizione sui siti e blog
letterari/blog multiautore (Nazione
Indiana, Il primo amore,
Vibrissebolletino,
Lipperatura,
iQuindici, Cabaret
Bisanzio). Verificati i commenti all’ultimo pezzo: zero.
Rosikata.
Abbozzata scrittura nuovo pezzo per blog letterario.
Senso di disagio esistenziale. Abbozzata scrittura recensione per
libro di amico. Dilemma: onestà intellettuale (il libro è
una merda) giocandomi le vacanze a Capalbio in casa dell’amico,
o marchetta affettuosa per amicizia? L’amicizia prima di
tutto.
Riflessione: tutto ciò può essere argomento
per un pezzo sul blog multiautore? No, decisamente no.
Ore
16:00
Telefonato all’editore, convenevoli. Fatte
dodici citazioni.
Ore 16:30
Uscito di casa.
Andato in redazione di rivista. Redazione deserta. Accusato forte mal
di testa. Il fatto di accusare un forte mal di testa potrebbe essere
l’asse portante di un nuovo racconto/romanzo/docufilm. Due
citazioni al volo.
Ore 19:00.
Appuntamento da
Feltrinelli con amico abbastanza ragguardevole (alle soglie della
seconda raccolta di racconti). Ragionamento su
Moravia/Pasolini/Sciascia e l’impegno in letteratura.
Constatazione: dalla morte di Pasolini non c’è più
stato nessuno.
Discussione sulle ultime uscite/polemiche
letterarie.
Rubata una copia di Nuovi Argomenti.
Stroncato
decisamente l’ultimo libro di Moccia. Conversazione con amico
al (quasi) secondo libro:
“L’hai letto?”
“E’
unammerda…” (posando il libro sulla pila).
“Secondo
me è stato il suo ufficio stampa a tajà i lucchetti a
Ponte Milvio…”
“Fiiico!”
Ore
19:20
Indecisione su aperitivi disponibili. Scelta dura.
Ballottaggio tra Lutèce e Freni&Frizioni. (3)
Ore
19:30
Alla fine Lutèce. Avviato all’aperitivo
con amico. Consumato un bicchiere di traminer, io e autore al (quasi)
secondo libro mangiato come la Democrazia Cristiana. Fatte alcune
citazioni accattivanti. Congedato il (quasi) bi-autore, detto
(mentito) che devevo finire pezzo per Nazione Indiana. Autonalisi:
sono un po’ invidioso perché lui è quasi al
secondo libro, io che fino a un po’ di tempo fa mi sentivo
molto superiore, sono in alto mare col romanzo, non scrivo per
niente.
Ore 20:00
Appuntamento a Campo de’
Fiori con amica. Quell’amica. L’ho sempre desiderata, e
lei lo sa, ma non me l’ha mai mollata. Finto amicizia e
disinteresse. Fatte sei citazioni. Speranza: forse dopo uscita
prossimi racconti per Minimum Fax le cose cambieranno e me la
molla.
Ore 21:00
Cena a Trastevere con amica
(quell’amica). Fatte quattro citazioni. Sentito molto più
intelligente di lei. Vantato di “non avere la più
pallida idea di chi è Milo del Grande Fratello”,
dichiarato di “non guardare la tv da anni”.
Riflessione:
il fatto di accusare un forte scoglionamento, di non sapere chi sia
Milo del GF e di non guardare la tv potrebbero essere in
correlazione? Comunque tutto questo è ottimo materiale per un
racconto.
Accennato al romanzo che sto scrivendo. L’amica
(quell’amica) mi ha chiesto di che parla. Risposto evasivo: “di
me…”
In seguito, lezioncina all’amica su Carver
(non sembrava molto interessata).
Ore 22:30
Cinema
d’essai con amico un po’ meno valido (è alle
soglie del primo libro). Indecisione: Kaurismaki o Bergman? Alla fine
Bergman. Non si reggono ‘sti giapponesi.
Ore
1:00
Rincasato. Giro sui blog. Verificati i commenti al
pezzo: zero, ad ogni modo troppo stanco per rispondere. Siti porno.
Pippa sostitutiva di mancanza d’affetto. Tra me e me,
sottovoce: una citazione.
Ore 1:30
Accarezzata
per un istante l’idea di andare al Rialto. Rinunciato subito
all’idea di andare al Rialto.(4)
Ore 2:00
Lettura
conciliante di grosso tomo sconosciuto di scrittore minore
consigliato da Emanuele Trevi.
Ore 2:03
Citazione
della buonanotte: “Credo di essere l’unico scrittore che
si è addormentato leggendo se stesso.”(5)
Buonanotte,
artista incompreso.
1. Quartiere di Roma un tempo popolare, oggi abitato da artisti, cinematografari studenti universitari giovani scrittori e altri fancazzisti.
2. Quartiere bene di Roma, in pieno centro.
3. Frequentatissimi cocktail/wine bar in centro. Freni&Frizioni è a Trastevere, Lutéce zona Piazza Navona.
4. Centro sociale modaiolo dietro Largo Argentina.
5. Non forniamo la fonte della citazione perché come disse **** “Bisogna sempre citare senza citare mai la fonte”.
3 commenti a questo articolo
Mi sveglio e faccio finta
2007-07-05 18:50:30|di molesini
Poveri noi.
Vabbé che anche Pavese sul suo diario non faceva sempre spuntare gemme ( e così tuttinoi) , ma è chiaro che qui siamo sulla superficie dell’ombra della coda dell’atomo.
Dite che è una condizione?
Bé, io mi dissocio.
p.s. si allargano les horizons: adezzo conosciamo Cabaret Bisanziò, rimasti, hélas, ai Voltaire.
Mi sveglio e faccio finta
2007-07-03 15:16:02|di Christian Sinicco
Direi che il materiale è ottimo per il convegno dei dentisti dantisti:-)
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Mi sveglio e faccio finta
2007-07-19 11:39:35|di lorenzo
piuttosto divertente :) ma chi l’ha scritto?
lorenzo